La vittoria di Michael Matthews che consolida la maglia rosa, il terzo posto di un ottimo Cadel Evans che allunga in classifica generale sugli altri big, la pioggia, le tante cadute e la grande sfortuna della Katusha e di Joaquin Rodriguez, il cui Giro ormai è di fatto finito. La sesta tappa del Giro d’Italia Sassano-Montecassino ci ha riservato tante sorprese, non tutte gradite. La Corsa Rosa ha assunto un volto ben diverso dopo la frazione odierna: complimenti ai due australiani, e le gerarchie del Giro sono già molto diverse rispetto a stamattina. Non mancano anche le polemiche: si potevano evitare tutte queste cadute? C’è stato qualche punto debole nell’organizzazione per quanto riguarda la sicurezza della corsa? E lo sconosciuto Matthews dove potrà arrivare? Per parlare della Sassano-Montecassino abbiamo sentito Roberto Damiani. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Grande la vittoria di Matthews… E’ stato veramente strepitoso, ha disputato una gara eccezionale e ha fatto una volata bellissima. Complimenti veramente a Matthews, diciamo tutti i giorni che cede e poi…
L’australiano rimane naturalmente maglia rosa, cosa potrà fare? Questo è un dato di fatto, non penso che però potrà resistere fino alla fine del Giro, anzi già sulla salita del Carpegna potrebbe lasciare la maglia rosa.
Evans in ottima forma, si annuncia come uno dei protagonisti del Giro? Si annuncia veramente come un protagonista, avrà ottime chance di disputare una grande corsa.
Ora il suo vantaggio su Uran, Quintana e gli altri big della corsa è molto buono… In effetti è così, questa è una cosa che gioca molto a suo favore. E’ un vantaggio importante, ma il Giro non è per niente deciso, da qui alla fine di questa corsa succederanno tante cose, ci saranno altri distacchi di rilievo nelle prossime tappe.
Troppe cadute però, cosa ne pensa? E’ vero è caduto un corridore e poi ci sono stati altri ciclisti che hanno fatto lo stesso, ma il ciclismo è uno sport fatto così, non è certo la pallavolo o la pallacanestro…
Si poteva però fare qualcosa per evitarlo? Non lo so, è andata così, non voglio dire certamente che le cadute siano una buona cosa, è molto triste vedere che succedono queste cose, ma purtroppo non capitano solo al Giro, bensì in tutte le gare del mondo.
Però così è di fatto finito il Giro di Rodriguez… Questo è assolutamente vero, è un peccato che un possibile vincitore del Giro sia messo fuori gioco, così come lo è anche per Caruso.
Come sarà la tappa di domani, Frosinone-Foligno? O ci sarà una fuga da lontano, la cosa più probabile, oppure anche uno sprint, ma non sarà una soluzione facile. (Franco Vittadini)