Gli Internazionali d’Italia 2014 sono di Novak Djokovic. C’è solo un giocatore capace di battere per quattro volte Rafa Nadal sulla terra rossa: è il serbo, che per la terza volta conquista il Foro Italico e disegna il cuore sul campo centrale per festeggiare il titolo numero 19 in un Master 1000. Vince la finale ; con 46 vincenti contro i 15 di Nadal, in rimonta dopo aver perso il primo set, distruggendo Rafa con 12 punti a 3 negli ultimi tre game. Dopo che il numero 1 del mondo aveva recuperato il break di svantaggio ed era salito fino al 3-3, facendo una fatica tremenda per rimanere attaccato nel punteggio; Djokovic ha semplicemente cambiato marcia e se n’è andato. Terzo Master 1000 in stagione: Boris Becker si alza in piedi compostamente e alza le braccia in segno di trionfo; c’è tanto di lui in questo successo. Che è, attenzione, la quarta vittoria consecutiva contro Nadal in una finale: prima di questa ci sono Pechino, il Master e Miami. E soprattutto, questa vittoria sul rosso tanto caro al maiorchino certifica forse quello che già si iniziava a vedere: mentre il bilancio nel confronto diretto diventa (sempre a favore di Nadal), Nole accorcia le distanze in classifica e, al di là dei freddi calcoli di un computer, dimostra a tutti che in questo momento il vero signore del tennis mondiale è forse lui. Dall’altra parte, Rafa certamente rifiata dopo una stagione – quella 2013 – in cui ha fatto cose straordinarie, ha vinto due Slam, tutto sul rosso (escluso Montecarlo), ha centrato l’accoppiata Montréal-Cincinnati dopo Indian Wells. Giusto così: oggi Djokovic è superiore, ma aspettiamo di vedere il Nadal al 100% della forma. Magari già al Roland Garros, dove sulla distanza dei cinque set potrebbe diventare qualcosa d’altro… (Claudio Franceschini)
È ancora vivo, ma che sofferenza per lo spagnolo! A Roma, nella finale degli Internazionali d’Italia 2014, siamo al terzo set e il punteggio è per Novak Djokovic, che ha fatto il break nel primo game e lo ha confermato, salendo 2-0 e rischiando anche di portarsi sul 3-0 e chiudere di fatto l’incontro. Il terzo gioco è stato infinito: il numero 1 del mondo si è salvato in più di un’occasione, poi ha tenuto il servizio ma non ha avuto chance per strapparlo al serbo nel game successivo. Così, adesso si gioca sui turni di servizio di Nole: è lì che Nadal deve provarci per rientrare in questa finale e vincere l’ottavo titolo al Foro Italico.
Che finale agli Internazionali d’Italia 2014! Si è appena concluso il secondo set, e ce ne sarà un terzo: Novak Djokovic si è infatti aggiudicato il secondo parziale con il risultato di , facendo valere il break di vantaggio ottenuto in apertura, utile per volare 3-0. Rafa Nadal, che è un lottatore che non arretra mai di un centimetro, ha recuperato ma ancora una volta Nole ha saputo scavare il solco, provando addirittura a chiudere in anticipo; qui però il numero 1 del mondo ha avuto un sussulto, è salito 3-5 ed è anche stato 30-15 sul servizio dell’avversario. Niente da fare tuttavia, e allora terzo set sul campo centrale del Foro Italico per la gioia degli spettatori.
Si è concluso con la vittoria di Rafa Nadal (6-4) un bel primo set al Foro Italico; nella finale degli Internazionali d’Italia 2014 Novak Djokovic è partito ad handicap, scivolando 1-4 dopo aver guadagnato il game di apertura. Poi ha recuperato da grande campione uno dei due break ed è stato anche vicino al 4-4, dovendo tuttavia concedere a Rafa il 5-3 che poi si è concretizzato nella vittoria del set. Ma il match è in equilibrio, e già ora potrebbe girare; ricordiamo che anche nei quarti (contro Kohlschreiber) e in semifinale (contro Raonic) Nole aveva perso il primo set per poi rimontare e qualificarsi.
Per la terza volta in carriera, la seconda consecutiva, Serena Williams ha vinto gli Internazionali d’Italia: battuta in finale la nostra Sara Errani con il risultato netto di in un’ora e undici minuti. La bolognese può forse rammaricarsi per un problema fisico che l’ha costretta, sul 3-5 del primo set, a chiamare la fisioterapista; ma la verità è che forse nemmeno al 100% avrebbe potuto battere Serena, che conferma la sua superiorità schiacciante su tutte le altre giocatrici del circuito. Il bilancio era già totalmente negativo: per la Errani scende a 0-7 contro la numero 1 del mondo, e a nulla è valsa la fiducia guadagnata dalla prima vittoria in carriera contro una delle prime tre giocatrici del circuito e la rimonta su Jelena Jankovic, da 1-4 a 7-5 nel secondo set della semifinale per vincere l’incontro. Eppure inizialmente c’era stata partita: vero che la Williams era salita subito 3-0, ma aveva dovuto salvare una palla break e poi ancora un’altra quando era 4-1. Ma non era la stessa Serena di sempre: anche lei non al meglio per un problema alla coscia che l’aveva costretta a ritirarsi da Madrid, l’americana accusava un passaggio a vuoto dal 30-0 (servizio Errani) sul 4-2, subendo quattro punti consecutivi e cedendo per la prima volta la battuta, consentendo a Sara di spingersi fino ad avere il servizio per impattare. Ma durava poco: la Williams strappava il break a zero, poi aspettava che l’avversaria si facesse soccorrere nel timeout medico, raffreddava il braccio (doppio fallo e 0-30) ma chiudeva il set. Il secondo, purtroppo per noi, durava appena 21 minuti: Sarita realizzava appena cinque punti in tutto il parziale, nel quale non era mai in campo in una triste riedizione di quanto si era visto nella semifinale del Roland Garros dello scorso anno. Chiudeva in lacrime Sarita, a dimostrazione del fatto che evidentemente a livello fisico non ha potuto dare tutto. La regina di Roma è ancora Serena Williams: terzo titolo dell’anno, il sessantesimo in carriera. Questo non cancella il fantastico torneo di Sara Errani, che è tornata a giocare sui livelli che l’avevano spinta nella Top Ten quasi due anni fa e poi a rimanere in alto nel ranking WTA grazie alla semifinale centrata agli Us Open e a quella, appunto, a Parigi, oltre ad altri risultati importanti. Adesso, dopo la cerimonia di premiazione, il centrale ospita lo scontro tra titani per la finale maschile: Rafa Nadal cerca l’ottavo trionfo a Roma contro Novak Djokovic, l’unico dal 2005 ad aver spezzato il suo dominio sulla terra rossa del Foro Italico (battendolo anche in finale nel 2011.
La finale degli Internazionali d’Italia 2014 sta assumendo contorni sempre più foschi per Sara Errani. Abbiamo superato l’ora di gioco da circa quattro minuti e il punteggio è per Serena Williams: terrificante la numero 1 del mondo che ha già fatto due break e si è presa a zero gli ultimi due game del secondo set. Non sappiamo fino a che punto il problema fisico della Errani stia condizionando l’incontro; certo nel primo set la bolognese se l’è giocata, anche se nei momenti caldi è sempre stata la Williams a fare la differenza, cambiando marcia quasi a piacimento.
E’ di Serena Williams il primo set della finale degli Internazionali d’Italia 2014. Il punteggio è di dopo 50 minuti; Sara Errani ci ha provato, ma dopo aver recuperato il break di svantaggio ha perso il servizio a 0 subendo il grande ritorno dell’americana, che ha portato la bolognese a servire per salvare la prima partita. La Errani ha chiamato la fisioterapista per un problema fisico (ha anche la finale di doppio in seguito), forse ha anche pensato di togliere ritmo alla numero 1 e la tattica, se così era, ha funzionato perchè l’americana ha piazzato due errori (di cui un doppio fallo) ed è partita 0-30. Ma non si vincono 17 Slam e una sessantina di titoli per caso: quattro punti consecutivi e il primo set è suo.
Al Foro Italico, dove si gioca la finale degli Internazionali d’Italia 2014, lo spettacolo c’è; si temeva una finale a senso unico con Serena Williams capace di cannibalizzare la nostra Sara Errani, ma la realtà è che la numero 1 non è al top della condizione, come sappiamo dal ritiro al Mutua Madrid Open. E così la bolognese sta facendo incontro sostanzialmente pari: già sullo 0-2 aveva avuto una palla break per recuperare immediatamente lo svantaggio, ha vacillato quando l’americana è salita 0-30 sul 2-4 ma con quattro punti consecutivi ha ristabilito le cose tenendo il servizio e adesso mette pressione alla Williams, che non trova la prima con costanza: break e siamo , ma con il servizio in mano alla bolognese.
Serena Williams prende subito il comando della finale degli Internazionali d’Italia 2014: 3-0 contro Sara Errani alla prima pausa e cambio di campo. Il break nel secondo gioco dell’incontro: la bolognese ha avuto una palla per il controbreak immediato ma Serena l’ha cancellata e ha poi chiuso il game, prendendo immediatamente un vantaggio che può già fare la differenza. Sara deve comunque stare attaccata al match, senza lasciar passare alcun momento e provando a sfruttare le rare pause di rendimento della Williams per metterla in difficoltà e costringerla a forzare qualche situazione.
Ci siamo. Dieci minuti, e poi Serena Williams e Sara Errani faranno il loro ingresso in campo sul centrale del Foro Italico per la finale degli Internazionali d’Italia 2014. L’americana, numero 1 del mondo e campionessa in carica qui a Roma, ha ricordato quell’incontro del avvenuto in questa stessa sede: si era imposta (erano gli ottavi) e di quel giorno ha detto che “Sara era molto giovane, ma ho ancora in mente la sua grinta e la combattività”. Insomma, Serena teme la Errani: “Avrò molto lavoro da fare”, ha detto. I precedenti sono 6-0 per la regina; la bolognese non ha mai vinto nemmeno un set. Però, due giorni fa si è presa la prima vittoria contro una Top 3 (Na Li, ai quarti) e anche contro la cinese era sotto 0-6… chissà che questo non possa essere di buon auspicio. Le donne azzurre non hanno mai vinto a Roma: Raffaella Reggi ci è riuscita nel 1985, ma il torneo era stato spostato a Taranto. Chissà che non si possa riscrivere la storia oggi; dura, forse durissima, ma se c’è una che ci può riuscire è Sara Errani.
La finale femminile degli Internazionali d’Italia 2014 vedrà un’azzurra in campo al Foro Italico: si tratta di Sara Errani, già semifinalista nel 2013, che ha attraversato un lungo periodo di cattivi risultati che l’hanno trascinata al di fuori della Top 10 della WTA dopo quasi due anni, ma si è ritrovata proprio nel torneo di casa e si gioca oggi una storica finale contro Serena Williams: il pronostico è inevitabilmente tutto dalla parte dell’americana, mentre a Sara servirebbe una vera e propria impresa. Voi potrete seguire la partita Sara Errani-Serena Williams in diretta tv su SuperTennis, che è la web-tv interamente dedicata a questo sport: la trovate sul canale 224 del pacchetto satellitare di Sky ma anche su vari canali del digitale terrestre gratuito (dipende dalla vostra regione) – fenomenale occasione di seguire in chiaro questo incontro – e in streaming video sul sito Internet www.supertennis.tv. Se siete fanatici dei social network, gli aggiornamenti vi arriveranno dai profili Facebook del torneo (Internazionali BNL d’Italia) e del circuito femminile (), ma anche sui corrispettivi account ufficiali su Twitter @InteBNLdItalia e . Ma attenzione, perchè oggi anche gli uomini giocano la loro finale: qui siamo su Sky Sport 2, canale 202 del pacchetto satellitare e anche in streaming video, gratuito ma riservato ai soli abbonati, tramite il servizio garantito da Sky Go. Per quanto riguarda i social network, su Facebook cercate la pagina ufficiale del circuito maschile (ATP World Tour), su Twitter il suo corrispettivo @ATPWorldTour. Le due contendenti non hanno bisogno di molte presentazioni: Sara Errani negli ultimi due anni è stata la migliore tennista italiana, anche grazie alle imprese in doppio con Roberta Vinci – e va detto che a Roma le due azzurre sono in finale anche in questo torneo – e nonostante il grande ritorno di Flavia Pennetta, vincitrice due mesi fa ad Indian Wells (sarebbe storico per il nostro tennis vincere due tornei così importanti in un solo anno); Serena Williams è una delle tenniste più forti di tutti i tempi, e certamente la più forte della nostra epoca. Il confronto rischia di essere impietoso, soprattutto a causa dello strapotere fisico della tennista afroamericana, come onestamente mostrano anche i precedenti fra queste due giocatrici. Per l’Italia però c’è l’occasione storica di tornare a vincere il torneo di casa: l’ultima a riuscirci fu Raffaella Reggi nel 1985 però a Taranto, mentre al Foro Italico dobbiamo tornare ai tempi di Annelies Ulstein Bossi. Era l’anno 1950, una vita fa. In campo maschile la finale che tutti si aspettavano: Rafa Nadal-Novak Djokovic, anche se il serbo ha dovuto impiegare tre ore per aver ragione di un Milos Raonic i cui progressi sulla terra hanno stupito tutti. Rafa invece si è sbarazzato di Grigor Dimitrov per la prima volta senza patemi; è favorito per la superficie e per la rinnovata fiducia datagli dalla grande vittoria su Andy Murray, rimontato prima da 1-6 nel primo set e poi da 2-4 nel set decisivo quando sembrava (anzi, era) alle corde. I precedenti dicono 22-18 Nadal (è la maggior rivalità, per numero di incontri, nell’era Open) ma Nole ha vinto gli ultimi tre; sulla terra il parziale diventa impietoso a favore del maiorchino (13-3).