Il Barcellona ha tremato, ma adesso può stare tranquillo: Leo Messi ha firmato il rinnovo del contratto, con tanto di foto pubblicata su Twitter e alla presenza del padre Jorge, del presidente Bartomeu, del vicepresidente Jorge Mestre e del direttore generale Rossich. Tutto fatto: non sono note le cifre dell’accordo ma è probabile che ricalchino quanto si era detto nei giorni scorsi, ovvero che la Pulce percepirà 20 milioni di euro l’anno. L’allarme dunque è rientrato: alcune dichiarazioni del numero 10 circa la possibilità di lasciare la Catalogna avevano spaventato tutti i tifosi e la stessa società, e invece le due parti proseguiranno insieme con grande soddisfazione di tutti, anche di Luis Enrique che dal prossimo luglio sarà il nuovo allenatore dei blaugrana.
Spaventa il Barcellona. Solo pochi giorni fa un comunicato della società catalana parlava di un accordo sostanzialmente raggiunto per il rinnovo del contratto, con tanto di indiscrezioni circa il costo dell’operazione (20 milioni di euro l’anno); oggi però le parole della Pulce su Tencent Weibo tendono decisamente in un’altra direzione, quantomeno certificano che un punto d’incontro non si è ancora trovato. “A decidere del mio futuro è la gente del Barcellona” ha scritto Messi “io voglio continuare perchè continuo a sentire lo stesso affetto di sempre da parte loro, ma se così non fosse cercherei un’altra sistemazione perchè voglio sempre il meglio per il club”. Un lampo che squarcia il cielo già oscurato da un finale di stagione al ribasso: per la prima volta da quando l’argentino è stabilmente in prima squadra, stagione 2004-2005, lui stesso parla di un possibile addio. Ad influire su queste parole è senz’altro il modo in cui l’annata è andata in archivio: in bacheca è stata messa solo la Supercoppa di Spagna ad agosto, mentre la Champions League è evaporata ai quarti e la Liga in un amaro pareggio interno contro l’Atletico Madrid, mai battuto in sei confronti stagionali. C’è delusione, e forse Messi è particolarmente triste per l’addio di Gerardo Martino, un allenatore che – si dice – lui stesso aveva fortemente caldeggiato quando si era trattato di sostituire Tito Vilanova. Con Luis Enrique la Pulce si è quasi incrociato: l’asturiano lasciava il calcio quando Leo si divideva tra Barcellona B e prima squadra. A far rabbrividire i tifosi è soprattutto un aspetto: e cioè che i blaugrana si trovano alla fine di un ciclo, dovranno per forza di cose rifondare e non è detto che Messi voglia far parte di questa ricostruzione che potrebbe durare più di un semplice anno. In questa stagione i numeri dell’argentino sono comunque stati impressionanti, ma in calo rispetto agli standard cui ci ha abituati dal 2009 e con la strana e preoccupante tendenza a sparire nei momenti caldi. Qualcuno ha detto che si sia voluto risparmiare per il Mondiale, altri hanno addotto uno spogliatoio spaccato e contro di lui, altri ancora sostengono che non si possono sempre segnare 70 gol in una stagione. Il passato è passato, adesso arriva il presente: Messi sarà ancora un calciatore del Barcellona dopo la Coppa del Mondo? e Manchester City, forse le uniche due squadre in grado di acquistarlo, hanno toccato con mano (sia pure in modo leggero) il fair play finanziario e un acquisto da 200 milioni di euro non è propriamente consigliabile; sappiamo bene però che quando un calciatore vuole andarsene un modo lo si trova…
(Claudio Franceschini)