Nairo Quintana ha conservato la maglia rosa di leader della classifica generale del Giro d’Italia 2014 anche al termine della diciottesima tappa Belluno-Rifugio Panarotta che ha visto la vittoria del suo connazionale Julian Arredondo. Insomma, una giornata trionfale per la Colombia, considerando che il vincitore di giornata ha pure blindato la maglia azzurra e che alle spalle di Quintana in classifica c’è sempre Rigoberto Uran, che è giunto sul traguardo insieme al connazionale e resta dunque secondo a 1’41” dal capitano della Movistar. Variazioni molto significative sono invece da segnalare nella palpitante lotta per il terzo posto, che adesso è occupato dal francese Pierre Rolland, con un ritardo di 3’29” dalla maglia rosa e un vantaggio invece di due piccolissimi secondi su Fabio Aru e Rafal Majka, entrambi distanziati di 3’31” da Quintana. Il giovane sardo della Astana ha guadagnato qualche secondo grazie a uno scatto nel finale, quando aveva già ceduto Cadel Evans, grande sconfitto della giornata. Adesso l’australiano ha 4’59” di ritardo dal primo posto ed esattamente un minuto e mezzo dal podio. Guadagna così una posizione anche Domenico Pozzovivo, adesso sesto a meno di mezzo minuto dal podio, e continua pure la grande crescita di un Ryder Hesjedal davvero positivo in questa terza settimana e adesso settimo in classifica davanti al giovane olandese Wilco Kelderman, che invece è andato un po’ in difficoltà nell’ultimo chilometro. Tutto però è ancora possibile, perché mancano ancora due tappe difficilissime prima della passerella di Trieste: si comincia domani con la cronoscalata da Bassano a Cima Grappa, poi sabato ci sarà il grandissimo spettacolo dello Zoncolan. (Mauro Mantegazza) –
Ha vinto la diciottesima tappa del Giro d’Italia 2014. Il successo del colombiano della Trek nella Belluno-Rifugio Panarotta è stato a dir poco meritato: la maglia azzurra ha attaccato fin dal primo Gpm in programma oggi, lo storico Passo San Pellegrino, e ha fatto il pieno dei punti transitando per primo su tutte le salite in programma oggi, compreso l’arrivo. Gioia enorme quindi per lui, che ha passato quasi tutto il Giro attaccando: ora è arrivata la vittoria, ed in più a questo punto è di fatto imbattibile nella sempre prestigiosa classifica degli scalatori. In un Giro che parla sempre di più il colombiano, ecco pure il secondo posto del suo connazionale Fabio Duarte, oltre naturalmente al dominio in classifica generale della maglia rosa Nairo Quintana e del suo primo rivale Rigoberto Uran, che oggi sono arrivati insieme al traguardo: non cambiano dunque le primissime posizioni della classifica, mentre il crollo nel finale di Cadel Evans viene capitalizzato al meglio da Pierre Rolland e Fabio Aru, i più attivi nel gruppetto dei big (che non hanno mai lottato per il successo di tappa): importante la dimostrazione di forza del giovane sardo nell’ultimo chilometro, segno di un’ottima condizione di forma che potrebbe portarlo sul podio a Trieste. Prova d’orgoglio per due veterani del ciclismo italiano come Franco Pellizotti e Ivan Basso, che hanno animato la giornata entrando nella fuga decisiva, ma sulla ascesa finale non hanno retto il ritmo degli scatenati colombiani, chiudendo rispettivamente al quarto e al settimo posto della tappa. Molto bravo anche Edoardo Zardini: il suo quinto posto è l’ennesimo tassello del fantastico Giro della Bardiani-Csf.
Ha vinto la Belluno-Rifugio Panarotta, diciottesima tappa del Giro d’Italia 2014. Ancora una volta una grande azione da parte del colombiano della Trek, che in pratica blinda la maglia azzurra della classifica Gpm facendo il pieno di punti, ma finalmente corona anche i suoi tanti attacchi con un successo di tappa che ancora gli mancava. Secondo il suo connazionale Fabio Duarte, terzo l’irlandese Philipp Deignan, mentre tra i big è stato Fabio Aru, che ha attaccato due volte nel finale, a precedere di qualche secondo Nairo Quintana e Rigoberto Uran. Confermato invece il fatto che Cadel Evans ha perso molto.
Belluno-Rifugio Panarotta, diciottesima tappa del Giro d’Italia 2014 in diretta. Ultimi chilometri di gara, con ancora una volta il colombiano Julian Arredondo all’attacco: stavolta ha nel mirino non soltanto i punti del Gpm, ma soprattutto un successo di tappa che obiettivamente meriterebbe. Poco fa ci aveva provato anche Franco Pellizotti, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Nel gruppo maglia rosa schermaglie ma nessun attacco. Una vittima però c’è già: Cadel Evans non ha retto il ritmo degli altri big. L’australiano della Bmc rischia di uscire dunque oggi dalla lotta per il podio di Trieste. Molto attivo invece Pierre Rolland, che in salita è davvero in grande forma.
In diretta dalla tappa Belluno-Rifugio Panarotta, diciottesima del Giro d’Italia 2014. I corridori stanno affrontando l’ultima salita, ma nel gruppo maglia rosa per ora non si segnalano movimenti particolari: nessuno ha provato ad attaccare fin dalle prime rampe di questa ascesa. Il ritardo è comunque sceso sotto i cinque minuti nei confronti dei fuggitivi, o meglio di chi ancora resiste tra gli attaccanti che si sono frantumati in più tronconi. Il più determinato è certamente il belga Thomas De Gendt, che sta tentando un attacco solitario. Alle sue spalle Dario Cataldo con il compagno di squadra Philipp Deignan e i due colombiani Julian Arredondo e Fabio Duarte, poco più dietro Ivan Basso mentre almeno la metà dei 14 coraggiosi ha già dovuto alzare bandiera bianca.
In diretta dalla tappa Belluno-Rifugio Panarotta, diciottesima del Giro d’Italia 2014. Siamo ormai arrivati ai piedi dell’ultima salita, almeno per i 14 fuggitivi: il vantaggio si aggira poco sopra ai sei minuti e mezzo nel confronto del gruppo maglia rosa (che invece ha ancora un po’ di pianura da fare), ma dietro oltre alla Movistar di Nairo Quintana adesso sta tirando anche la Ag2R-La Mondiale di Domenico Pozzovivo, dunque crescono le possibilità per i big di andare a riprendere gli attaccanti di giornata. Una brutta notizia per chi spera con questo attacco di arrivare a giocarsi il successo di tappa, a partire da Ivan Basso che è certamente il nome di spicco tra i fuggitivi.
In diretta dalla tappa Belluno-Rifugio Panarotta, diciottesima del Giro d’Italia 2014, è stato superato anche il Gpm del Passo del Redebus (seconda categoria). Ancora una volta, per primo è passato il colombiano Julian Arredondo (Trek), sempre più maglia azzurra di leader di questa speciale classifica. Al secondo posto Dario Cataldo (Sky): l’abruzzese è secondo nella graduatoria degli scalatori, ma il distacco da Arredondo è ormai molto ampio, forse incolmabile. Poco più dietro sono transitati gli altri 12 attaccanti, che non hanno dato battaglia per i punti del Gpm, mentre il gruppo maglia rosa è segnalato con un ritardo di circa 6’20”. Margine in calo per i fuggitivi, ma almeno qualcuno di loro potrebbe farcela ad arrivare vittorioso sul traguardo di Rifugio Panarotta.
In diretta dalla tappa Belluno-Rifugio Panarotta, diciottesima del Giro d’Italia 2014. Da poco superato il traguardo volante di Cavalese, in Val di Fiemme, dove il belga Tim Wellens è passato per primo davanti ad Emanuele Sella e al connazionale Thomas De Gendt. I due belgi meritano una citazione speciale, perché entrambi erano in fuga già nella tappa di ieri: uno sforzo davvero ammirevole da parte loro. Molto attivo anche Ivan Basso nel gruppo di testa: il varesino della Cannondale punta molto su questa giornata per onorare al meglio un Giro per lui difficile. Da segnalare soprattutto che il gruppo maglia rosa per ora sta lasciando spazio a questa coraggiosa fuga da lontano: infatti in questo momento gli attaccanti hanno oltre sette minuti e mezzo di vantaggio. La strada è ancora molto lunga da qui fino al traguardo di Rifugio Panarotta, ma almeno qualcuno dei 14 fuggitivi potrebbe farcela, specie se il vantaggio dovesse ulteriormente crescere…
In diretta dalla tappa Belluno-Rifugio Panarotta, diciottesima del Giro d’Italia 2014. Da poco superato il Gpm del Passo San Pellegrino, salita di prima categoria. Ancora una volta all’attacco il colombiano Julian Arredondo (Trek), che consolida la propria maglia azzurra con il primo posto che gli è valso 32 punti. Secondo posto per l’irlandese Philipp Deignan (Sky), che con Arredondo formava la testa della corsa in vetta al Passo. Poco dietro, un altro gruppetto di attaccanti fra cui Dario Cataldo, che ha ottenuto il terzo posto sul Gpm, e pure Ivan Basso, che sta tentando di regalarsi una giornata di gloria in questo Giro deludente per il campione varesino. Anche altri italiani sono in avanscoperta: si tratta di Emanuele Sella e Franco Pellizotti (Androni), Edoardo Zardini (Bardiani) e Matteo Rabottini (Neri Sottoli). Ecco poi il colombiano Fabio Duarte (Team Colombia), l’olandese Martin Keizer (Belkin), il russo Ivan Rovny (Tinkoff-Saxo), il belga Tim Wellens (Lotto-Belisol), l’altro belga Thomas De Gendt (Omega Pharma-Quick Step) e lo spagnolo Alberto Losada (Katusha). Nei primi chilometri della discesa gli attaccanti si sono ricompattati e formano tutti insieme la testa della corsa. Oltre quattro minuti di ritardo invece per il gruppo maglia rosa al momento dello scollinamento.
In diretta dalla tappa Belluno-Rifugio Panarotta, diciottesima del Giro d’Italia 2014 che prevede un attesissimo arrivo in salita. Intanto, i corridori stanno affrontando l’ascesa verso il Gpm del Passo San Pellegrino, prima difficoltà di giornata e storica salita dolomitica che il Giro ha affrontato molto spesso nella sua storia. Non è ancora partita una fuga vera e propria, ma gli attacchi si susseguono e presto potrebbe succedere qualcosa: si combinano infatti gli obiettivi di chi vuole allungare nei confronti del gruppo per diversi motivi, che siano i punti del Gpm (prima categoria, quindi ben 32) oppure il tentativo di dar vita ad un attacco per la tappa. Praticamente impossibile invece che si muovano fin da questa prima salita i big della classifica generale. Si segnala l’allungo di cinque uomini: Emanuele Sella e Franco Pellizotti (Androni), Julian Arredondo (Trek), Dario Cataldo(Sky) e Edoardo Zardini (Bardiani). Sarà questo il tentativo buono per dare il via alla fuga?
E’ partita la Belluno-Rifugio Panarotta: seguiremo in diretta questa diciottesima tappa del Giro d’Italia 2014 che prevede un attesissimo arrivo in salita dove di nuovo si accenderà la battaglia. Intanto però dobbiamo segnalare che stamattina non sono partiti né Diego Ulissi (febbre) né Ivan Santaromita, uno dei più provati dal freddo della giornata di Val Martello. Con il ritiro del campione italiano, in casa Orica-GreenEdge sono rimasti in gara solamente due corridori: sembra lontanissima la prima settimana, quando la squadra australiana fu grande protagonista… Sono già in atto alcuni tentativi di far nascere una fuga, anche perché la strada inizia fin da subito a salire, sia pure molto dolcemente, in attesa che inizi la salita vera e propria verso il Passo San Pellegrino. La prima notizia arriva dal meteo, ed è buona: al momento condizioni buone lungo tutto il percorso della tappa.
Oggi la Belluno-Rifugio Panarotta si annuncia una tappa imperdibile. Il Giro d’Italia si è infiammato, e ora sono in tanti che vogliono attaccare la maglia rosa di Nairo Quintana: in attesa di vivere in diretta le emozioni di questa diciottesima tappa con un nuovo arrivo in salita, andiamo a leggere cosa si aspetta dalla giornata di oggi proprio il capitano della Movistar. Il colombiano, intervistato da La Gazzetta dello Sport, è consapevole di essere nel mirino, ma è anche fiducioso nei propri mezzi: “Questa tappa mi si addice, come anche la cronoscalata di domani. Correrò da leader, il mio obiettivo è vincere il Giro. Tocca agli altri attaccarmi, ma perché non aggiungere un po’ di distacco per rendere più salda la mia posizione? Sicuramente stanno pensando di fare una coalizione contro di me. Ma io sto bene e ho fiducia nella squadra, siamo in nove in ottima forma e anch’io ho amici in gruppo”. Poi Quintana spiega ancora una volta la propria versione dei fatti sulla discesa dallo Stelvio: “Tutti hanno visto la corsa in televisione. Possono andare a rivederla, sono sceso come tutti gli altri corridori, in bici e sulla stessa strada. Ho preso la stessa neve e la stessa pioggia. Sono arrivato primo e ho preso la maglia rosa con le mie forze. Se avessero chiesto di togliermi due minuti perché mi sono attaccato a un’auto o una moto, sarei d’accordo con la richiesta di penalizzazione (respinta dalla giuria, ndR): ma non ho fatto nulla di tutto questo. Credo di aver dimostrato di meritare la maglia rosa. Sono stato malato, ho lottato. Altri corridori sarebbero andati a casa, io sono rimasto perché ho l’appoggio della mia squadra, la mia famiglia mi è stata vicina e dietro a me c’è tutta la Colombia. Voglio continuare a dimostrare di valere la maglia rosa che ho conquistato sul campo”. La sfida è lanciata…
Altra giornata molto importante al Giro d’Italia 2014. Oggi, giovedì 29 maggio, è in programma la Belluno-Rifugio Panarotta di 171 km: è la diciottesima tappa di questo Giro, ed è un nuovo arrivo in salita. Insomma, dopo un solo giorno di tregua si torna subito a fare maledettamente sul serio, e questa tappa sarà la prima di un tris di frazioni alpine che emetteranno le sentenze definitive. Sulla carta, le difficoltà di oggi sono minori rispetto a domani (cronoscalata) e sabato (Zoncolan), ma di certo emozioni e spettacolo non mancheranno, anche considerando che la classifica generale è ancora molto aperta. Andiamo dunque ad esaminare il percorso di oggi, per capire cosa ci proporrà l’altimetria di questa diciottesima fatica della Corsa Rosa. La partenza è in programma da Belluno alle ore 12.10, visto che la lunghezza della tappa non è particolarmente rilevante. Saranno solamente due le province attraversate oggi: quella di Belluno naturalmente, e poi quella di Trento. Il passaggio dal Veneto al Trentino avverrà al Passo San Pellegrino, prima grande salita della giornata, storica salita dolomitica e Gran Premio della Montagna di prima categoria (pendenza media 8%, massima 15%) anche se posto troppo lontano dal traguardo per poter essere davvero decisivo: infatti la vetta è in programma al km 54,5 della tappa, quando all’arrivo ne mancheranno ancora quasi 120. La discesa successiva ci porterà in Val di Fiemme, dove al km 88,9 ci sarà il traguardo volante, che per oggi è stato collocato a Cavalese, e subito dopo ecco il rifornimento, in programma a Molina di Fiemme al km 94,2. Un tratto di saliscendi ci porta poi ad affrontare il Passo del Redebus, la cui sommità è posta al km 122,8 e sarà un Gpm di seconda categoria. Salita divisa di fatto in due tronconi, separati da un falsopiano e pure da una breve discesa: il tratto finale dura meno di 5 km, anche se con pendenze impegnative con punte fino al 15%. Una lunga discesa ci porta poi in Valsugana, che sarà teatro delle ultime fasi della gara: un po’ di pianura nel fondovalle e poi, superato Levico Terme, comincerà la salita finale. L’ascesa verso il Rifugio Panarotta, dove sarà posto l’arrivo (presumibilmente tra le 16.55 e le 17.35), spicca soprattutto per la lunghezza di ben 15,8 km. La pendenza media è del 7,9% (dislivello di 1260 metri), dunque si tratta di una salita veramente impegnativa, che potrebbe causare distacchi non piccoli: le punte di pendenza massima arriveranno fino al 14%, ma la caratteristica principale è che si tratta di una salita molto regolare. Questo significa pure che non ci sono tratti in cui la strada spiana: chi andrà in difficoltà non troverà momenti in cui tirare il fiato. Guai a sottovalutare questa tappa pensando subito alle due successive: potrebbe essere un errore gravissimo.
1. Julian ARREDONDO (Col, Trek) in 4h49’51”
2. Fabio DUARTE (Col, Colombia) a 17”
3. Philipp DEIGNAN (Irl, Sky) a 37”
4. Franco PELLIZOTTI (Ita, Androni-Venezuela) a 1’20”
5. Edoardo ZARDINI (Ita, Bardiani-Csf) a 1’24”
6. Thomas DE GENDT (Bel, Omega Pharma-Quick Step) a 1’38”
7. Ivan BASSO (Ita, Cannondale) a 1’43”
8. Dario CATALDO (Ita, Sky) a 1’59”
9. Fabio ARU (Ita, Astana) a 2’43”
10. Nairo QUINTANA (Col, Movistar) a 2’46”
1. Nairo QUINTANA (Col, Movistar) in 77h58’08”
2. Rigoberto URAN (Col, Omega Pharma-Quick Step) a 1’41”
3. Pierre ROLLAND (Fra, Europcar) a 3’29”
4. Fabio ARU (Ita, Astana) a 3’31”
5. Rafal MAJKA (Pol, Tinkoff-Saxo) s.t.
6. Domenico POZZOVIVO (Ita, Ag2R-La Mondiale) a 3’52”
7. Ryder HESJEDAL (Can, Garmin-Sharp) a 4’32”
8. Wilco KELDERMAN (Ola, Belkin) a 4’37”
9. Cadel EVANS (Aus, Bmc) a 4’59”
10. Robert KISERLOVSKI (Cro, Trek) a 8’33”