Altre due italiane avanzano al secondo turno del torneo Mutua Madrid Open: se per la tarantina Roberta Vinci la partita contro la slovacca Daniela Hantuchova si rivela quasi una formalità (), la grande battaglia è stata tra Francesca Schiavone e la russa Elena Vesnina. Un match incredibile: intanto è durato 3 ore e 9 minuti, e ha visto la Leonessa prevalere . L’andamento è stato incredibile: Francesca ha vinto il primo set quasi in scioltezza, poi si è trovata avanti 5-3 e con il servizio per chiudere, si è fatta rimontare fino ad arrivare al tie break dove è finita subito sotto 4-0 e 5-2, perdendolo infine 7-3. Nel terzo e decisivo set la Vesnina ha approfittato dell’inerzia psicologica a favore per prendere le redini delle operazioni e salire 3-0. E qui la Schiavone ha ripreso a giocare: è salita 5-3 in un amen, riuscendo a vincere alla fine la partita. Per lei nel secondo turno c’è il derby con Sara Errani: tabellone beffardo, una delle due dovrà salutare presto il torneo. Per la Vinci invece l’avversaria è una tra Caroline Wozniacki e un’altra russa, ovvero la storica compagna di doppio della Vesnina: Ekaterina Makarova. Roberta la conosce bene, ma anche la sua avversaria conosce bene lei…
Prosegue il momento negativo di Flavia Pennetta: la brindisina, che lo scorso mese di marzo ha vinto il Premier Mandatory di Indian Wells, è stata sconfitta al primo turno del torneo di Madrid dalla ceca Lucie Safarova. Il punteggio dice : Flavia ha vinto il primo set in soli 23 minuti (meno di quanto Maria Sharapova ha impiegato per far suo il primo parziale contro Klara Koukalova) ma poi si è improvvisamente bloccata, cedendo il fianco all’avversaria che ha preso in mano la situazione e nel terzo e decisivo set è riuscita a prendere il break di vantaggio, conquistando tre match point sul terzo doppio fallo di Flavia e chiudendo al secondo tentativo. Per la Safarova ora secondo turno contro Magdalena Rybarikova in un duello Repubblica Ceca-Slovacchia.
Inizia in maniera positiva la missione Madrid per i colori italiani. Siamo sulla terra rossa del Mutua Open, uno degli appuntamenti più importanti della stagione: torneo Premier Mandatory, che da domani vede in scena anche gli uomini che, nel frattempo, stanno ultimando le qualificazioni. Le donne invece giocano già: ieri Sara Errani ha inaugurato la spedizione azzurra battendo nettamente Andrea Petkovic, una delle giocatrici più in forma. Vincitrice a Charleston, eroina della Fed Cup (insieme ad Angelique Kerber ha riportato in finale la Germania dopo 22 anni), la ventiseienne di origine serba (nata in Bosnia) non ha potuto nulla contro Sarita, che sulla superficie preferita ha saputo ritrovarsi fino a conquistare la partita con un netto . Per la bolognese potrebbe essere l’inizio della risalita dopo un momento difficile che si sta prolungando; lo vedremo, intanto al sexondo turno potrebbe essere derby contro Francesca Schiavone, che affronta la russa Elena Vesnina (semifinalista a Oeiras, dove ha sconfitto Roberta Vinci). Le altre italiane sono in campo oggi: la tarantina contro Daniela Hantuchova, Flavia Pennetta contro la ceca Lucie Safarova. Non ce l’ha fatta Karin Knapp, battuta con un doppio 6-1 da Bojana Jovanovski (derby serbo contro Ana Ivanovic al secondo turno): anche l’altoatesina sta pagando un calo di prestazioni dopo aver fatto benissimo nella seconda parte del 2013. Per quanto riguarda le altre sfide, occhi puntati sulla parte alta del tabellone: Serena Williams, che non vediamo dalla precoce eliminazione di Charleston, se la vede al primo turno contro Belinda Bencic, che ha fatto fuori Camila Giorgi nell’ultimo round delle qualificazioni. Attenzione: la numero 1 del mondo affronta quella che con ottima probabilità è destinata a diventare un giorno la sua erede. E anche oggi potrebbe essere una partita dura e tirata: l’americana non ha certo iniziato alla grande il 2014, pur vincendo a Brisbane il primo torneo stagionale e ripetendosi poi a Miami. Nel frattempo al secondo turno ci è andata la giocatrice che finora è stata maggiormente accostata a lei, ovvero Sloane Stephens.
(Claudio Franceschini)