Svizzera-Ecuador si gioca alle ore 18 all’Estadio Nacional di Brasilia, nella capitale; vale per la prima giornata del gruppo E di Coppa del Mondo 2014. In questo girone sono comprese anche Francia e Honduras che si sfidano alle 21 italiane; giustamente accreditato come il girone più abbordabile del lotto della prima fase, rappresenta una grande occasione per gli elvetici che però devono puntare al primo posto se vogliono evitare l’Argentina e avere una possibilità in più di qualificarsi agli ottavi di finale. Parte con crediti in meno l’Ecuador, che però ha guadagnato la qualificazione battendo l’Uruguay nella sfida decisiva e quindi gode di un certo credito. Arbitra l’uzbeko Irmatov.
La Svizzera ha subito un solo gol nelle ultime due edizioni dei Mondiali; un grande primato, che però ha portato soltanto all’ottavo di finale del 2006 con conseguente eliminazione per mano dell’Ucraina, ai calci di rigore. Semplice fare l’equazione: manca un grande attaccante e in generale la fase offensiva non è il massimo. Anche quest’anno sembra essere così: il compito di segnare è affidato a due giovani, il titolare di Ottmar Hitzfeld sarà almeno inizialmente Josip Drmic che nel Norimberga è esploso con 17 reti in campionato e a meno di 21 anni è stato acquistato dal Bayer Leverkusen con cui dunque giocherà la Champions League. Dietro di lui agiscono tre trequartisti di grande qualità: Shaqiri e Xhaka giocano a loro volta in Bundesliga dopo aver fatto le fortune del Basilea, Stocker nei renani ci gioca ancora. La mediana parla napoletano: la coppia Behrami-Inler che si vede al San Paolo viene riproposta in rossocrociato, uno imposterà mentre l’altro sarà il frangiflutti designato. In difesa si punta sulle folate di Lichtsteiner e sulla crescita di Ricardo Rodriguez, mentre al centro l’ex Cesena e Palermo Von Bergen è al secondo Mondiale da titolare e al suo fianco ci sarà Schar, già cercato da grandi squadre europee.
L’attaccante di scorta è Haris Seferovic: cresciuto dalla Fiorentina e passato dal Novara con cui ha giocato molto bene in Serie B, ha avuto bisogno di andare in Spagna per trovare la sua dimensione e diventare titolare nella Real Sociedad che gli ha dato fiducia. Da tenere d’occhio anche l’attaccante dello Zurigo Gavranovic e Admir Mehmedi, finito a giocare al Friburgo 813 gol) dopo un’esperienza con la Dinamo Kiev. A centrocampo altre due conoscenze della nostra Serie A: Gelson Fernandes, lui pure a Frigburgo, ha giocato con Chievo e Udinese, mentre Dzemaili è impegnato nel Napoli ma potrebbe partire nel corso del calciomercato estivo.
Nazionale al completo: Hitzfeld ha potuto lavorare con tutto il gruppo a disposizione. Non sono stati convocati il giovane Widmer (Udinese), l’attaccante del Bayer Leverkusen Derdiyok che ha pagato lo scarso utilizzo in questa stagione e soprattutto il tuttofare Fabian Frei, cui è stato preferito altro.
Reinaldo Rueda si affida a un 4-4-2 classico. Spiccano alcuni nomi: di Antonio Valencia sappiamo tutto o quasi, il laterale del Manchester United si è formato in Premier League e un recente studio della FIFA lo ha indicato come il calciatore più veloce al mondo. E’ il leader quantomeno emotivo della squadra e come dirimpettaio a sinistra avrà quel Jefferson Montero che tanto era piaciuto ad Antonio Conte nel corso di un’amichevole tra Juventus e Betis Siviglia. Può giocare anche come interno, ma è in accelerazione e fantasia che dà il meglio di sè. C’è poi Felipe Caicedo: messosi in luce nel Levante 2010-2011 dopo aver giocato anche in Svizzera (Basilea) e Inghilterra, nella Copa America 2011 segnò una doppietta al Brasile. E poi Enner Valencia, forse il giocatore su cui il Commissario Tecnico scommette di più: quest’anno ha segnato 18 gol in 23 partite con la maglia del Pachuca (Messico) ed è anche andato in rete nell’amichevole pre-Mondiale contro l’Inghilterra. Brevilineo, potrebbe essere la vera rivelazione di una squadra che ha ottime accelerazioni ma pecca nella fase difensiva.
A disposizione dell’Ecuador non ci sono grandissimi nomi; si tratta di calciatori che giocano prevalentemente in patria con Barcelona Guayaquil o Emelec, le due formazioni più in vista del campionato ecuadoriano. Joao Rojas e Jaime Ayovi sono gli attaccanti a disposizione di Rueda, che più che altro si affiderà ai suoi soliti titolari e non ha troppi ricambi in grado di fare la differenza.
Sono tutti a disposizione di Rueda.
1 Benaglio; 22 Schar, 5 Von Bergen, 13 R. Rodriguez; 11 Behrami, 8 Inler; 23 Shaqiri, 10 G. Xhaka, 14 Stocker; 19 Drmic. Allenatore: Hitzfeld
A disposizione: 21 Burki, 12 Sommer, 6 Lang, 20 Djorou, 4 Senderos, 3 Ziegler, 7 Barnetta, 15 Dzemaili, 16 Fernandes, 18 Mehmeti, 17 Gavranovic, 9 Seferovic.
Squalificati: –
Indisponibili: –
1 Banguera; 4 Paredes, 3 Erazo, 2 Guaglia, 10 W. Ayovì; 16 A. Valencia, 6 Noboa, 23 Gruezo, 7 J. Montero; 13 E. Valencia, 11 Caicedo. Allenatore: Rueda
A disposizione: 22 Dominguez, 12 Bone, 21 Achilier, 18 Bagui, 30 Minda, 5 Ibarra, 20 Martinez, Quinonez, 19 Saritama, 17 J. Ayovi, 9 Royas.
Squalificati: –
Indisponibili: –
Svizzera-Ecuador apre il girone E, uno dei gruppi più equilibrato dell’intera competizione. Le due nazionali si sfideranno alle 18.00 di domenica, ora italiana, a Brasilia. Gli elvetici sono arrivati al Mondiale con grande facilità, sbaragliando la concorrenza e qualificandosi con diverse giornate di anticipo. Per l’Ecuador invece la strada è stata più difficile, in un girone pieno di difficoltà e imprevisti. Alla fine la nazionale di Rueda si è posizionata come quarta nel girone, accedendo alla fase finale in Brasile.
La Svizzera è una nazionale solida, da molti vista come una possibile sorpresa. In difesa c’è una delle stelle, lo juventino Stephen Lichtsteiner da tre anni Campione d’Italia coi bianconeri e punto di riferimento del 3-5-2 di Conte. Hitzfeld, tecnico di grande esperienza, si affiderà al 4-2-3-1, il modulo più usato in questa competizione. Completeranno la difesa Djourou e l’altra conoscenza italiana Von Bergen al centro e R.Rodriguez sull’altra corsia, davanti al portiere Benaglio. A centrocampo la diga napoletana svolgerà lavoro di rottura e costruzione, Inler e Behrami saranno posizionati davanti alla difesa. Dietro l’unica punta, che dovrebbe essere Drmic, ci saranno tre trequartisti dalle grandi doti tecniche: Shaqiri, Xhaka e Stocker.
Sottovalutati alla vigilia gli ecuadoregni dimostreranno di avere qualità e quantità. Il commissario tecnico Rueda manderà in campo la squadra con un classico 4-4-2. In difesa troveremo la linea a quattro con Paredes, Erazo, Guagua e Ayovì di fronte a Dominguez. A centrocampo sulle corsie agiranno le due stelle Antonio Valencia, del Manchester United, e Jefferson Montero, giocatori in grado di saltare l’uomo e creare sempre problemi alle difese avversarie. Al centro invece ci saranno i muscoli di Noboa e Gruezo. Davanti spazio alla coppia tutta fantasia composta dall’altro Valencia e Caicedo.