Non solo campionati mondiali. A Belo Horizonte l’UE attraverso il programma EuroSociAL sostiene le Apac, Associazioni per la protezione e l’assistenza ai condannati, un circuito penitenziario differenziato, senza guardie e senza armi, gestito in larga parte dagli stessi detenuti puntando tutto sulla loro responsabilizzazione, fattori che producono notevoli risultati in termini di abbattimento della recidiva. Grazie alla collaborazione di lunga data con l’ong italiana Avsi, nel contesto di EuroSociAL è iniziato un dialogo e una collaborazione con il consorzio padovano Officina Giotto, che promuove le lavorazioni nel carcere di Padova. E così da due anni a questa parte i padovani hanno visitato più volte le Apac del Minas Gerais. Anche rappresentanti delle Apac e del governo brasiliano sono venuti in Italia per conoscere l’esperienza padovana. Da questo retroterra nasce una recente presa di posizione del governo brasiliano che con un documento ufficiale del ministero per la Giustizia ha additato le Apac, integrate con la valorizzazione del lavoro carcerario attuata delle cooperative sociali italiane, come modello di eccellenza a cui guardare. Il documento del ministero raccomanda espressamente “l’implementazione sicura di questa politica nel sistema giuridico brasiliano”. Ecco un bel video prodotto dall’Ue in cui si racconta la valenza innovativa delle Apac e anche l’apporto al consolidamento di questo modello offerto da Avsi. (Eugenio Andreatta)