Arriva a 27 anni il primo titolo nel circuito WTA per Karin Knapp. Una gran bella soddisfazione per laltoatesina, che ha trionfato nellInternational di Tashkent (in Uzbekistan); pensate, la sua unica finale da professionista risaliva fino a ieri al 2008, quando sul sintetico indoor di Anversa aveva perso da Justine Henin. Allora Karin aveva 20 anni e grandi aspettative davanti; la sua carriera ne ha ripagate alcune (si vedano quattro titoli ITF e un ottavo di finale a Wimbledon, lo scorso anno) e deluse altre. Lo scorso anno entrava nelle prime 50 della classifica mondiale, ma qui viveva un periodo di declino che la faceva progressivamente crollare, anche se Corrado Barazzutti la sceglieva comunque per affrontare gli Stati Uniti e la Repubblica Ceca in Fed Cup; adesso questa bella impresa, raggiunta battendo nella finale la serba Bojana Jovanovski – che era la testa di serie numero 1 – con il punteggio di . Sul 4-2 lei ha recuperato fino al 4-4 ha detto Karin e ho avuto un attimo di stress, ma mi sono detta di rimanere mentalmente nel match e continuare a colpire come prima: ha funzionato. Non riesco a dire quanto sia felice: ho subito cinque operazioni e tanti mesi fuori dal campo negli ultimi sei anni a causa degli infortuni al ginocchio, ma sapevo che un giorno sarebbe stato possibile vincere un titolo WTA. Nella corsa al Tashkent Open la nostra tennista ha battuto la turca Cagla Buyukakcay (6-2 7-6), la bielorussa Aliaksandra Sasnovich che aveva raggiunto il secondo turno agli Us Open (6-2 6-3), laltra bielorussa Olga Govortsova (4-6 6-3 6-3) e in semifinale Lesia Tsurenko, atleta ucraina con cui laltoatesina ha dovuto penare per batterla (4-6 6-4 7-5). Niente da fare invece per Francesca Schiavone: la Leonessa è stata eliminata in semifinale a Hong Kong dalla numero 1 del seeding Sabine Lisicki, con il punteggio di 6-3 3-6 6-2. La tedesca si è poi aggiudicata il primo titolo del 2014 (il quarto in carriera) superando pochi minuti fa la ceca Karolina Pliskova, la cui carriera è in questo momento in netta ascesa.
(Claudio Franceschini)