Bella vittoria della Pro Vercelli che allo stadio Silvio Piola ha battuto il Catania per 3-2, nel primo posticipo della seconda giornata di Serie B. Nel primo tempo espulso il difensore della Pro Francesco Cosenza (30′) e poco dopo vantaggio etneo firmato da Martinho; ribaltone nella ripresa con pareggio di Marchi, espulsione del catanese Sauro, vantaggio Pro con Belloni, pareggio rossazzurro con un calcio di rigore di Rosina e definitivo 3-2 siglato dal Ronaldo di Serie B, il brasiliano Pompeu da Silva, direttamente su calcio di punizione. In classifica i neopromossi piemontesi guadagnano i primi tre punti di stagione mentre il Catania resta a quota 1. Nella prossima giornata la Pro Vercelli affronterà in trasferta il Modena mentre il Catania sarà impegnato al Curi di Perugia: entrambe in campo sabato 13 settembre alle ore 15:00.
Match molto acceso sin dalle prime battute e progressivamente più ricco di fatti degni di nota. In estrema sintesi si può dire che una squadra ci ha messo la tecnica, l’altra il cuore: risultato cinque gol e clima da battaglia, culminato in un’espulsione per parte.
Dopo l’espulsione di Cosenza Scazzola ha optato per un 4-4-1-1 inserendo un difensore (Mattia Bani) al posto di un centrocampista (Matute), ricomponendo così la difesa a quattro ma mantenendo al contempo tre giocatori offensivi in campo (le ali Di Roberto e Belloni più la punta Marchi), e conservando la qualità di Ronaldo al centro del gioco. La mossa ha dato i suoi frutti perché la Pro Vercelli è rimasta pericolosa anche con l’uomo in meno, mostrando una maggiore voglia di vincere. Successo inaspettato per come stavano le cose all’intervallo, ma più che meritato.
La squadra di Pellegrino deve già farsi due conti in difesa: sei gol subiti in due partite sono troppi per chiunque, anche se oggi due sono maturati su calcio piazzato. Per la verità gli etnei hanno fatto il loro nel primo tempo, sfruttando immediatamente la superiorità numerica; poi però hanno gestito la situazione con eccessiva tranquillità e sono stati puniti: in un secondo tempo “punto a punto” la maggiore grinta della Pro Vercelli ha fatto la differenza, nonostante il divario tecnico a favore del Catania.
Non si fa problemi ad ammonire (7 cartellini gialli) nè ad espellere (2 rossi), in più ha concesso un calcio di rigore: tutti segni di coraggio. Esagerato o meno negli episodi chiave ha deciso bene: le due espulsioni ed anche il rigore concesso al Catania appaiono ineccepibili.
Il primo tempo della partita Pro Vercelli-Catania si è concluso sul risultato di 0-1 a favore degli etnei. Il gol del vantaggio per gli ospiti è stato realizzato dal brasiliano Raphael Martinho (voto 6,5), che al 33′ minuto ha battuto il portiere Russo (voto 5,5, non del tutto incolpevole nella fattispecie) con un tiro di sinistro da posizione centrale, dopo un pregevole uno-due con Monzon. Poco prima (30′) l’arbitro Nasca di Bari ha espulso il difensore della Pro Vercelli Cosenza, che a palla lontana ha pensato di regolare in conti con l’attaccante avversario Cani colpendolo a tradimento, dopo un precedente scontro di gioco; il gesto non è sfuggito ad uno dei guardalinee che ha segnalato all’arbitro: rosso per Cosenza e Pro Vercelli in dieci. Per tamponare la difesa mister Scazzola ha sostituito il centrocampista Matute (voto 6) con il difensore Bani (voto 5,5), ma pochi minuti dopo l’inferiorità numerica i suoi hanno incassato il vantaggio catanese. In precedenza erano stati i padroni di casa ad avere l’occasione migliore: al 16′ doppio tentativo di Di Roberto (voto 6,5) lanciato da Matute, bravo Frison (voto 6,5) a deviare in tuffo prima e a bloccare poi da terra. Al 40′ ancora un brivido per il Catania: calcio d’angolo dalla destra, Ronaldo crossa sul secondo palo dove Scavone (voto 6) colpisce di testa spedendo a lato di pochissimo.
Migliore in campo Pro Vercelli: Ronaldo P. voto 6,5 Fa girare la squadra mostrando una buona tecnica e prova qualche lancio ambizioso, cala un pò verso l’intervallo.
Peggiore in campo Pro Vercelli: Cosenza voto 4,5 Il suo nervosismo lascia la squadra in dieci.
Migliore in campo Catania: Monzon voto 6,5 Non sempre pulito nelle giocate ma un moto perpetuo, al contrario di Gino Peruzzi dall’altra parte. Protagonista nell’azione del gol.
Peggiore in campo Catania: Peruzzi voto 5 Al contrario del collega mancino non tenta mai l’affondo sulla fascia destra: per ora prestazione anonima. Un pò timidino anche il centrocampista Adrian Calello (voto 5,5). (Carlo Necchi)
Pro Vercelli
Il tiro di Martinho non sembrava irresistibile, poteva forse fare di più.
Soffre e barcolla, attaccato a più riprese da Monzon e/o Castro: ma non molla mai.
Ha lasciato la ProV in dieci a metà primo tempo: per fortuna la squadra ne è uscita più forte.
Non esattamente aggraziato ma fa quel che deve fare: pulire l’area.
Ogni tanto si spinge in avanti, in difficoltà contro Martinho.
Una bella apertura per Di Roberto e un paio di contrasti, poi esce dal 34’BANI 6,5 Centrale di scorta classe 1993, emerge nella ripresa lasciando pochi spazi e dirigendo la resistenza.
A tutto campo, prezioso sia come attaccante aggiunto che in aiuto alla difesa.
Nel primo tempo regala qualche assaggio, nel secondo sforna due brioches che valgono il successo.
Sparge pepe accentrandosi o accelerando sulla fascia destra: giustamente più accorto con la squadra in dieci dal 68’RAGATZU 5,5 Dà una mano indietro ma causa un rigore da pivellino: dopotutto non è il suo mestiere.
Centravanti di lotta, incorna in rete alla prima occasione e dà respiro alla squadra con qualche sgroppata successiva.
Classe ’94 scuola Inrter: un bell’assist, un gol di rapina e un buon aiuto in fase difensiva dal 79’LIVIERO 6 Energia utile per proteggere il risultato ed allungare la squadra.
All.SCAZZOLA 7 Pur con la squadra in dieci non rinuncia ai suoi attaccanti: la squadra recepisce, combatte e rimonta. Bella vittoria.
Catania
Qualche responsabilità sul 3-2 di Ronaldo: bel tiro ma sul suo palo…
Come avesse la palla di piombo legata al piede: non scende mai sulla destra nè difende al meglio, ad esempio regala la punizione del 3-2.
A vuoto sul cross dell’1-1 e in ritardo dopo nella punizione del 2-1.
Meno demeriti specifici ma un’espulsione che non aiuta.
Lui invece scioglie le briglie e scende spesso dalla sua parte, creando apprensione: quel che si dice una spina nel fianco.
Non canta ma porta più di una croce, per sè e i compagni: tra contrasti e percussioni spende tanto, logicamente appannato in fase di tiro.
Poche idee, si limita quasi sempre al passaggino corto: sicuramente può dare di più dall’87’GARUFI s.v.
Un pò largo un pò interno, arriva due-tre volte al limite dell’area ma non riesce a cavarne pericoli sensibili. Nella ripresa si vede meno dal 69’MARCELINHO 5,5 Gioca pochi palloni, fatica a trovare spazi nella difesa schiarata della ProV.
Parte largo ma finisce spesso per accentrarsi ed arretrare: prodromi di futura mutazione in regista? Congela la palla tra i piedi e segna il rigore del 2-2.
Seminatore di zizzania nell’hinterland dell’area avversaria, quando entra sono dolori: gol e rigore procurato.
Tante sportellate ma tutto considerato la cosa più utile che produce è l’espulsione di Cosenza dall’83’LETO 5,5 Non riesce a cambiare le cose, finisce in fuorigioco.
All.PELLEGRINO 5,5 Quando il Catania sembra in controllo la difesa tradisce: da registrare.
(Carlo Necchi)