Pensare ad un 3-1 finale di rabbia e personalità, all’alba del minuto 5 di questa Lazio-Rosenborg un po’ pazza e imprevedibile, sarebbe stato decisamente un azzardo… Invece finisce proprio così, con la vittoria importante e significativa di biancocelesti – in inferiorità numerica immediata, causa follia di Mauricio – sui freschi/futuri neo campioni di Norvegia (verdetto da ufficializzare nei prossimi giorni). Matri è il trascinatore, con il primo sigillo della serata, l’assist per il bis di Felipe Anderson e quello per Radu, che si conquista il rigore del tris. Che poi il penalty sia abbastanza fantasioso, diciamolo sottovoce. Dagli 11 metri trasforma, con l’intermezzo rapido della respinta di Hansen sul primo tiro, Candreva, pronto nel tap in: sia per lui che per Anderson, meritevoli di medaglia speciale, una prestazione universale e di grande maturità, fondamentale per la vittoria che vale il primo posto solitario del girone F di Europa League. (Luca Brivio)
Lazio-Rosenborg termina 3-1 e sono 3 punti di piombo per Pioli che resta in solitaria in vetta al girone, vista la contemporanea sconfitta casalinga del Dnipro. Una serata partita male e finita in trionfo, con una prestazione eccellente di squadra, tanto sacrificio e uno score offensivo quasi del 100%, rispetto alle occasioni costruite. Oltre ad un rigore parato da Berisha, proprio all’ultimo minuto di recupero. Il match di ritorno, quarta giornata della prima fase di Europa League, si giocherà in Norvegia tra 2 settimane.
Lazio-Rosenborg 3-1 quando siamo entrati nello spicchio finale della partita. Ha accorciato le distanze momentaneamente il bomber del Rosenborg Søderlund, servito alla perfezione dal cross di Skjelvic, il migliore dei suoi. Colpo di testa imparabile per Berisha, anche se la Lazio era stata fino a quel momento in pieno controllo del match, senza concedere occasioni agli ospiti. Dopo il 2-1, doppio cambio di Pioli: fuori Felipe Anderson e Mauri, dentro Lulic e Milinkovic-Savic. Poi il tris laziale con Candreva, su rigore: fallo molto dubbio su Radu, ma l’arbitro non ha dubbi e concede il penalty. Trasformazione con il brivido di Candreva, che si fa respingere il primo tentativo, ribadendo in rete a porta sguarnita.
Lazio-Rosenborg 2-0 a metà secondo tempo, i biancocelesti hanno raddoppiato con Felipe Anderson, servito alla perfezione da Matri. Cinica e perfetta la formazione laziale, approfittando anche di un disimpegno troppo legnoso della difesa avversaria: scatto di Matri sul filo del fuorigioco, servizio in profondità di Mauri per lui e tocco laterale su Anderson, che piazza il destro all’angolino. Ora per il Rosenborg si fa dura, perchè la Lazio può gestire un doppio vantaggio ed affidarsi totalmente alle ripartenze veloci dei suoi solisti.
Lazio-Rosenborg è ripartita dall’1-0 del primo tempo e con la Lazio a rischiare un’altra beffa difensiva, stavolta per colpa di Hoedt, con uno stop di petto da brividi in area. Una ripresa che si preannuncia complicata per i padroni di casa e tutta all’attacco, ovviamente, per il Rosenborg, che per il momento non effettua comunque cambi di formazione. Chiaro l’intento da parte della squadra di Pioli di tenere più bassi possibile i ritmi, affidandosi ai soliti Candreva e Anderson, in contropiede.
Lazio-Rosenborg 1-0 e contesa sbloccata, senza particolari lampi all’orizzonte ma con molta praticità, da parte della coppia Candreva-Matri. Alla prima palla gol (dopo il doppio palo in avvio), delizioso tocco di Candreva in area per il compagno, che di destro trafigge il portiere Hansen. Poi doppio grande pericolo per la porta di Berisha, bravissimo a sporcare il diagonale di Skjelvic e mandarlo contro il palo, salvando la sua porta e l’1-0 laziale. In seguito colpo di testa di Søderlund e ancora palo, stavolta a portiere battuto. La Lazio tiene a fatica…
Lazio-Rosenborg 0-0 a metà primo tempo ma con i padroni di casa in inferiorità numerica, serata complicata all’Olimpico per la squadra di Pioli. Il Rosenborg è ovviamente salito di tono anche a livello di proposizione offensiva, dopo un inizio votato alla sola battaglia in contrasto, dopo l’espulsione di Mauricio. E’ Jensen a cercare il filtrante per gli esterni offensivi, De Lanlay in particolare. Buona però la risposta della Lazio, con Radu in marcatura. I biancocelesti restano chiusi (è entrato Gentiletti al posto di Onazi) facendo ripartire in velocità Candreva e Anderson, ma per ora non si registrano occasioni da gol, frutto di questo tipo di tattica.
È iniziata con gli ospiti aggressivi e battaglieri in mezzo al campo e con i biancocelesti a sfiorare in maniera clamorosa l’immediato vantaggio: sul primo corner del match, incornata di Hoedt sul palo e successivo tentativo – a porta sguarnita – di Mauri, sulla traversa. Poi però ecco la doccia gelata: fallo di Mauricio, dopo un controllo sbagliato, su Skjelvic. E’ chiara occasione da rete per Gil, arbitro del match, che espelle il brasiliano e lascia la Lazio in 10 al minuto 5. Non esattamente un inizio incoraggiante…
Lazio-Rosenborg comincia: andiamo subito a scrutare le formazioni ufficiali della partita. Stefano Pioli conferma il 4-2-3-1 con Matri che torna titolare in attacco, c’è anche Stefano Mauri che ha vinto il ballottaggio con Raven Morrison mentre in difesa si rivede Konko. Il Rosenborg è in campo con il suo solito 4-3-3. LAZIO (4-2-3-1): 99 Berisha; 29 Konko, 33 Mauricio, 2 Hoedt, 26 Radu; 32 Cataldi, 23 Onazi; 87 Candreva, 6 S. Mauri, 10 Felipe Anderson; 17 Matri. In panchina: 22 Marchetti, 8 Basta, 18 Gentiletti, 19 Lulic, 7 R. Morrison, 21 Milinkovic-Savic, 11 Klose. Allenatore: Stefano Pioli ROSENBORG (4-3-3): 1 A. Hansen; 22 Svensson, 14 Bjordal, 5 Eyjolfsson, 3 Dorsin; 7 Jensen, 20 Selnaes, 21 Midtsjo; 19 De Lanlay, 15 Soderlund, 16 Skjelvik. In panchina: 12 Al. Hansen, 4 Reginiussen, 8 Pedersen, 18 Stamnestro, 24 Konradsen, 10 Vilhjalmsson, 11 Mikkelsen. Allenatore: Kare Ingebrigsten
Quali potranno essere i protagonisti di Lazio-Rosenborg? Per la Lazio vogliamo dire il nome di Wesley Hoedt: il centrale olandese del 1994, arrivato dall’AZ Alkmaar, ha avuto un brutto inizio di stagione ma ora sembra essere in ripresa e il gol segnato contro il St. Etienne può averlo sbloccato. Non è facile sostituire il connazionale De Vrij che era diventato un leader del reparto arretrato, ma Hoedt ha qualità e può diventare una colonna di questa Lazio. Nel Rosenborg attenzione al capitano: Ole Selnaes, a soli 21 anni di età già con la fascia al braccio, è il centrale di centrocampo dal quale passano tutti i palloni, un costruttore di gioco che prova a dare ordine e qualità alla squadra avviando l’azione offensiva. E’ anche un perno della nazionale norvegese, con cui ha giocato 10 partite realizzando già due gol.
Nelle prime due partite del girone Lazio e Rosenborg hanno messo insieme numeri piuttosto simili, anche se la situazione di classifica è diversa. Le statistiche raccontano di una Lazio che ha il 54% di possesso palla e ha concluso 19 volte verso la porta degli avversari, di cui ben 10 tra i pali; ha battuto 7 calci d’angolo e i suoi giocatori sono terminati 11 volte in fuorigioco. Sono quattro le ammonizioni comminate, scaturite da 32 falli (lo stesso numero di quelli subiti). Il Rosenborg con un possesso palla medio del 50% ha effettuato 12 tiri, di cui appena 4 nello specchio; ha battuto cinque calci d’angolo e ha commesso 32 falli (quelli subiti sono 27). Poche le volte in cui i suoi attaccanti sono terminati in fuorigioco: appena due.
Sarà diretta dall’arbitro polacco Pawel Gil. Il direttore di gara ha 50 presenze in campo internazionale, nelle quali ha una media di 0,30 rigori a partita (non sono pochi) e 4,24 ammonizioni. Quest’anno ha giaà arbitrato nella fase a gironi in Sparta Praga-Apoel Nicosia, mentre aspetta ancora l’esordio nella fase finale di Champions League; con la Lazio c’è un solo precedente, nella fase a gironi di Europa League 2011-2012. I biancocelesti avevano pareggiato 1-1 in casa dello Zurigo. L’ultima con un’italiana è dello scorso anno, sempre nella fase a gironi: Dinamo Minsk-Fiorentina 0-3. E’ invece il primo incrocio di Gil con il Rosenborg.
Lazio-Rosenborg non ha precedenti ufficiali. Sarà la prima volta faccia a faccia per queste due squadre, e per altro si tratta anche della prima partita che i biancocelesti giocano contro una formazione norvegese nella loro storia. Il Rosenborg invece è stato tante volte in Italia: per la precisione in sette occasioni, ultima delle quali a Firenze nel febbraio 2008. Il bilancio non è lusinghiero: sei sconfitte e una sola vittoria, però storica. Ultima giornata del girone di Champions League 1996-1997: con i gol di Brattbakk e Heggem il Rosenborg espugnava San Siro, batteva il Milan e lo scavalcava in classifica qualificandosi ai quarti di finale. Subito dopo sarebbe arrivata la sconfitta e l’eliminazione contro la Juventus; quello però resta il punto più alto della storia europea del club norvegese.
Si gioca alle ore 19; partita diretta dall’arbitro polacco Pawel Gil e valida per la terza giornata del girone F di Europa League 2015-2016. E’ una sfida delicata in un gruppo che deve ancora definire i propri equilibri e rapporti di forza; la Lazio in questo momento si trova in testa con 4 punti, condivide la posizione insieme al Dnipro rispetto al quale ha segnato più gol a parità di differenza reti.
Il Rosenborg invece è fanalino di coda con un punto, insieme al St. Etienne, e dunque ha ancora intatte aspirazioni di qualificazione. La vittoria della Lazio questa sera porterebbe in cascina tre punti importantissimi nel quadro del passaggio del turno; un obiettivo minimo per una squadra che negli ultimi anni ha sempre fatto bene in Europa e che ha tutto per ripetersi.
Il Rosenborg, che negli anni Novanta ha rappresentato una presenza più o meno fissa nelle coppe e ha anche centrato qualche risultato di prestigio (vinse a San Siro contro il Milan, eliminandolo dal girone), sta dominando il campionato norvegese con 9 punti di vantaggio sulla seconda e 3 partite da giocare; vale a dire titolo in bacheca nonostante il pareggio interno contro il Bodo/Glimt della scorsa domenica.
E’ una squadra che ha esperienza, anche perchè molti dei suoi giocatori fanno parte di quella Norvegia che ha sfiorato la qualificazione diretta agli Europei 2016 e giocherà il playoff per tornare nella fase finale di un grande torneo dopo 15 anni; certamente però rispetto alla Lazio paga qualcosa in termini di qualità dei singoli. Una Lazio a due facce, esattamente come era accaduto un anno fa: la squadra di Stefano Pioli alterna grandi prestazioni a cadute senza un perchè, domenica ha perso in casa del Sassuolo e ha mancato l’opportunità di portarsi in testa alla Serie A.
In Europa League tutto sommato le cose sono andate bene: in casa del Dnipro la rete di Milinkovic-Savic è stata pareggiata sul filo di lana da Seleznyov, contro il St. Etienne è stato ribaltato lo svantaggio iniziale grazie alle reti di Onazi, Hoedt e Lucas Biglia e nonostante uno spavento finale la vittoria è stata condotta in porto. Ci sono ancora tanti infortuni e questo è certamente un problema (è il secondo anno consecutivo), ma Pioli ha ritrovato Miroslav Klose che rappresenta un’alternativa in più in un reparto offensivo che ha tanti giocatori ma fatica a spiccare il volo.
La partita di questa sera in ogni caso rappresenta una bella occasione per confermare la testa del gruppo e prendersi una bella porzione di sedicesimi; il Rosenborg invece prova a rientrare nel discorso qualificazione ma per farlo deve vincere all’Olimpico per accorciare le distanze. A noi non resta dunque che metterci comodi, dare la parola al campo e stare a vedere come andrà a finire questa sfida: la diretta di Lazio-Rosenborg, valida per la terza giornata del girone F di Europa League 2015-2016, sta per cominciare…
Diamo uno sguardo alle quote che l’agenzia di scommesse Snai ha previsto per questa partita. Lazio chiaramente e nettamente favorita: è di 1,45 la quota per la sua vittoria (segno 1) mentre per quanto riguarda la vittoria del Rosenborg (segno 2) siamo a 7 volte la somma che si deciderà eventualmente di giocare. Il pareggio (segno X) paga invece 4,40 volte la somma giocata.
La diretta tv di Lazio-Rosenborg è affidata ai canali della pay tv satellitare, in particolare sui canali Sky Sport 3 e Sky Calcio 2. Tutti gli abbonati avranno anche la possibilità di seguire la partita in diretta streaming video, attivando senza costi aggiuntivi l’applicazione Sky Go, che consente di visualizzare le immagini su supporti digitali come PC, tablet e smartphone. Ricordiamo poi che sul sito ufficiale della UEFA (www.uefa.com) all’apposita sezione dedicata all’Europa League troverete tutti gli aggiornamenti e le informazioni utili su questa partita e quelle che si giocano in contemporanea; i corrispettivi account ufficiali sui social network sono agli indirizzi facebook.com/uefaeuropaleague e, su Twitter, @EuropaLeague.
LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE
Il tabellino
(primo tempo 1-0)
28′ Matri e 53′ F. Anderson (L) – 69′ Soderlund (R) – 79′ Candreva su rig. (L)
Berisha, Konko, Mauricio, Hoedt, Radu, Onazi (dal 10′ Gentiletti), Cataldi, Candreva, Mauri (dal 75′ Milinkovic-Savic), Felipe Anderson (dal 70′ Lulic), Matri. All. Pioli.
A. Hansen, Svensson (dal 76′ Konradsen), Bjordal, Eyjólfsson, Dorsin (dal 61′ Mikkelsen), Jensen, Selnæs (dall’88’ Vilhjálmsson), Midtsjo, De Lanlay, Søderlund, Skjelvic. All. Ingebrigtsen.
Pawel Gil (POL)
Konko, Matri, Milinkovic-Savic (L) e Bjordal (R)
Mauricio (L) per fallo su chiara occasione da rete