Il Carpi supera il Genoa 2-1 in rimonta grazie ai gol di Zaccardo e Borriello: quest’ultimo è il migliore in campo. Tra gli ospiti male Matos. Nel Grifone bene Laxalt e Izzo. Giusto il rosso a Pavoletti. Per il resto non si lascia sfuggire di mano una gara molto accesa.
Nella 14^giornata di Serie A il Genoa ospita al Ferraris un Carpi in crisi nera. Gli uomini di Castori non vincono infatti dal 3 ottobre (2-1 al Torino): da allora sono arrivate cinque sconfitte e un pareggio. Morale opposto per i padroni di casa, reduci da una convincente vittoria interna contro il Sassuolo. Per centrare il secondo successo consecutivo Gasperini schiera il classico 3-4-3 orfano dello squalificato Perotti: Perin tra i pali quindi difesa con Izzo, Burdisso e Ansaldi; Figuerias e Laxalt sono i due esterni con Tino Costa e Rincon a fare legna in mezzo; davanti Lazovic e Gakpé supportano Pavoletti. In panchina si rivede Pandev, pronto ormai al rientro. Il Carpi risponde con un accorto 4-4-1-1: Belec riprende la custodia della porta; pacchetto arretrato formato dall’ex Milan Zaccardo, Romagnoli, Gagliolo e Lollo; Letizia, Martinho, Cofie e Pasciuti a centrocampo; Matos agisce alle spalle di Mbakogu. Pronti, via. Alla prima azione del match il Genoa si ritrova subito in dieci uomini: su un traversone dalla sinistra Pavoletti (4) sferra un’ incomprensibile gomitata a Gagliolo nel cuore dell’area avversaria. Gavillucci, su suggerimento dell’assistente d’area, estrae il cartellino rosso per l’attaccante del Grifone. La difesa del Carpi è però la peggiore del campionato: la dimostrazione arriva al 7′ quando i locali si portano in vantaggio. Figueiras (6,5) raccoglie un rimpallo in seguito ad un’iniziativa di Laxalt e fulmina Belec con un diagonale perfetto: esplode il pubblico di fede genoana che si gode una rete inaspettata dopo il rosso a Pavoletti. Al 13′ grandi proteste del Genoa per un fallo di Matos (5,5) su Izzo (6,5) in seguito ad un contrasto aereo: per Gavillucci è fallo ma l’arbitro estrae il giallo e non il rosso. Intorno alla mezz’ora il Carpi cresce e si rende pericoloso con Martinho (6,5) il quale, dopo un dai e vai con Letizia, mette al centro un traversone invitante che si perde nel vuoto. Al 34′ occasione per il Genoa con Izzo: dagli sviluppi di un calcio di punizione dalla destra Tino Costa (6) pesca la testa del liberissimo difensore che da posizione favorevolissima non riesce a trovare il bersaglio grosso. Poco dopo Lazovic (6) attiva il radar e da corner regala a Tino Costa un assist preciso: il centrocampista calcia al volo ma fallisce il 2-0. Nel finale doppia chance enorme per il Carpi prima con Martinho che, da distanza ravvicinata, calcia su Perin (6,5), poi con Zaccardo (5,5): il difensore ha il facile pallone del pareggio ma dal dischetto l’ex Milan calcia incredibilmente sul fondo. Al 45′ ci prova invece Gakpé (6) al termine di un’azione personale: l’attaccante sfugge via a mezza difesa ospite ma con il sinistro trova la pronta respinta di Belec. Primo che termina con il primo cambio per il Genoa: Gasperini richiama Figueiras per inserire De Maio.
Gara frizzante fin da subito. Il primo tempo scorre piacevole tra un ribaltamento di fronte e l’altro. Il Grifone, complice l’uomo in meno, ci mette tutto il cuore possibile. Fin qui gli uomini di Gasperini hanno ben sopperito all’espulsione di Pavoletti. Segna il gol del vantaggio e corre per due. Provvidenziali un paio di recuperi in extremis. Gomitata scellerata che costringe l’arbitro all’inevitabile espulsione.
Troppo timida la squadra di Castori: con l’uomo in più è necessario osare maggiormente. Uno dei più reattivi. Sfiora il gol nel finale di tempo: sfortunato. La difesa fa acqua da tutte le parti. Lui è uno dei punti deboli della squadra. Buona la collaborazione con l’assistente d’area in occasione del rosso a Pavoletti. (Federico Giuliani)
Genoa
Bravissimo nel primo tempo a salvare su Martinho; nella ripresa viene freddato da Borriello con un diagonale beffardo sul quale poteva fare meglio.
Patisce moltissimo quando il Carpi attacca. Con il passare dei minuti perde sicurezza: va definitivamente in tilt quando entra Borriello. Si perde Zaccardo nel finale.
Difensore tuttofare: attacca e difende con la stessa intensità. Fallisce una ghiotta opportunità nel secondo tempo. Resta comunque il migliore del pacchetto arretrato genoano.
Molto reattivo ma non sempre puntuale nelle chiusure. Bene su Mbakogu, situazione più complicata quando deve fronteggiare il suo ex compagno Borriello.
Ha il merito di segnare il gol del momentaneo vantaggio. Si sacrifica aiutando i difensori con corsi estenuanti. Poco prima della fine del primo tempo viene sostituito da Gasperini il quale pensa bene di inserire un altro difensore vista l’inferiorità numerica del Genoa (dal 43′ DE MAIO 5 – Lascia un buco importante in occasione del pareggio del Carpi. Borriello ha vita facile quando si sposta dalle sue parti; dal 70′ PANDEV 5 – Non pervenuto).
Lotta come può ma non sempre fa le cose giuste. Sfiora il pareggio nel secondo tempo con un gran tiro salvato in angolo da Belec.
Dà tutto quello che può poi, stremato, viene richiamato in panchina (dal 60’NTCHAM 5 – Non fa nemmeno il solletico alla difesa del Carpi).
Il migliore del Genoa per costanza e duttilità. Corre tantissimo e inventa buone giocate. Predica però nel deserto perché non sempre trova l’aiuto dei compagni.
Una buona chance sul finire del primo tempo e poco altro: presenza impalpabile.
Gomitata inspiegabile a Gagliolo che gli costa un evitabilissimo cartellino rosso. Per colpa di questo colpo proibito il Genoa è costretto a giocare l’intera gara in dieci uomini.
Inizia bene poi si perde, complice anche la stanchezza. Termina la gara non al meglio.
Tradito dai suoi contro un avversario più che abbordabile. Prova a sistemare la situazione con qualche cambio ma non riesce a rimediare.
Carpi
Splendida la parata con cui neutralizza il gran tiro di Rincon nel finale. Decisivo ai fini della vittoria finale.
Man of the match. Il suo gol regala al Carpi tre punti pesantissimi. Non disputa un gran match, fallisce una rete facile nel primo tempo ma si riscatta alla grande nel finale.
Abbattuto da Pavoletti in avvio, non demorde e mantiene il controllo della situazione. Riscatta un primo tempo in chiaroscuro con una ripresa ordinata.
L’anello debole della difesa del Carpi. Poco attento in occasione della rete genoana assieme all’intero reparto: non ha modo nel corso del match di rimediare alla svista collettiva.
In difficoltà contro Laxalt. Attacca pochissimo, non sempre difende in modo ordinato.
Altra prova convincente di questo esterno finito nel mirino del Napoli. Corsa e velocità non gli mancano.
Fa legna e muro in mezzo al campo. Recupera buoni palloni ma non chiedetegli di impostare.
Reattivo finché resta in campo: Perin gli nega la gioia del possibile pareggio (dal 55′ DI GAUDIO 6,5 – Imposta alla grande il contropiede dal quale nasce il pareggio di Borriello. Scheggia impazzita che, con la sua rapidità, manda in affanno gli avversari).
Non sempre nel vivo del gioco. Luci e ombre per questo giocatore che avrebbe potuto dare di più.
Prestazione da dimenticare per lui: non riesce ad entrare in partita e viene sostituito giustamente nella ripresa (dal 50’BORRIELLO 7,5 – La vittoria del Carpi è merito suo: un gol, un assist e un atteggiamento da leader di razza).
Continua la sia astinenza dal gol. Corpo estraneo in questo pomeriggio (dal 74’LASAGNA 6 – Entra subito in partita. Decisivo nello sfiancare la difesa genoana nel finale).
Vittoria più che meritata. Premiati i suoi cambi: Borriello e Di Gaudio cambiano il volto del match.
(Federico Giuliani)