Sull’inchiesta doping che coinvolge 26 atleti italiani è intervenuto anche Massimo Magnani, Direttore Tecnico Organizzativo delle squadre nazionali di atletica; in un’intervista concessa a SportMediaset, Magnani ha difeso i “suoi” atleti mettendo la mano sul fuoco per loro. “Non ho sulla loro onestà, di tutti i 26 ragazzi” queste le parole del Direttore, che ha parlato del deferimento degli azzurri come da notizia ufficiale della Federazione. “Il loro passaporto biologico” ha proseguito Magnani “parla chiaro, il profilo Wada è del tutto regolare”. Ovviamente gli è stato chiesto quale sarebbe la reazione se invece dovesse emergere qualcosa di diverso dall’inchiesta: “Significherebbe che non ho capito niente dell’ambiente in cui lavoro” ha affermato Magnani, rafforzando ancor più la sua posizione circa la vicenda.
Possibile terremoto nell’atletica leggera italiana. Sono in corso i deferimenti di 26 atleti azzurri, con richiesta, da parte della Procura Antidoping della Nado-Italia, di due anni di squalifica per eluso controllo e per mancata reperibilità. Tra loro ci sono diversi nomi di spicco dell’atletica leggera del presente e del recente passato (tutti reperibili sul sito Internet ufficiale della Federazione Italiana di Atletica Leggera: clicca qui), quali i campioni di salto triplo Fabrizio Donato e Daniele Greco, il campione del Mondo 2003 di salto con l’asta Giuseppe Gibilisco, l’argento mondiale 2007 del salto in lungo Andrew Howe, il quattro volte campione europeo di cross Andrea Lalli, il campione europeo di maratona in carica Daniele Meucci e la campionessa europea 2010 sempre di maratona Anna Incerti. I provvedimenti sono stati decisi in seguito agli sviluppi dell’indagine “Olimpia” condotta dai Nas-Ros dei carabinieri di Trento, su mandato della procura di Bolzano, e agli accertamenti della stessa Procura Antidoping. Chiesta, invece, l’archiviazione per gli altri 39 dei 65 tesserati Fidal che comparivano nell’indagine. Questi dunque sono i 26 atleti ancora coinvolti nella vicenda: Roberto Bertolini, Migidio Bourifa, Filippo Campioli, Simone Collio, Roberto Donati, Fabrizio Donato, Giovanni Faloci, Matteo Galvan, Giuseppe Gibilisco, Daniele Greco, Andrew Howe, Anna Incerti, Andrea Lalli, Stefano La Rosa, Claudio Licciardello, Daniele Meucci, Christian Obrist, Ruggero Pertile, Jacques Riparelli, Silvia Salis, Fabrizio Schembri, Daniele Secci, Kaddour Slimani, Gianluca Tamberi, Marco Francesco Vistalli e Silvia Weissteiner. Ribadiamo dunque che non sono accusati di doping, ma per avere eluso i controlli, fatto che comunque può portare a squalifiche fino a 2 anni e dunque per molti è a rischio la partecipazione a Rio 2016.