All’Artemio Franchi la Fiorentina supera il Chievo per 2 reti a 0 e mantiene il secondo posto in classifica in coabitazione col Napoli. Nel primo tempo i toscani impongono il proprio gioco grazie al prolungato ed insistito possesso palla insieme ad un pressing alto che consentono ad Ilicic di andare al tiro al 12′ e a Kalinic di mettere in difficoltà l’estremo difensore ospite al 16′. Lo stesso numero nove croato porta in vantaggio i suoi al 20′ su assist di Bernardeschi anche grazie a Bizzarri, reo di essersi fatto passare la sfera in mezzo alle gambe. Al 27′ Ilicic ci riprova su punizione e, al 32′, mette a segno il raddoppio con l’aiuto della deviazione decisiva da parte di Gamberini. Il Chievo riesce poi a cominciare la ripresa con uno spirito diverso rispetto a quanto mostrato nella prima parte di gara finendo tuttavia con lo sprecare malamente tre occasioni con Cacciatore al 49′, Hetemaj al 54′ e Castro al 55′. Da questo momento in poi i ritmi calano e la squadra di Sousa gestisce senza problemi e costringe Bizzarri alla parata su Borja Valero al 78′. Nei 4 minuti di recupero concessi, Gamberini mette i brividi alla difesa di casa al 93′ quando ormai la partita ha ben poco da dire.
Dopo un primo tempo vivace, la ripresa si rivela lenta e priva di sorprese. Conquista i tre punti con un 2 a 0 senza appello in cui ha dominato praticamente dall’inizio alla fine. Dieci minuti di vita ad inizio secondo tempo sono ben poca roba dinnanzi alla seconda della classe. Fischia tutto quello che c’è da fischiare seguendo sempre attentamente l’azione.
Allo stadio Artemio Franchi la Fiorentina ospita il Chievo e, alla fine del primo tempo, i padroni di casa conducono per 2 reti a 0. La formazione di Paulo Sousa tenta di imporsi sugli uomini di Maran sin dall’inizio con la conclusione di Ilicic al 12′ ed il pressing alto di Kalinic. Al 20′ arriva così il vantaggio proprio con l’attaccante croato che, approfittando del filtrante di Bernardeschi, infila il pallone tra le gambe dell’estremo difensore clivense. Alla mezz’ora ci pensa Ilicic a realizzare il raddoppio con un tiro a giro deviato in modo decisivo da Gamberini.
7 Annulla il Chievo senza concedere nulla. Insieme con Kalinic, punge con costanza la difesa avversaria fino a trovare il goal. Troppi errori nel controllo palla lungo la sua corsia.
Riesce a malapena ad abbozzare un’azione completa. Prova ad abbassarsi per ricevere palloni utili finendo solo col conquistare calci di punizione sprecati dai compagni. Nonostante diverse buone parate, si lascia infilare da Kalinic proprio tra le gambe. Gestisce male sul pressing avversario. (Alessandro Rinoldi)
Pomeriggio da spettatore non pagante.
Sorveglia la sua porzione di competenza senza dover intervenire.
S’immola senza paura per murare le conclusioni clivensi.
Si fa sentire imponendo la sua fisicità.
Ispira Kalinic nel primo tempo.
Strappa possessi ed imposta con sapienza.
Fondamentale nel recupero di diversi palloni.
Un po’ nervoso, sbaglia qualche controllo di troppo.
Sempre prezioso con la sua grande tecnica, impegna Bizzarri dalla trequarti poco prima di esser richiamato in panchina.
Cerca di colpire al 12′ e su punizione al 27′ ma trova il goal al 32′ grazie alla deviazione di Gamberini. E’ costretto ad uscire per un colpo alla testa.
Imprendibile per la difesa veneta, sblocca il punteggio e sfiora la doppietta.
Poco vivace rispetto agli standard a cui ci ha abituato.
Chiamato a tenere insieme al centrocampo, entra in partita con difficoltà.
Riscatta l’eliminazione in coppa Italia con una prova di forza fisica e mentale da parte dei suoi giocatori.
Colpevole sul goal di Kalinic, salva il punteggio in un altro paio di occasioni.
Paga la sua natura difensiva quando deve colpire in mezzo ai due centrali avversari.
Sfortunato sulla rete di Ilicic, recupera diverse palle.
Cerca di rattoppare la difesa con alcune chiusure.
Sale poco ed in maniera fallosa.
Manca lo specchio da posizione più che favorevole.
Forse il migliore tra i tre della mediana, Maran preferisce sostituirlo con Rigoni.
Cerca di farsi vedere lottando nel mezzo ed attacca ad inizio secondo tempo.
Non tocca un pallone buono per tutto il periodo della sua permanenza in campo.
Sottotono come tutti i suoi compagni.
Non sfigura certamente nel primo tempo abbassandosi a cercare di far salire la squadra e subendo molti falli ma il mister non lo fa rientrare per la ripresa volendo cambiare qualcosa dal punto di vista tattico.
Si muove bene per poi perdersi lentamente.
Sbaglia parecchio facendo rimpiangere Radovanovic.
Delude le aspettative sotto i fischi impietosi del Franchi per il suo passato bianconero.
Dà una scossa alla squadra durante l’intervallo ma è solo una breve illusione ed i cambi non ravvivano le sorti dei suoi.
(Alessandro Rinoldi)