Verona-Roma finisce 1-1. Purtroppo per Rudi Garcia, scorrendo la partita in cifre della Roma a Verona contro l’Hellas, la sensazione nitida è quella di essere di fronte ad una copia del Barcellona peggiore, ovvero quello che si chiude nel possesso palla fine a sè stesso senza sfruttare i lampi delle sue stelle. Impressionanti infatti i dati statistici: 71 a 29% il possesso palla, 78 a 49% i passaggi riusciti e 22′ a 5′ la supremazia territoriale per i giallorossi. Pochissimi ed “a favore” del Verona invece i falli, seppur in particolare a inizio partita molto pesanti (vedi infortunio di Florenzi), 11 a 8. Invece, arrivando al dunque che nel nostro caso si chiama attacco alla porta lo sbilanciamento generale si assottiglia: 43% per i padroni di casa e 52% per gli ospiti. Che è sembrato anche inferiore, guardando la partita. Il dato che unisce le classifiche generali a quelle individuali è quello dei tiri in porta: degli 8 (su 15 tentativi offensivi) della Roma, addirittura 6 sono a firma Nainggolan. Un mediano, per quanto di qualità. Ma che fa gioco a parte visto che è spesso il primatista in questo senso. Keita con 30 palle recuperate e ben 120 passaggi riusciti (un buon 80% dei quali corti e in orizzontale) è l’altro singolo in evidenza, nel quadro di un match per lui sufficiente ma poco più. L’unico elemento in maglia gialloblu presente, invece, è Hallfredsson, molto indietro ma rintracciabile come migliore dei suoi per palloni rubati e tiri in porta.
Spazio alle interviste del post partita. Rudi Garcia, tenendo duro a fatica, maschera la delusione appellandosi quasi unicamente alla sfortuna: “Il fatto che abbia tenuto De Rossi fuori per rifiatare è catalogabile come normale turnover e Totti per lo stesso motivo e in vista di giovedì è uscito prima del 90. Abbiamo avuto un calo fisico nell’ultimo quarto d’ora, ricordo che abbiamo giocato giovedì ed era previsto e prevedibile. Mi tengo stretto il primo tempo, quando abbiamo giocato bene, anzi molto bene. Tornare negli spogliatoi sull’1-1 in questo modo è davvero frutto della sfortuna. Solo sfortuna? Direi di sì (sorriso amaro)… Sfida alla Juve e dichiarazione sulla vittoria dello Scudetto (di qualche mese fa, ndr)? Penso solo al Feyenoord adesso” Sollevato invece Andrea Mandorlini: “Ringrazio Toni per la dedica nei miei confronti per il pareggio e per la prestazione. Era una partita difficile e tra squadre in difficoltà, nel primo tempo eravamo quasi impauriti poi ci siamo sbloccati e potevamo addirittura vincere. Il presidente ha detto che la rosa è migliore dello scorso anno? Io dico che è competitiva e che noi ci abbiamo messo del nostro per arrivare ad una stagione più complicata. Dobbiamo prenderci le nostre responsabilità. E’ vero però che ci è mancata quell’umiltà della squadra che lotta per la salvezza, illusi dagli obiettivi e dalla traiettoria seguita invece l’anno scorso. Ora pensiamo a recuperare i giocatori ancora fuori o appena rientrati e chiudere bene la stagione”.
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