Dopo aver svelato quello femminile (clicca qui per i dettagli), eccoci al tabellone maschile del torneo BNP Paribas Open, così chiamato per ragioni di sponsor ma che tutti conoscono come Indian Wells. In California parte nella notte tra giovedì e venerdì il primo Master 1000 della stagione; in tutto sono nove. Novak Djokovic fu campione lo scorso anno; dopo aver messo le mani sul quinto Australian Open (e ottavo Slam), il serbo che ha aiutato la sua Serbia a superare il turno di Coppa Davis è ovviamente la testa di serie numero 1 e ovviamente va direttamente al secondo turno, come tutte le 32 teste di serie. E c’è un obiettivo per lui, oltre a quello di mettere le mani sul titolo numero 50, che sarebbe anche il Master 1000 numero 21: superare Rafa Nadal per numero di settimane in vetta al ranking ATP. Lo scorso lunedì Djokovic è entrato nella settimana numero 138, altre tre e aggancerà lo spagnolo al sesto posto della speciale classifica, mentre per andare a prendere John McEnroe dovrebbe rimanere al numero 1 fino a ottobre. Ovviamente può farcela; a contrastarlo non solo Nadal, chiamato al primo grande appuntamento dal flop agli Australian Open (da verificare una tenuta fisica sempre più precaria), ma anche e soprattutto Roger Federer, che intanto ha vinto il primo round stagionale e a Indian Wells cerca un trionfo che gli manca dal 2012. Lui e Djokovic possono scontrarsi solo in finale, mentre con Nadal lo svizzero ha una potenziale semifinale che sarà preceduta dal derby contro Stan Wawrinka, in una potenziale riedizione della semifinale delle Finals, drammatica e che – si è detto – ha anche portato i due ad un litigio piuttosto acceso. Per Djokovic invece i pericoli maggiori risiedono in Marin Cilic (ma il croato ha avuto problemi fisici da quando ha trionfato agli Australian Open) e Andy Murray, che può incrociare in semifinale e che vuole una volta per tutte portarsi lassù dove non è mai stato, al numero 1 del ranking. Per quanto riguarda gli italiani, due sono già al secondo turno: Fabio Fognini, che ha da farsi perdonare la sconfitta bruciante in Coppa Davis, e Andreas Seppi, lui pure negativo in Kazakhstan (ma almeno un singolare l’ha vinto) ma intanto rientrato nei primi 35 al mondo e qui testa di serie per il forfait di Tsonga, Monfils e Goffin. Simone Bolelli gioca invece il primo turno: trova il brasiliano Thomaz Bellucci, lui pure scottato dall’eliminazione del suo Brasile in Coppa Davis (una caduta resa ancor più deludente dal fatto che si trattava dell’eterno derby contro l’Argentina). Al di là dei big e dei nostri tennisti, il torneo di Indian Wells si preannuncia spettacolare anche per tutti quei giocatori che da tempo sognano un grande torneo in bacheca. Basti pensare per esempio a questo: qui in California tra il 2004 e lo scorso anno soltanto Ivan Ljubicic (nel 2010, battendo in finale Roddick) è riuscito a inserirsi nell’albo d’oro tra i nomi di Federer (4 vittorie), Nadal (3) e Djokovic (3). Affare esclusivo per i Big 4? Chissà? Fosse così, quello a doversi rifare maggiormente è Andy Murray, che ha giocato la finale del 2009 e ne è uscito con tre soli game strappati a Nadal.
(Claudio Franceschini)