26 anni dopo, è cambiato davvero tutto. Ma il traguardo è lo stesso e i tifosi se lo augurano potrebbe esserlo anche il finale. Da Maradona a Higuain, il Napoli che si qualifica ai quarti di finale di Europa League ai danni della Dinamo Mosca (3-1 al San Paolo e 0-0 nel return match in terra russa) ha sempre uno stoccatore argentino, di caratteristiche e valore assoluto diverso, ovvio, ma pur sempre un trascinatore a tinta albiceleste. Era da quel lontano 1988/89 che i partenopei non assaporavano un quarto di finale UEFA e a dire il vero l’ostacolo rappresentato dagli uomini di Cherchesov è apparso troppo modesto per spiccare voli pindarici fuori luogo. Ma l’importanza “storica” è innegabile e resta, in attesa di capire se quel percorso che si chiuse con il trionfo contro lo Stoccarda potrà essere imitato in tutto e per tutto. Passando alla cronaca della partita, pochissimi gli strappi e i colpi di scena: tanti i gol sbagliati dagli avanti azzurri, a partire da Maggio e passando per Higuain e Callejon. Incolpevole invece Mertens, tra i migliori e autore della giocata tecnicamente più bella, con la traversa che non premia il suo destro a giro da applausi. E la Dinamo? Poca roba, troppo poca per pretendere un ruolo diverso rispetto a quello dello sparring partner. Fuori dal match Kokorin, vivace ma senza pericolosità Valbuena, non pervenuto Dzsudzsak. Normale amministrazione per la coppia frangiflutti David Lopez-Jorginho, che fanno un figurone. E per il Saggio Benitez, che si porta in valigia un altro risultato, parziale, in una carriera fatta di grandi imprese di Coppa. Anche per questo, i tifosi sognano di tirare indietro il calendario, ancora, a 26 anni fa…
Dinamo Mosca-Napoli termina senza gol e lo 0-0 vuol dire quarti di finale per il Napoli. Partita senza strappi, che poteva essere chiusa molto prima dagli azzurri partenopei ma in generale priva di grossi grattacapi difensivi. Inusuali gli errori di Higuain in avanti, più abituali invece quelli di Callejon, che sembra essersi perso dopo l’avvio di stagione da capocannoniere. Molto bene invece i due mediani Lopez e Jorginho, così come i centrali difensivi di Benitez. A parte tutti i discorsi tecnico-tattici, obiettivo centrato!
Dinamo Mosca-Napoli continua a non smuoversi dallo 0-0 iniziale ma è ancora una volta il Napoli a doversi rammaricare per gli errori offensivi. Stavolta è l’uomo-gol per eccellenza degli ospiti, Gonzalo Higuain, a divorare il pallone dell’1-0, sorprendendo la difesa dei russi ma sprecando poi a porta sguarnita il colpo del vantaggio. Stando così le cose, pur essendo la squadra di Benitez abbastanza tranquilla a livello numerico, basta un gol della Dinamo per accendere il finale.
ripartita con i russi ovviamente più determinati ad uscire dalla propria metà campo ed andare a caccia del gol che riaprirebbe i discorsi-qualificazione, in vista dei quarti. Ma ancora senza grande pericolosità negli ultimi 30 metri. Primo squillo, dopo 45 minuti di sonno profondo, per Kokorin: sul suo destro dall’interno dell’area importante deviazione di Albiol in calcio d’angolo, per evitare problemi al suo portiere.
Dinamo Mosca e Napoli chiudono sullo 0-0 il primo tempo e la qualificazione resta dunque salda tra le mani di Benitez, in virtù del 3-1 dell’andata. Dopo i due squilli iniziali la formazione partenopea si è limitata ad agire in ripartenza, lasciando il gioco per ampi tratti alla Dinamo. Albiol e Britos finora non hanno però corso grandi rischi, anche se i pericoli soprattutto su punizioni e corner sono sempre dietro l’angolo. Stordito da una pallonata al volto nel finale Mertens, con qualche difficoltà di recupero. Il belga è stato tra i migliori in assoluto dei primi 45′ di gioco.
Dinamo Mosca-Napoli resta per ora ferma sullo 0-0 ma è sempre la squadra ospite la più pericolosa, meritevole a questo punto anche del vantaggio. Molto bene in particolare Mertens, che ha trovato una grande giocata ed un destro quasi perfetto, con traiettoria ad impattare la traversa. Ma anche Callejon, un pò più sprecone poco dopo, con un diagonale decentrato ma solitario: anche per lo spagnolo un legno, stavolta il palo, ad infrangere i sogni di realizzazione. Attenzione però alla Dinamo, soprattutto sui calci piazzati. Samba si è visto annullare il possibile 1-0 per un fuorigioco che c’era ma non facilissimo da sanzionare; stesso destino per Kokorin, anche se nel suo caso l’offside era netto.
iniziata nella maniera giusta, come approccio, per i partenopei. Subito buon pressing con i centrali di centrocampo ed una grande occasione capitata sulla testa di Maggio, sugli sviluppi del primo corner della partita. Il capitano di questa sera degli azzurri di Benitez, tutto solo a pochi metri da Gabulov, ha mancato il colpo a freddo in maniera abbastanza colpevole.
Diretta Dinamo Mosca-Napoli: le formazioni ufficiali della partita di Khimki che comincerà alle ore 18:00. La Dinamo Mosca scenderà in campo con un centrocampo a cinque in cui i tre centrali si sganceranno a turno a sostegno dell’unica punta, per il Napoli invece solito modulo con Gabbiadini dietro a Higuain, Callejon a destra e Britos in difesa. DINAMO MOSCA (4-5-1): 30 Gabulov; 25 Kozlov, 4 Samba, 15 Hubocan, 3 Buttner; 9 Kokorin, 6 Vainqueur, 14 Valbuena, 18 Zhirkov, 7 Dzsudzsak; 22 Kuranyi In panchina: 1 Shunin, 5 Douglas, 28 Rotenberg, 81 Danilkin, 8 Yusupov, 11 Ionov, 88 Tashaev Allenatore: Stanislav Cherchesov NAPOLI (4-2-3-1): 45 Andujar; 11 Maggio, 33 Albiol, 5 Albiol, 31 Ghoulam; 8 Jorginho, 19 David Lopez; 7 Callejon, 23 Gabbiadini, 14 Mertens; 9 Higuain In panchina: 1 Rafael Cabral, 4 Henrique, 18 Zuniga, 6 De Guzman, 88 Inler, 17 Hamsik, 91 D.Zapata Allenatore: Rafael Benitez Arbitro: Bas Nijhuis (Olanda)
Nella conferenza stampa prepartita l’allenatore della squadra russa, Stanislav Cherchesov, si è mostrato deciso e concentrato su un unico obiettivo, battere il Napoli per continuare a sperare. Il sito goal.com ha riportato le seguenti dichiarazioni: “Vogliamo vincere col Napoli e sono certo del fatto che abbiamo ancora possibilità di passare il turno. Credo nei miei giocatori e anche il supporto dei nostri tifosi sarà fondamentale. Le motivazioni per far bene sono alte, la squadra non ne ha bisogno di ulteriori. Tutto quello che ci serve è il supporto dei nostri tifosi“. Qualche indicazione anche sulla formazione titolare: “Denisov non giocherà. Ma la nostra squadra è ben preparata a questa difficile sfida. Hubochan? Lui dovrebbe essere fra i titolari, comunque la sua situazione la valuteremo durante la giornata“.
Le statistiche delle due squadre entrando in questa partita ci dicono che il Napoli ha un possesso palla del 54% contro il 51% dei russi, e soprattutto tira molte più volte. Si registrano 154 conclusioni, delle quali 73 nello specchio per un totale di 19 gol; per la Dinamo Mosca sono 118 tiri e 54 che centrano i pali, con un bottino di 13 gol. Il Napoli ha battuto dieci calci dangolo in più (53 contro 43) e i suoi giocatori sono finiti molte meno volte in fuorigioco (14 contro le 26 di quelli della Dinamo Mosca); sono 110 i falli commessi dai partenopei, che hanno ricevuto appena 6 ammonizioni (e nessuna espulsione), per la Dinamo Mosca 144 falli sanzionati che hanno portato a ben 24 ammonizioni e due espulsioni.
Alla conferenza stampa della vigilia ha partecipato anche Christian Maggio, che ha risposto alle domande dei giornalisti assieme al mister. Il terzino classe 1982 ha colto l’occasione per annunciare una decisione ufficiale, non direttamente legata al Napoli: ” una decisione difficile, per me la Nazionale ha rappresentato tanto per sette anni ma ora ho deciso di lasciarla. Nella carriera di ogni calciatore arriva il momento in cui bisogna fare queste scelte: la nazionale è un capitolo chiuso, ho vissuto tante emozioni con la maglia azzurra e ringrazio tutti per le gioie di questi sette anni ma è una scelta che avevo preso da tempo”. Maggio ha accumulato 34 presenze con la casacca azzurra partecipando ai mondiali di Sudafrica 2010, agli Europei 2012 in Polonia ed Ucraina e alla Confederations Cup 2013 in Brasile.
Nella conferenza stampa della vigilia Rafa Benitez non si è mostrato troppo sicuro per il vantaggio di 3-1 accumulato all’andata. Il sito ufficiale uefa.com riporta alcune dichiarazioni dell’allenatore spagnolo: “Il nostro obiettivo è vincere la partita perché è questa la nostra mentalità, quella di vincere ogni partita. Sarei stato più tranquillo se avessimo vinto con un gol di scarto in più, ma la situazione è questa e andiamo avanti così per passare il turno. Sappiamo che sarà una partita dura tatticamente e fisicamente, loro hanno fatto un cammino perfetto in Europa e sono imbattuti in casa. Conosciamo bene tutti i calciatori russi, li abbiamo analizzati e sappiamo il loro valore”. Il Napoli dovrà difendere i due gol di vantaggio ma dalle parole del suo allenatore sembra che proverà anzitutto a realizzarne almeno un altro, per mettere una pietra sopra al discorso qualificazione
Alle ore 18 di oggi pomeriggio lArena Khimki ospita la partita diretta dall’arbitro olandese Bas Nijhuis e valida per il ritorno degli ottavi di finale di Europa League 2014-2015. Nella sfida di andata, giocata settimana scorsa, il Napoli si è imposto per 3-1; andato sotto dopo un minuto per effetto del gol di Kevin Kuranyi, ha saputo rimontare trovando la splendida tripletta di Gonzalo Higuain. Questo significa che adesso ha un vantaggio non da poco: può infatti permettersi anche di perdere, a patto che lo faccia rimanendo sul gol di scarto. Possono anche essere due, ma quelli realizzati dovranno essere almeno due così daq superare quello segnato al San Paolo dalla Dinamo Mosca; ovviamente con vittoria o pareggio si passa il turno. La qualificazione ai quarti sarebbe il miglior risultato del Napoli in Europa League: un anno fa lavventura si era fermata agli ottavi di finale, peggio ancora due stagioni prima quando il Viktoria Plzen aveva fatto fuori i partenopei ai sedicesimi. Un Napoli che però in Russia ha tradizione sfavorevole: ha giocato due volte a Mosca e ne è uscito con un pareggio e una sconfitta (per 4-1 contro la Torpedo), lo 0-0 rimediato in casa dello Spartak non era stato sufficiente a superare il turno di Coppa dei Campioni, leliminazione era arrivata ai calci di rigore. La Dinamo Mosca invece ha ospitato due volte le squadre italiane e allo stesso modo ha ottenuto un pareggio (nel 1992 contro il Torino) e una sconfitta (contro la Roma, nel 1996); nel primo caso è riuscita a qualificarsi, era il secondo turo di Coppa UEFA. Non ci sono doppi ex in questa sfida; Igor Shalimov è lunico russo ad aver mai vestito la maglia del Napoli (dobbiamo tornare agli anni Novanta) mentre per quanto riguarda gli italiani in Russia ci sono ovviamente Luciano Spalletti – che ha reso grande in patria lo Zenit San Pietroburgo – e Domenico Criscito, così come Salvatore Bocchetti che è rientrato in Italia dopo aver giocato con le maglie di Rubin Kazan e Spartak Mosca. Per il Napoli non è certamente un momento positivo: si è passati dalleuforia per un secondo posto in campionato assolutamente alla portata al perdere il terzo. La sconfitta rimediata sul campo del Verona è stata la terza esterna consecutiva in Serie A; dopo essere caduti a Palermo e Torino i partenopei ancora una volta non sono riusciti a dare continuità alle loro prestazioni, e così adesso devono stare addirittura attenti a non scivolare ancora più in basso, con il serio rischio di uscire anche dalle prime cinque posizioni. In Europa League al momento tutto bene, come dimostra la vittoria di una settimana fa; e unancora di salvezza è rappresentata dalla Coppa Italia, con il risultato della semifinale di andata che è favorevole e che potrebbe portare alla terza finale negli ultimi quattro anni. La Dinamo Mosca ha perso al San Paolo la prima partita in questa edizione di Europa League; veniva da un girone dominato con sei vittorie in sei partite e poi era riuscita a eliminare lAnderlecht che arrivava dalla Champions League. Dopo sette vittorie e un pareggio la serie si è interrotta; la Dinamo ha evidenziato i suoi limiti, mostrandosi inferiore al Napoli e facendosi rimontare il gol che dopo un minuto avrebbe potuto indirizzare la partita. Adesso è dura per la squadra di Cherchesov, pur se la rete di Kuranyi mantiene più di una porta aperta. A noi non resta dunque che metterci comodi, dare la parola al campo e stare a vedere come andrà a finire questa partita dellArena Khimki, con la speranza che il Napoli riesca finalmente a invertire la tendenza esterna prendendosi la qualificazione. La parola passa al campo: la diretta di Dinamo Mosca-Napoli, valida per il ritorno degli ottavi di finale di Europa League 2014-2015, sta per cominciare
La diretta di Dinamo Mosca-Napoli sarà trasmessa dai canali del digitale terrestre, in particolare Premium Calcio 1 (numero 371) e Premium Calcio HD 2 (numero 382); tutti gli abbonati avranno a disposizione la diretta streaming grazie allapplicazione Premium Play, che è gratuita. Sul secondo flusso audio sarà disponibile la telecronaca tifosa di parte napoletana, affidata alla voce di Raffaele Auriemma. Ovviamente potrete seguire questa partita anche attraverso i canali ufficiali presenti sui social network; ci sono quelli dellEuropa League e cioè facebook.com/uefaeuropaleague e su Twitter @EuropaLeague, poi quelli delle due squadre in campo oggi. Per la Dinamo Mosca abbiamo i profili facebook.com/fcdm.official e @FCDM_official, per il Napoli abbiamo invece gli indirizzi facebook.com/SSCNapoli e @sscnapoli.
LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE
Il tabellino
Dinamo Mosca (4-4-2): Gabulov, Buttner (dall’85’ Ionov), Samba, Hubocan, Kozlov, Vainqueur, Dzsudzsak, Valbuena, Zirkov, Kokorin, Kuranyi. All.Cherchesov.
Napoli (4-2-3-1): Andujar, Maggio, Albiol, Britos, Ghoulam, Jorginho, David Lopez, Mertens (dal 64′ De Guzman), Callejon, Gabbiadini (dal 71′ Hamsik), Higuain (dall’81’ Zuniga). All.Benitez.
Arbitro: Bas Nijhuis
Ammoniti: Vainqueur (D) e Maggio (N)