Al Bentegodi l’Inter impatta l’Hellas Verona per 3 a 0 e ritrova un successo che mancava addirittura da febbraio. I Nerazzurri passano subito in vantaggio all’11’ quando Tachtsidis s’incarta e va a terra sul dribbling di D’Ambrosio che apre per Palacio a destra, preciso nel trovare di prima l’inserimento vincente di Icardi. I Gialloblu protestano a torto e subiscono lo sterile possesso palla avversario per il resto della frazione di gioco, con Brozovic a sfiorare clamorosamente il bersaglio al 36′. Ad inizio ripresa tuttavia, con un contropiede perfetto iniziato da Guarin, Hernanes avanza palla al piede per il campo, allarga per Icardi a sinistra che non ci pensa due volte e restituisce il favore a Palacio per il 2 a 0 al 48′. La squadra di Mandorlini non riesce proprio ad organizzare le proprie ripartenze ed in più deve fare i conti con Handanovic, capace di superarsi al 62′ con una doppia parata su Moras e Obbadi. Prima di essere richiamato in panchina, Palacio colpisce il palo al 72′ come un fulmine a ciel sereno, cosa che sembra ravvivare l’Hellas fino al rigore concesso da Tagliavento per fallo di Vidic sul neo entrato Greco: Toni va sul dischetto ed esce sconfitto dal duello con Handanovic, specialista con 4 rigori su 5 parati in stagione. Nei minuti di recupero arriva anche il colpo di grazia per gli Scaligeri con Moras ad infilare il suo portiere al 92′ sull’ennesimo cross di D’Ambrosio.
Gara divertente con due goal, un autorete, un palo e un rigore parato, tanti ribaltamenti di fronte e un andamento decisamente imprevedibile.
Dimostra poca fiducia nei propri mezzi e patisce la bravura tecnica dei palleggiatori interisti.
Gioca con buona scioltezza con qualche carenza nella costruzione dell’ultimo passaggio. Prestazione che rialza comunque leggermente il morale in vista del derby di settimana prossima, orfano degli squalificati Guarin e Brozovic.
Rigore inesistente e poca chiarezza per quanto riguarda la comunicazione con entrambe le squadre.
Primo tempo: Dopo i primi 45 minuti di gioco, al Bentegodi l’Inter si trova in vantaggio per 1 a 0 sul Verona tra le proteste dei padroni di casa. Gli ospiti infatti passano avanti già all’11’ quando D’Ambrosio mette a sedere in dribbling Tachtsidis, incartatosi e infortunatosi leggermente proprio in quel momento, serve il libero Palacio e l’argentino non ci pensa due volte a mettere in mezzo per l’inserimento vincente di Icardi. I Nerazzurri continuano a far gioco e gestiscono il possesso palla ma mancano di cattiveria sotto porta mentre i Gialloblu faticano a ripartire e a creare, affidandosi a cross non sempre felici.
VOTO VERONA (PRIMO TEMPO): 5 Si fa sorprendere ingenuamente sul goal interista e non riesce ad esprimere la propria filosofia.
MIGLIORE VERONA (PRIMO TEMPO): LUCA TONI 6 Smista palloni per far ripartire la squadra che si affida a lui per colpire in avanti.
PEGGIORE VERONA (PRIMO TEMPO): PANAGIOTIS TACHTSIDIS 5 Incespica malamente in marcatura su D’Ambrosio, spianando la strada al vantaggio avversario. Poco dopo inoltre sembra completamente ripreso ma non aiuta il centrocampo.
VOTO INTER (PRIMO TEMPO): 6 Buon lavoro nel palleggio prolungato anche se bisogna fare di più per chiudere la partita e stare attenti ad errori di concentrazione.
MIGLIORE INTER (PRIMO TEMPO): RODRIGO PALACIO 6,5 Regala l’assist per l’1 a 0 e sfiora il secondo per il tiro impreciso di Brozovic. Grandi movimenti e vero uomo squadra.
PEGGIORE INTER (PRIMO TEMPO): FREDY GUARIN 5 Non si vede per quasi tutto il primo tempo ed in più rimedia una stupida ammonizione che gli farà saltare il derby. (Ale. Rino.)
Quasi completamente inoperoso vista la grande percentuale di realizzazione degli interisti rispetto ai tiri nello specchio. Lascia virtualmente il campo col passare dei minuti.Brutta organizzazione difensiva la sua, votata soprattutto ad interventi più che irruenti. Dopo essersi lasciato sfuggire entrambi i cross bassi che portano alle prime due reti, infila lui stesso Rafael al 92′ cercando di anticipare Guarin.Parte bene per poi perdersi man mano che i minuti passano.Prova a colpire in un paio di occasioni senza lasciare altra traccia. Il primo goal è praticamente colpa sua e non si può dire che per il resto della gara sia riuscito a rimediare.Vive una serata no come gran parte della squadra ed è il primo ad uscire per problemi fisici.Tantissimi scatti a vuoi che avrebbero meritato una gestione migliore.
TONI 5,5 Dura combattere con qualcuno della sua taglia come Vidic e Ranocchia con i compagni che lo riforniscono poco. Peccato anche per il rigore ma Handanovic non riesce proprio a batterlo. Aleggia per il campo come un fantasma con qualche spunto tardivo nel secondo tempo.Da la scossa con la sua vivacità, conquistando il rigore dopo pochi istanti dal suo ingresso. Quindici minuti in cui non tocca un pallone degno di nota.Prende il posto di Obbadi senza combinare nulla.
All. MANDORLINI 5 Il vero grande ex della partita patisce l’Inter preferendo aspettare più che aggredire e la strategia non paga.
Il solito portiere di livello mondiale: una doppia super parata al 62′ e il quarto (su 5) rigore parato in stagione.Percorre la fascia con insistenza regalando cross in continuazione dalla destra, l’ultimo dei quali vale l’auto-rete di Moras.Si occupa di Toni seguendolo fino sulla linea di centrocampo, rendendogli la vita difficile.Buona partita senza sbavature. Questa sera mette in mostra tutte le sue difficoltà nel ruolo di terzino sinistro, in particolare non apportando alcuna spinta.Un po’ in ombra, prova a tener viva la manovra con la sua fisicità ed un’intensità a corrente alterna.Sbaglia qualcosa nella seconda parte del primo tempo anche se il suo apporto nel mezzo per distruggere gioco è fondamentale. Inoltre, vince curiosamente un paio di duelli aerei con Toni.Più brillante nella prima parte, completa il settore centrale.Gioca una delle sue migliori partite da quando è all’Inter, saltando l’uomo e proponendosi a più riprese.Grandissima prestazione: offre l’assist per aprire le marcature e raddoppia ad inizio ripresa con una rete spezza-morale per gli avversari. Gioca a tutto campo, sia da regista offensivo che da difensore in raddoppio nei pressi della propria bandierina. Implacabile sotto porta, decide di ricambiare il compagno fornendogli a sua volta l’assist per il due a zero. Forse tocca il pallone due volte in tutta la partita, ma fossero così tutti gli attaccanti… Inseriti all’80’ i primi due, all’88’ il terzo, entrano in campo a giochi ormai fatti, col Verona in difficoltà a creare e quindi è facile il compito di rattoppare la squadra fino al fischio finale.
All. MANCINI 7,5 Il cambio all’ultimo di Guarin per Shaqiri con Hernanes trequartista è stato importante per generare la situazione tattica favorevole. Bravo a tenere in campo anche chi aveva deluso nei primi minuti.
(Alessandro Rinoldi)