Fiorentina-Verona si è conclusa con la vittoria per 0-1 per gli ospiti, bravi a trovare il vantaggio allo scadere, finalizzando un contropiede. Fiorentina poco brillante e sprecona, decisivo l’errore di Diamanti dal dischetto. Nel primo tempo supremazia viola, con tiri pericolosi dalla distanza di Lazzari e Aquilani e una grande occasione capitata a Gilardino, che al 29′ incrocia di testa ma viene fermato da una strepitosa parata di Rafael. Nella ripresa la Fiorentina continua a pressare ma i cambi ordinati da Montella non incidono sul risultato: Babacar esce per infortunio dopo pochi minuti, Salah stoppa bene palla e colpisce a colpo sicuro ma Moras mette in angolo. L’occasione più ghiotta capita sui piedi di Diamanti, che fallisce un calcio di rigore provocato da un’ingenuità di Jankovic, che lascia una palla vagante in area in ripiegamento difensivo su cui Rafael è costretto al fallo. Il portiere si riscatta prontamente, respingendo il rigore battuto dal trequartista di Prato e il Verona, da quel momento in poi, comincia a giocare soprattutto in contropiede. Dopo alcune ripartenze fallite, a tempo scaduto arriva il gol di Obbadi, che sfrutta un errore di Neto che non riesce a trattenere un tiro di Lazaros.
Squadra poco concentrata e al tempo stesso sfortunata, sbaglia molto ma non convince, soprattutto a centrocampo. Sul risultato finale pesano le assenze di molti titolari, in vista dell’importante match di Europa League. Attento in difesa, fortunato in molte occasioni cruciali, il Verona coglie una grande vittoria al Franchi mostrando tutta la sua pericolosità in contropiede. Il rigore appare netto, abbastanza severo nella distribuzione dei cartellini gialli, forse avrebbe potuto lasciare correre qualche contrasto ma nell’insieme non demerita
Il primo tempo di Fiorentina-Verona si è concluso con il punteggio di 0-0. Viola alla ricerca di punti per inseguire il sogno europeo, Verona virtualmente salvo con l’obiettivo di totalizzare più punti possibili e uscire dal momento negativo. Poche emozioni al Franchi, da segnalare due pericolosi tiri dalla distanza scoccati da Diamanti e Lazzari e un colpo di testa di Gilardino, servito da Diamanti, su cui Rafael ha compiuto una gran parata. Ampio turnover da parte di Montella, in vista dell’importante match di Europa League contro la Dinamo Kiev. Il tecnico campano conferma il 4-3-3 con Neto (voto 6) in porta; in difesa, da destra a sinistra, Rosi (voto 6), Tomovic (voto 6), Basanta (voto 5,5) e Pasqual (voto 6); a centrocampo Montella sceglie Aquilani (voto 5,5), Badelj (voto 5,5) e Lazzari (voto 6) e gli attaccanti esterni Ilicic (voto 5) e Diamanti (voto 6) alle spalle dell’unica punta Gilardino (voto 6). Mandorlini replica con il consueto 4-3-3, schierando Rafael in porta (voto 6,5), in difesa, da destra a sinistra, Pisano (voto 6), Marquez (voto 5,5), Moras (voto 6) e Agostini (voto 6). A centrocampo Mandorlini sceglie Sala (voto 5,5), Tachtsidis (voto 5,5) e Greco (voto 5,5), in attacco gli attaccanti esterni Gomez (voto 6) e Jankovic (voto 6) alle spalle dell’unica punta Toni (voto 5,5).
Montella ha optato per molte seconde linee e la squadra, pur attaccando, non è apparsa particolarmente brillante, soprattutto a centrocampo. Sfiora il gol con un gran tiro dalla distanza, è uno dei più lucidi a centrocampo, pur commettendo alcuni errori. Tenta più volte la giocata ad effetto ma i suoi tiri finiscono lontanissimi dalla porta. Dimostra ancora una volta di essere in grado di giocare solo di sinistro e viene limitato dai difensori veneti La squadra di Mandorlini si difende con ordine, concede poco e riesce a partire un paio di volte in contropiede. Messo in discussione per buona parte del campionato, l’estremo difensore brasiliano si è dimostrato un portiere affidabile e ha compiuto una gran parata su Gilardino. Non riesce a contrastare al meglio Gilardino, riesce a limitare i danni grazie all’aiuto di Moras. (Vincenzo Partucci)
Poco impegnato, mostra sicurezza nelle palle alte ma commette un errore che costa la vittoria, goffo nella parata sul tiro di Lazaros che propizia il gol veneto; ROSI 6 Spinge con continuità, si mostra propositivo ma non riesce ad essere incisivo;
Bene sulle palle alte, sbroglia alcune situazioni complicate, sicuramente non è l’anello debole della difesa viola;
Alcuni errori in fase di disimpegno, soffre l’atleticità di Toni e non riesce a guidare il reparto, pur non commettendo errori decisivi;
Stesse valutazioni fatte per Rosi, spinge sulla fascia ma non riesce ad incidere;
Regia tutt’altro che illuminata, commette anche alcuni errori nel palleggio che potevano costare caro, meno brillante rispetto alle ultime uscite;
Si inserisce frequentemente ma non riesce mai a trovare il guizzo decisivo, tenta il gol dalla lunga distanza ma la mira è imprecisa;
Buon primo tempo, cala vistosamente nella ripresa, pagando la lunga inattività, Montella lo sostituisce a 15 minuti dal termine;
In giornata negativa, tenta alcune giocate ma mostra grande imprecisione nel tiro;
Rigore sbagliato a parte non demerita, spesso nel vivo del gioco si rende pericoloso con il suo sinistro ad effetto. Il suo errore dagli 11 metri probabilmente ha deciso il risultato finale;
Nelle poche occasioni in cui viene servita riesce a fornire buone sponde, nel primo tempo sfiora il gol di testa ma Rafael, in serata di grazia, gli nega la gioia;
Entra nella ripresa, sfiora il gol con una gran giocata ma per il resto sembra meno brillante rispetto alle ultime uscite.
Turn over giustificato, la vittoria in Europa League permetterebbe ai viola di qualificarsi in Champions e attualmente resta l’obiettivo stagionale più importante, giusto lasciare in panchina gli uomini più importanti.
Compie una gran parata su Gilardino nel primo tempo, para un rigore a Diamanti nel secondo, la vittoria del Verona passa soprattutto dalle sue mani;
Non soffre Pasqual in fase difensiva, in alcune occasioni riesce a proporsi in maniera pericolosa in avanti, partecipa all’azione che ha deciso la partita nel finale;
Nessun errore in fase di impostazione, meno sicuro nella marcatura su Gilardino che spesso lo mette in difficoltà;
Puntuale nelle chiusure, raddoppia spesso in marcatura su Gilardino e da sicurezza all’intero reparto
Sicuro nella fase difensiva, non riesce mai a proporsi sulla fascia sinistra ma non è certo un terzino fluidificante;
Grande quantità in mezzo al campo, sale in cattedra nel secondo tempo quando riesce a partecipare anche alle azioni offensive;
Il regista della squadra è costretto soprattutto ad interdire, non eccelle in nessuna delle due fasi ma al tempo stesso non demerita, viene sostituito da Obbadi;
L’autore del gol vittoria partecipa a tutte le azioni di contropiede della squadra veneta, prima del gol compromette un’azione pericolosa con un errore di misura, servendo male Toni al centro dell’area;
Poco incisivo sui calci piazzati, contribuisce nella fase di interdizione;
Pericoloso in fase offensiva, aiuta Pisano in difesa ma il suo errore poteva costare carissimo;
Partita simile a quella di Jankovic ma a differenza del suo collega della fascia opposta riesce a rendersi utile in fase difensiva;
Da solo mette in difficoltà una difesa intera, fa salire la squadra con le sue sponde ma si mostra meno incisivo del solito sotto porta.
Entra a pochi minuti dal termine, partecipa all’azione del gol e in altre ripartenze venete.
Schiera una squadra equilibrata e al tempo stesso grintosa, non era semplice motivare a dovere un gruppo che ha già ottenuto virtualmente la salvezza.
(Vincenzo Partucci)