Vittoria di Alejandro Valverde per il secondo anno consecutivo in cima al Muro di Huy: lo spagnolo della Movistar ha dato una grande dimostrazione di forza, regalando tra l’altro alla Spagna il quarto successo consecutivo nella seconda classica del Trittico delle Ardenne nonché terzo successo personale perché prima della doppietta 2014-2015 c’era stato il successo nel 2006. Secondo il francese Julian Alaphilippe (Etixx Quickstep), terzo lo svizzero Michael Albasini (Orica GreenEdge). Le fasi finali sono state caratterizzate prima dall’attacco di Giovanni Visconti e Luis Leon Sanchez, poi purtroppo da una brutta caduta che ha fatto molte vittime tra cui la più illustre è stata Chris Froome, poi ancora dal bell’attacco di Vincenzo Nibali sulla nuova Côte de Cherave, segnale importante in vista della Liegi-Bastogne-Liegi di domenica che è il grande obiettivo dello Squalo. Ma tutto si è risolto anche quest’anno sulle rampre oltre il 20% del Muro di Huy: tutti marcavano proprio Valverde, che giustamente era considerato il favorito numero 1, ma su una rampa così impegnativa è emerso il più forte, che è stato proprio Valverde. Nulla da fare anche per la Katusha, che prima ha fatto muovere Giampaolo Caruso e poi ci ha provato con i suoi due spagnoli di punta, ma Joaquim Rodriguez e Dani Moreno si devono accontentare rispettivamente del quarto e del quionto posto.
1. A. Valverde (Movistar); 2. J. Alaphilippe (Etixx Quickstep); 3. M. Albasini (Orica); 4. J. Rodriguez (Katusha); 5. D. Moreno (Katusha).
Novità live dal percorso della classica: siamo a soli 25 km dall’arrivo, il Muro di Huy è sempre più vicino e la fuga si è di fatto esaurita. In questo momento i fuggitivi hanno ancora circa mezzo minuto di vantaggio sul gruppo, ma è chiaro che questo significa che per loro non ci sono più speranze. Fra poco si muoveranno i grandi favoriti, che oltre al Muro dovranno affrontare anche la novità Côte de Cherave pochi chilometri prima dell’arrivo. Mischierà le carte in tavola?
Novità live dal percorso della classica: sono già stati percorsi oltre 150 km di questa edizione della Freccia Vallone, in fuga sono rimasti solamente cinque uomini. Hanno infatti ceduto i due olandesi Mike Theunissen e Reinier Honig, restano davanti l’italiano Daniele Ratto, i belgi Thomas De Gendt, Pieter Vanspeybrouck e Jerome Baugnies e il francese Brice Feillu. Il gioco inizia a farsi duro e anche per i fuggitivi superstiti il vantaggio è ora solo di quattro minuti. I big cominciano a fare sul serio…
Poche novità live dal percorso della classica: sono già stati percorsi oltre 110 km di questa edizione della Freccia Vallone e i protagonisti sono sempre i sette uomini della fuga. Ricordiamo i loro nomi: l’italiano Daniele Ratto, i belgi Thomas De Gendt, Pieter Vanspeybrouck e Jerome Baugnies, il francese Brice Feillu e gli olandesi Reinier Honig e Mike Teunissen. Per ora il gruppo lascia fare, ma comincia a tenere d’occhio il distacco, che infatti è sceso sotto i sei minuti e mezzo. Possono sembrare tanti, ma a circa 95 km dall’arrivo sul Muro di Huy le speranze degli attaccanti sono in realtà decisamente poche.
Prime notizie che arrivano dal percorso della classica: sono già stati percorsi quasi 80 km di questa edizione della Freccia Vallone ed è in corso una fuga di sette uomini fra cui l’italiano Daniele Ratto. Insieme a lui, ecco i belgi Thomas De Gendt, Pieter Vanspeybrouck e Jerome Baugnies, il francese Brice Feillu e gli olandesi Reinier Honig e Mike Teunissen. Per ora il gruppo lascia fare, tanto che i fuggitivi hanno accumulato oltre sette minuti di vantaggio, ma manca ancora davvero tanta strada per raggiungere (per la terza volta) il mitico Muro di Huy…
Oggi si disputa la classica caratterizzata dal Muro di Huy, una salita “sacra” per il ciclismo, ma non solo. In effetti l’ascesa su cui si conclude la Freccia Vallone (di cui potete trovare sotto le caratteristiche tecniche) è pure una salita sacra nel vero senso della parola: è infatti nota anche come ‘Chemin des Chapelles‘, cioè Cammino delle Cappelle in francese a causa delle sette Cappelle che costeggiano l’ascesa e che costituiscono la parte finale del tradizionale pellegrinaggio da Notre Dame de la Sarthe, pratica religiosa molto diffusa da secoli in questa zona della Vallonia. Oggi però il Muro di Huy è noto nel mondo grazie alla Freccia Vallone: chi lo domerà quest’anno?
Oggi mercoledì 22 aprile nuovo atto delle classiche del Nord di ciclismo. Siamo al secondo atto del cosiddetto Trittico delle Ardenne, nella settimana che vede grande protagonista la Vallonia, cioè la regione francofona del Belgio. Oggi l’attesa è tutta per l’arrivo sul leggendario Muro di Huy, simbolo della corsa.
La Freccia Vallone è una grande classica: nata nel 1936, il suo albo d’oro comprende quasi tutti i nomi più importanti della storia del ciclismo, con tanto onore anche per gli italiani che l’hanno vinta ben 18 vole, compresi successi di Fausto Coppi, Francesco Moser e Beppe Saronni, ma soprattutto le triplette di Moreno Argentin e Davide Rebellin (che è ancora in corsa), che sono in testa alla classifica dei corridori più vincenti alla Freccia con i belgi Marcel Kint ed Eddy Merckx. Un successo anche per un’altra leggenda belga, Roger De Vlaeminck, che ci ha presentato in esclusiva questa corsa (clicca qui per l’intervista). Parlando di Italia e Belgio, noi all’Amstel Gold Race abbiamo già visto bene Vincenzo Nibali, che però punta soprattutto alla Liegi-Bastogne-Liegi di domenica, mentre i padroni di casa si affideranno soprattutto a Philippe Gilbert, già vincitore qui nel 2011.
Sotto i riflettori però ci sono soprattutto gli spagnoli, che vincono da tre anni consecutivi: Joaquin Rodriguez nel 2012, Dani Moreno nel 2013 e Alejandro Valverde nel 2014. Attenzione dunque agli iberici, ma anche a chi andò sul podio con Valverde un anno fa, cioè l’irlandese Daniel Martin (che in carriera ha vinto una Liegi e un Lombardia) e il polacco Michal Kwiatkowski. Inutile dire che il campione del Mondo è ancora in grande forma: lo ha dimostrato con la vittoria di domenica all’Amstel.
Il percorso prevede 205,5 km dalla partenza di Waremme (novità di quest’anno al posto della tradizionale Bastogne) fino all’arrivo che naturalmente è posto in cima al Muro di Huy. Le salite da affrontare sono 11, le tradizionali côte di questa regione del Belgio. Il Muro di Huy sarà da affrontare ben tre volte: la prima al km 118, la seconda al km 176,5 e la terza naturalmente all’arrivo. Ricordiamo allora le caratteristiche di questa salita: 1300 metri di lunghezza, pendenza media del 9,6%. Non poco, soprattutto perché il tratto più duro è proprio l’ultimo, soprattutto il celebre tornante dove la pendenza tocca il 22%: chi passerà per primo sarà quasi inevitabilmente il vincitore della Freccia Vallone. Attenzione però, perché l’andamento della corsa potrebbe essere diverso rispetto alle edizioni più recenti: infatti quest’anno è stata introdotta la Côte de Cherave: 1300 metri con pendenza dell’8,1% e soprattutto vicinissima all’arrivo, dal momento che lo scollinamento sarà a -5,5 km dalla linea del traguardo. Insomma, non è detto che tutto si decida soltanto sull’ascesa finale: almeno in parte la selezione si farà già prima.
Per seguire la Freccia Vallone 2015 ci sarà una lunga diretta tv, che avrà inizio già alle ore 13.40 su Rai Sport 1 (canale 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky) per seguire la corsa praticamente per intero: telecronaca di Francesco Pancani e commento tecnico di Silvio Martinello. Dopo l’arrivo premiazioni, interviste e commenti: il collegamento infatti durerà fino alle ore 17.30. Diretta molto lunga, disponibile a partire dalle ore 14.15 anche su Eurosport, il canale tematico visibile sia agli abbonati Sky sia sul digitale terrestre di Mediaset Premium. Per chi invece non potesse mettersi davanti a un televisore oggi pomeriggio, ricordiamo anche la possibilità di seguire la Freccia Vallone in diretta streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.rai.tv) oppure – per gli abbonati – tramite i servizi offerti da Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine i social network, dove segnaliamo in particolare la pagina Facebook ufficiale Flèche Wallonne e il profilo Twitter ufficiale @flechewallonne. E adesso, che lo spettacolo cominci: la parola va alla strada. (Mauro Mantegazza)