Ennesima sorpresa allo Zurich Classic, con la vittoria finale del golfista Justin Rose. L’ultima giornata del torneo svizzero si è rivelata emozionante dall’inizio alla fine. Nessuno infatti si aspettava che, al termine della quarta giornata, a trionfare fosse un golfista che nel corso dei turni precedenti si era comportato in maniera quasi anonima. Il suo nome corrisponde a quello di Justin Rose, che entra dunque nella scuderia dei grandi golfisti che sono riusciti a portarsi a casa una vittoria prestigiosa come appunto quella del torneo dello Zurich Classic. Classico come Rose, che riesce a recuperare i diversi punti di svantaggio che lo separavano dal primo in classifica, Boo Weekly, che sicuramente ha adottato una strategia che non gli è stata affatto amica. Troppo relax da parte di Weekly, che probabilmente pensava di avere la vittoria già in tasca, finendo col rimanere con un palmo di naso, vedendosi superare da Rose proprio nelle ultime buche. Un torneo incredibilmente emozionante dunque: Rose nell’ultima giornata si è trovato in una condizione esaltante, che gli ha permesso di poter finalmente dimostrare il suo valore. Weekly invece ha giocato in maniera semplice, commettendo qualche errore di troppo, che alla fine gli è stato fatale: pochi birdie ed un punteggio che ha subito pochissime variazioni, ha permesso al golfista inglese di poter recuperare, buca dopo buca, almeno uno o due punti di distacco. Rose ha continuato a dominare, fino al sorpasso, avvenuto verso la fine della gara: Weekly ha cercato di portare a casa la vittoria, rimettendosi in carreggiata, ma purtroppo non è servito a nulla; preso dalla foga sportiva, Rose ha continuato ad effettuare ottimi swing, ed a prendere un distacco incredibile sui suoi inseguitori, che si sono visti dunque con le gambe spezzate. Tra Rose e Weekly si inserisce quasi silenziosamente il golfista Tringale, l’unico che è stato veramente in grado di rappresentare una minaccia concreta per Rose, malgrado poi si sia dovuto arrendere. Jason Day, Erick Compton e Swafford sono altri tre nomi che purtroppo hanno deluso le aspettative: nelle giornate precedenti sono riusciti ad essere protagonisti assoluti del torneo, per poi perdere diverse posizioni in favore dei loro inseguitori. Prosegue infine anche la parabola discendente di Hoffmann, che ormai sembra pronto al declino totale.