Pagelle Roma-Napoli, i voti della partita della ventinovesima giornata di Serie A: i protagonisti, i migliori e i peggiori all'Olimpico. Tutti i giudizi per il Fantacalcio
Nell’anticipo di Pasqua la Roma trova un’importante vittoria battendo all’Olimpico il Napoli per 1 a 0. La squadra di casa inizia bene la partita costruendo un possesso palla prolungato ad imporre il proprio ritmo e gli ospiti patiscono questo atteggiamento, faticando a costruire la ripartenza. I Giallorossi mettono in guardia gli avversari al 20′ quando la punizione di Pjanic attraversa tutta l’area di rigore a sfiorare il palo di Andujar e, cinque minuti più tardi, proprio il bosniaco trova la rete della vittoria al 25′: Pjanic fa scattare Iturbe che, attraendo su di se ben 4 avversari, serve lo smarcato Florenzi a destra, pronto al cross basso a centro area per la finalizzazione del numero 15 ed è 1 a 0. La reazione della squadra di Benitez si fa sentire con il tentativo di De Guzman al 39′, fermato forse con la mano dal difensore di casa, e con la giocata fuori misura di Higuain. Nella ripresa, i numeri di Mertens e i tiri di Gabbiadini al 67′ e al 78′ non sono precisi e De Sanctis salva la propria rete, bloccando anche l’ultima giocata del Napoli al 94′, dopo che Ibarbo aveva provato a colpire senza fortuna all’88’.
Match mai banale con le due squadre che si allungano in diversi tratti della partita lasciando spazio a poche ma buone giocate d’impatto. Una volta in vantaggio, contiene l’avversario imponendo la propria idea di gioco accontentandosi di un solo goal come Garci aveva preannunciato alla vigilia. Tanti e troppi errori sia tecnici che nell’intesa tra i singoli. La prova evidente è la rete di Pjanic, facilmente evitabile. Prende molte decisioni dubbie, come per esempio nella possibile mancata ammonizione di De Rossi o il tocco di mano sul tiro di De Guzman. Condivide sicuramente il voto con i suoi assistenti, colpevoli di un paio di chiamate più che sospette, ed il quarto uomo, non da meno nel non perdere occasione per far innervosire i giocatori.
Primo tempo: Nell’anticipo delle 12.30 la Roma si trova in vantaggio per 1 a 0 sul Napoli dopo la prima frazione di gioco. I Giallorossi impostano da subito il proprio ritmo alla partita attraverso un possesso palla prolungato e finalizzato alla giocata in profondità per gli esterni o per Iturbe, oggi in posizione centrale. Gli ospiti invece faticano a costruire con i due mediani, poco presenti nella manovra, e al 25′ la squadra paga una disattenzione difensiva quando Iturbe, attraendo su di se 4 giocatori partenopei, apre per Florenzi a destra che di prima serve nel mezzo il liberissimo Pjanic per portare in vantaggio i suoi con un tiro basso e potente. La reazione dell’undici di Benitez non manca, anche se i giocatori azzurri commettono troppi errori tecnici e nell’ultimo passaggio. Gioca bene e senza fretta per colpire al momento giusto grazie ad una bell’azione corale. Mette in mostra tutta la sua voglia di fare lottando su ogni pallone e propiziando la rete del vantaggio. Si fa prendere dal nervosismo sin dai primi minuti rimediando una prematura ammonizione già all’11’. Il centrocampo non fa il dovere supportando male i 4 giocatori offensivi che comunque faticano anche a trovarsi fra di loro. I suoi movimenti alle spalle di Higuain sono buoni ma viene marcato bene dagli avversari che lo costringono a sbagliare la giocata. Si nasconde per il campo senza riuscire a rendersi utile e si fa attrarre da Iturbe sull’1 a 0, favorendo infatti l’inserimento vincente di Pjanic. (Alessandro Rinoldi)
Compie un intervento fondamentale su Gabbiadini al 67′ e mette la parola fine alla partita risolvendo la palla persa da De Rossi al 94′.
Preciso e prezioso sia in appoggio alla fase offensiva che a quella difensiva.
Non lascia solo Higuain nemmeno per un secondo, a costo di seguirlo fino a metà campo.
Interviene bene sia di testa che in scivolata senza far passare nulla.
Buona prova a sinistra avanzando palla al piede e difendendo discretamente.
Ha un moto d’orgoglio nel finale al termine di una prestazione al di sotto dei suoi standard.
Visibilmente deconcentrato, si fa ammonire già all’11’ rischiando molto pochi minuti più tardi e perde innaturalmente, per le sue corde, almeno due palloni che avrebbero potuto costare caro.
Ottima la sua regia e le sue giocate, come la punizione da brivido al 20′. Cinque minuti dopo realizza la rete che vale la vittoria finalizzando l’azione che aveva iniziato e abbandona il terreno solo per problemi fisici.
Porta il solito valido contributo in fascia destra per merito della sua generosità.
Schierato in posizione centrale, difende bene il pallone e offre grandi spunti sia nell’uno contro uno che in profondità. Solo la sfortuna gli nega la via del goal.
Annullato da Maggio, gioca poche ed inutili palle senza impegnarsi.
Tampona il centrocampo sostituendo il dolorante Pjanic.
Entra a fare il suo dovere sul centro destra al fine di bloccare le manovre partenopee sull’esterno.
Manca una buona chance all’88’ e cerca di proteggere la sfera per far respirare la squadra.
All. RUDI GARCIA 6,5 Come preannunciato, attacca in maniera intelligente e paziente alla ricerca del goal e, una volta trovato, si preoccupa più di difendere che di cercare il raddoppio.
Vive un pomeriggio abbastanza sereno visti i soli 2 tiri della Roma, uno dei quali vincente.
Se da una parte riesce ad bloccare completamente il gioco di Ljajic, dall’altra si sente troppo la mancanza di una spinta sulla destra e il suo unico cross arriva solo nei minuti finali.
Come altri compagni, si fa attrarre stupidamente da Iturbe lasciando un buco nel suo settore difensivo.
Si occupa male del 7 Giallorosso sul goal e colpisce in malo modo sui calci da fermo. Recupera comunque un gran numero di palloni.
Nonostante il gran numero di passaggi completati, i tanti errori nelle giocate basilari ne macchiano la prestazione.
Segue ingenuamente il movimento di Iturbe permettendo a Pjanic di infilarsi alle sue spalle. Solo nel secondo tempo prova ad aiutare la squadra con le sue caratteristiche.
Completamente inutile nell’economia della partita, copre male e opta per appoggi semplici per evitare errori.
Fa molta fatica ad esprimersi oggi, non sfruttando l’unica buona occasione che riesce a crearsi.
Si muove bene nel primo tempo anche se si spegne col passare dei minuti ed infatti viene richiamato a dieci dalla fine.
Il migliore del Napoli prova diverse giocate con la sua classe e rapidità ma difficilmente gli altri attaccanti lo seguono in maniera appropriata.
Sbaglia diversi movimenti e patisce la marcatura di Manolas che lo controlla in ogni centimetro del campo.
Dopo due grosse occasioni al 67′ e al 78′, si lascia andare forse anche demoralizzato dal risultato dei suoi sforzi.
Entra con troppa irruenza nel match sotto tutti i punti di vista, riuscendo così a combinare molto poco.
Il mister gli concede 9 minuti più recupero ma può essere contento solo del rientro.
All. BENITEZ 5 I suoi non lo seguono a dovere e lascia trapelare un atteggiamento un po’ sconsolato col trascorrere del tempo, decidendo per esempio di richiamare Higuain in panchina in modo del tutto prematuro.
(Alessandro Rinoldi)