Tardini galeotto per la corsa Champions: a Parma il Napoli non è riuscito ad andare oltre il pareggio per 2-2, perdendo l’occasione di tornare addosso a Roma e Lazio. La classifica vede i partenopei al quarto posto con 60 punti, 4 in meno rispetto ai giallorossi e a meno 3 dai biancocelesti, che però posticiperanno questa sera contro l’Inter. Il Parma offre un’altra buona prova di carattere davanti al proprio pubblico e sale a quota 17 punti, sempre all’ultimo posto. Emiliani due volte in vantaggio con Palladino (terzo gol in campionato) prima e Jorquera (primo) poi, Napoli due volte al pareggio con Gabbiadini (quattordicesimo centro, 7 con la Samp ed altrettanti con gli azzurri) e Mertens (quarto). Dopo il fischio finale battibecco Mirante-Higuain con buffetto dell’uno e risposta piccata dell’altro: per fortuna senza conseguenze. Nella prossima giornata entrambe le squadre saranno di scena lunedì 18 maggio: il Parma a Firenze alle ore 19:00, il Napoli in casa col Cesena (da oggi retrocesso) alle ore 21:00.
La buona verve del Parma ha animato la prima frazione di gioco, la sete di rimonta del Napoli ha fatto il resto nel secondo tempo: ne è scaturito un match sempre acceso ed aperto a possibili colpi di scena, con poche pause narrative.
Prestazione di carattere ma non solo per la squadra di Donadoni, che nei primi 45 minuti ha prodotto più di un’azione degna di nota coinvolgendo tutti gli effettivi in campo. Nella ripresa il Napoli ha alzato il volume dell’attacco e il Parma ha logicamente arretrato il proprio baricentro, puntando di più sulle ripartenze. Anche se Mirante risulta il migliore in campo il punto si può definire meritato per i gialloblù, che hanno speso moltissime energie.
Un primo tempo sonnolento ha compromesso la vittoria per i partenopei che nella ripresa hanno reagito con foga, arrivando a schierare ben cinque giocatori d’attacco. In tante occasioni sono mancati colpi risolutivi in grado di aprire la difesa avversaria, in altre sono stati bravi i difensori e il portiere del Parma cui vanno attribuiti i giusti meriti. Resta il fatto che contro l’ultima in classifica e già retrocessa, per quanto motivata dai noti fattori extra-campo, il Napoli dovrebbe riuscire in un modo o nell’altro a vincere.
Direzione positiva per l’arbitro della sezione di Trieste, che lascia correre il più possibile favorendo un gioco più fluido e continuo. Tre gialli in tutto, tutti condivisibili.
Il primo tempo di Parma-Napoli si è concluso sul risultato di 2-1 in favore dei padroni di casa. Gialloblù in vantaggio al 9′ minuto di gioco grazie allo ‘scugnizzo’ Raffaele Palladino, lesto nell’insaccare in mischia sugli sviluppi di un calcio d’angolo; complice nell’occasione il portiere partenopeo Andujar uscito a vuoto sul cross di Jorquera.
Quest’ultimo è l’autore del secondo gol ducale che cade poco dopo la mezzora e precisamente al 34′: destro potente ad uscire dai 25 metri circa, traiettoria non troppo angolata ma difficile da leggere per Andujar che si lascia infilare. In mezzo la rete del momentaneo pareggio partenopeo: dopo un contrasto fra Duvan Zapata e Pedro Mendes Feddal sbaglia il rinvio servendo involontariamente Hamsik, lo slovacco passa a Gabbiadini che supera l’uscita di Mirante con un sinistro rasoterra. All’intervallo il vantaggio del Parma si può considerare meritato perché il Napoli non è ancora riuscito ad attaccare con la giusta continuità ed efficacia.
Segna da opportunista ed offre alcune giocaste pregevoli, oltre ad un buon movimento sul fronte d’attacco Un pò troppo basso sulla fascia destra e un pò impreciso nelle occasionali sortite d’attacco. Realizza un gol importante per ridestare la squadra da un qual certo torpore offensivo; ci prova poco dopo con un bel sinistro bloccato da Mirante. Responsabilità più o meno evidenti in entrambi i gol subiti. (Carlo Necchi)
Parma
Almeno quattro ottime parate sui vari Callejon (aiutato dal palo), Hamsik, Gabbiadini e Higuain. Sicuro anche nelle uscite, senza colpe sui gol.
Primo tempo sulla difesiva, nel secondo si lascia sfuggire Mertens che va a segnare il 2-2 dal 73’COSTA 6 Si piazza al centro dell’area e aiuta nelle respinte per vie terrene ed aeree.
Potrebbe dire la sua alle prossime Olimpiadi, nella lotta greco-romana: tanti duelli corpo a corpo con cui limita Zapata e riesce a contenere Higuain.
Peccato per il rinvio sbagliato che innesca il primo gol del Napoli: macchia una prova molto attenta e con poche altre sbavature.
Copre bene la propria zona di competenza e cerca di proporsi in attacco appena possibile: progressivamente (e logicamente) più stanco.
Tanta corsa distribuita nelle zolle centrali e di destra, opera un pressing continuo che offusca le vie di passaggio avversarie dal 79’GHEZZAL s.v. Un tentativo dal limite nel finale.
Riscatta un avvio un pò svagato con un crescendo di tecnica e fisico: impallina Andujar per il punto del 2-1 ed aiuta la difesa sganciandosi all’indietro dal 70’MARIGA 5,5 Non entra in partita al meglio, perde un paio di palloni rischiosi a centrocampo.
Partecipa alla fase difensiva rientrando senza problemi; davanti però si vede troppo poco, giusto un paio di folate.
Gioca come il centravanti che non è: gol da opportunista e movimenti utili per smarcarsi ed offrire soluzioni ai compagni. Peccato per un destro alzato da buona posizione, sempre nel primo tempo.
Nasce da attaccante esterno e muore da difensore aggiunto o quasi: grande apporto fisico, a livello tecnico incide meno.
All.DONADONI 6,5 Riesce a motivare al meglio i suoi giocatori e ad ingabbiare un Napoli tecnicamente superiore.
Napoli
Entrambi i gol rivelano sue colpe, più evidenti nel primo caso.
Primo tempo un pò troppo passivo, nella ripresa si spinge all’attacco con maggiore frequenza ma senza incidere granché.
Spesso coinvolto in fase d’impostazione, segue Palladino cui concede un solo tiro pulito e nel secondo tempo sfiora il gol di testa.
Vedi Albiol ma con meno confidenza nel trattamento della palla: qualche suggerimento in avanti un pò sgangherato.
Come Henrique si sveglia un pò tardi ad attaccare, e dire che di fronte non aveva Djalma Santos…
In una partita come questa il suo apporto atletico non aiuta più di tanto, si spinge anche fino all’area ma senza colpi in canna dal 57’HIGUAIN 6 Ha una doppia occasione poco dopo l’ingresso in campo, un’altra se la procura da par suo: in tutti e tre i casi bravo Mirante.
Esce per un problema fisico che forse l’ha limitato anche prima: gioca al piccolo trotto, trova poche intuizioni con la palla dal 75’DAVID LOPEZ 6 Partecipa all’assalto finale smistando a destra e a manca.
In avvio pare molle, al tirar delle somme risulta il più pericoloso: quasi assist e gol nel primo tempo, gran sinistro a giro nel secondo. Cambiando tre ruoli.
Puntuale nell’assist a Gabbiadini, spreca più di un pallone ma è anche uno dei più continui e pericolosi quanto a produzione offensiva.
E’ un’insidia costante sulla sinistra, questa volta però fatica a tramutare il fumo in arrosto: ci riesce in occasione del gol che evita la sconfitta.
Servito poco e male, si batte ma trova in Pedro Mendes un marcatore-francobollo, di cui non riesce a liberarsi quasi mai dal 52’CALLEJON 6 Col suo ingresso il Napoli entra ufficialmente in partita: sfortunato quando in un tap-in ravvicinato trova la parata di Mirante e insieme il palo.
All.BENITEZ 5,5 Napoli sorpreso all’inizio ed anche sfortunato alla fine: deve capire come fare per evitare gli avvii ad handicap.
(Carlo Necchi)