Ha conservato la maglia rosa anche al termine dell’undicesima tappa Forlì-Imola del Giro d’Italia 2015, che probabilmente ha detto meno del previsto per quanto riguarda i big della classifica generale. Nulla è cambiato, da segnalare solo un brivido per Rigoberto Uran, che è caduto ma poi è riuscito a rientrare. La grande novità riguarda la classifica Gpm: la maglia azzurra torna infatti sulle spalle dello spagnolo Benat Intxausti, uno dei fuggitivi da lontano nella tappa poi vinta dal russo Ilnur Zakarin, che è arrivato a quota 52 punti contro i 50 del tedesco Simon Geschke, che gli deve cedere il simbolo del primato. Nulla cambia nelle altre graduatorie: Nicola Boem indossa sempre la maglia rossa della classifica a punti, mentre il leader della classifica dei giovani è naturalmente Fabio Aru, che così continua ad indossare la maglia bianca.
Più di salite e discese, fa danni una foratura. Così è stato per Richie Porte, che ieri a circa 7 km dall’arrivo di Forlì ha forato: l’australiano del Team Sky non è riuscito a rientrare e ha perso così da Alberto Contador e dagli altri big che lottano per la maglia rosa. Ma il peggio per Porte doveva ancora arrivare: infatti, incredibilmente l’australiano non ha ricevuto la ruota dai compagni di squadra (dov’erano? possibile che nella fase finale di una tappa Sky abbia lasciato solo il suo capitano?) bensì dal connazionale e amico Simon Clarke, che però gareggia per la Orica-GreenEdge. Il regolamento parla chiaro: “Prestare o scambiarsi tubolari o biciclette è permesso esclusivamente tra compagni di squadra” (2.3.12), e la sanzione alla prima infrazione di questa norma prevede due minuti di penalizzazione. Può dispiacere che un gesto di fair-play porti a queste conseguenze, ma d’altronde la regola è chiarissima e il verdetto dunque incontestabile: Porte così ha perso la bellezza di 2’47” ieri e ora si ritorva al dodicesimo posto con 3’09” di ritardo.
E ancora Alberto Contador il leader del Giro dItalia 2015: lo spagnolo ha tenuto la maglia rosa anche al termine della decima tappa arrivando nel gruppone subito alle spalle dei quattro fuggitivi, e confermando i 3 secondi di vantaggio su Fabo Aru. Cambia il podio virtuale: adesso in terza posizione cè Mikel Landa, perchè la sfortuna si è accanita su Richie Porte che ha forato a pochi chilometri dal traguardo (ma ancora fuori dalla zona di neutralizzazione) e così è ora quarto, con 109 da recuperare. Sale di una posizione anche Rigobero Uran perchè Giovanni Visconti ha perso 10 secondi, il colombiano adesso è settimo.
Per quanto riguarda la maglia rossa, la vittoria ha consentito a Nicola Boem di strappare la leadership della classifica a punti a Elia Viviani (ora terzo), la maglia azzurra riservata agli scalatori come da copione rimane ancora a Simon Geschke mentre non ci sono novità nella classifica dei giovani, la maglia bianca è ancora proprietà di Fabio Aru che spera però di poter indossare presto un altro colore. La tappa di oggi, la Forlì-Imola di 153 Km, presenta diverse insidie: non soltanto le classifiche di maglia azzurra e maglia rossa potrebbero uscirne modificate, ma anche la graduatoria generale potrebbe subire qualche scossa di assestamento.
1. Alberto Contador (Spa, Tinkoff-Saxo) in 46h54’19”
2. Fabio Aru (Ita, Astana) a 3”
3. Mikel Landa (Spa, Astana) a 46”
4. Dario Cataldo (Ita, Astana) a 1’16”
5. Roman Kreuziger (Cze, Tinkoff-Saxo) a 1’46”
6. Rigoberto Uran (Col, Etixx-Quick Step) s 2’10”
7. Giovanni Visconti (Ita, Movistar) a 2’12”
8. Damiano Caruso (Ita, Bmc) a 2’20”
9. Andrey Amador (Crc, Movistar) a 2’24
10. Leopold Konig (Cze, Sky) a 2’30”
1. Nicola Boem (Ita, Bardiani-Csf) 101
2. André Greipel (Ger, Lotto-Soudal) 85
3. Elia Viviani (Ita, Sky) 84
4. Giacomo Nizzolo (Ita, Trek) 71
5. Marco Bandiera (Ita, Androni-Sidermec) 60
1. Benat Intxausti (Spa, Movistar) 52
2. Simon Geschke (Ger, Giant-Alpecin) 50
3. Steven Kruijswijk (Ola, Lotto NL-Jumbo) 43
4. Carlos Betancur (Col, Ag2R-La Mondiale) 41
5. Paolo Tiralongo (Ita, Astana) 23
1. Fabio Aru (Ita, Astana) in 46h54’22”
2. Davide Formolo (Ita, Cannondale-Garmin) a 2’58”
3. Johan Chaves Rubio (Col, Orica-GreenEdge) a 27’27”
4. Jan Polanc (Slo, Lampre-Merida) a 38’28”
5. Francesco Manuel Bongiorno (Ita, Bardiani-Csf) a 40’57”