il vincitore dellundicesima tappa del Giro dItalia 2015, quella che portava la carovana rosa da Forli a Imola. Zakarin è un giovane corridore in forza alla squadra russa della Katusha. Latleta è nato il 15 settembre del 1989 in una popolosa città della Russia europea orientale. Fin da bambino nella sua città natale non vi era tanto da fare, e cosi il giovane si appassionò al ciclismo. Il ragazzo porta a termine tutti i passaggi di categoria, e inizia a farsi notare nel 2007 nella categoria juniores vincendo i Campionati Europei, che si disputavano a Sofia (Bulgaria) nella specialità del cronometro su strada.
Quella vittoria fu però molto contestata (soprattutto dal futuro campione del mondo, il polacco Michal Kwiatkowski, medaglia dargento con soli 19 secondi di ritardo) per un sospetto doping del giovane atleta russo, i controlli ebbero esito negativo e Zakarin mantenne il titolo di campione europeo. Il ciclista russo incappa, però due anni dopo in un controllo antidoping a sorpresa, controllo in cui fu trovato positivo ad un anabolizzante assunto per via orale (il famigerato metandrostenolone). La federazione Russa questa volta ebbe il pugno di ferro e applicò alla lettera le stringenti regole internazionali, squalificando immediatamente il giovane per ben due anni. Al ritorno dalla squalifica, viste le potenzialità del ragazzo, Zakarin è introdotto nel circuito professionistico, con lingaggio nella Itera-Katusha. La squadra è praticamente un passaggio obbligato sulla strada del professionismo russo, essendo un vivaio da cui solo i migliori transitano nella “sorella maggiore” Katusha. Con il team satellite il giovane russo partecipa a tante competizioni internazionali e si mette in luce in parecchie occasioni, non ultima il Girobio (in sostanza il giro dItalia per gli under 27 conosciuto dagli appassionati anche come giro baby) che lo vede arrivare quarto assoluto nel 2012.
Di quegli anni le sfide con i campioni attuali e molti ricordano un arrivo in salita, sul Terminillo, di Zakarin, alla ruota di Fabio Aru (lattuale capitano della Astana e uno dei maggiori pretendenti alla vittoria finale di questa edizione del giro d’Italia). Lanno successivo transita alla RusVelo, il passaggio è un ulteriore avvicinamento alla Katusha essendo la RusVelo, di fatto la squadra riserve del maggior team ciclistico russo. Nel 2013 Zakarin riesce a conquistare il titolo di campione Russo nella specialità a cronometro, partecipa anche al mondiale (che si svolse in Toscana) ottenendo un buon piazzamento in classifica generale (quarantesimo). Nel 2014 si affaccia nel mondo dei grandi giri a tappe, con la partecipazione al Giro di Slovenia, dove arriva secondo in classifica generale, partecipa anche al giro di Polonia ma non ottiene un piazzamento in classifica. Il passaggio nel mondo professionistico è completato finalmente questanno con la firma di un contratto biennale con il team Katusha, la sua prima apparizione ufficiale con la nuova maglia è al Giro dei Paesi Baschi in cui riesce a supportare la vittoria del capitano della sua squadra (Joaquim Rodríguez), Ilnur in Spagna ottiene un buon nono posto in classifica generale.
Partecipa poi e si fa notare al grande pubblico, al Giro di Romandia. La sua esplosiva forma fisica lo porta ad attaccare in salita, e riesce a regolare campioni del calibro di Vincenzo Nibali e Nairo Quintana, vincendo la classifica generale. Si presenta al giro, forte di questa vittoria, con velleità in classifica generale, ma esce fin dalla prima tappa dal gruppo dei migliori almeno fino a oggi quando con unazione incisiva e spettacolare riesce a dominare la tappa, e a vincere per distacco, tagliando per primo il traguardo dell’autodromo Enzo Ferrari di Imola. Il russo è alto 1.87 e possiede un peso forma inferiore ai 70 kg, tecnicamente è un ottimo velocista che non disdegna gli attacchi in salita, è dotato di una buona tecnica in discesa, cosa questa che unitamente al suo coraggio e alla sua grinta, lo rende un avversario pericoloso per chiunque.