sempre più padrone del Giro dItalia 2015. La sedicesima tappa Pinzolo-Aprica è vinta da Mikel Landa, che si prende così la seconda vittoria consecutiva (con in mezzo il giorno di riposo); ma laltro vincitore del giorno è lo spagnolo che conferma la maglia rosa e allunga su Fabio Aru, che è sfortunato nellavere un problema al cambio sulla salita finale ma viene letteralmente schiantato da Contador. In che modo? Semplice: sulla salita del Mortirolo Contador fora una gomma e perde circa un minuto dal sardo. Il leader della Astana ha la grande occasione: si alza sui pedali e prova ad approfittare del momento, ma Contador si dimostra il padrone del Giro dItalia non solo andando a riprendere il sardo, ma addirittura staccandolo insieme a Mikel Landa e Steven Kruijskwijk. I tre procedono spediti fino al traguardo dellAprica, inerpicandosi come nessunaltro riesce, nemmeno Ryder Hesjedal che pure aveva fatto il diavolo a quattro nelle prime battute di giornata. Finisce con Landa che alza le braccia al cielo vincendo in solitaria, con 38 secondi su Contador – che controlla – e Kruijswkijk; via via sfilano gli altri, Trofimov e Andrey Amador arrivano a 203 e per il costaricense della Movistar si avvicina la possibilità di salire sul podio. Aru è a 251 da Landa, che gli sfila anche il secondo posto in classifica generale: adesso il sardo potrebbe diventare gregario di quello che a sua volta, fino a oggi, era stato un fido scudiero ma che si sta rivelando fortissimo.
Sul mitico Mortirolo che è diventata Montagna Pantani per omaggiare il grande Pirata, la maglia Rosa Contador ha praticamente recuperato lo svantaggio nei confronti di Aru che era partito in fuga. La maglia rosa così dimostra di avere grande forza di volontà sulla Montagna tra le più rappresentative del Giro d’Italia. E ora il corridore spagnolo ha deciso di andare via da solo per tentare la grande fuga.
Grande prestazione di Hesjedal che è andato in fuga ed è arrivato prima di tutto al Gpm di Aprica precedendo nell’ordine Niemec e De La Cruz. Il ritardo del gruppo della maglia rosa dai corridori in fuga è di circa due minuti e otto secondi, buono il ritmo dei dieci di testa che vorranno aumentare il proprio vantaggio. A breve il gruppo dovrebbe affrontare il Mortirolo.
Migliora leggermente il tempo sulla sedicesima tappa del Giro dItalia 2015, quella iniziata circa due ore fa a Pinzolo e che si chiuderà questo pomeriggio sulle montagne dellAprica. Dopo la pioggia, da qualche chilometro lasfalto si sta asciugando, e ciò rende naturalmente la gara meno pericolosa. Attualmente sono in fuga in undici, e precisamente Bookwalter (Bmc), Felline (Trek), Pellizotti (Androni), Zardini (Bardiani), De La Cruz (Etixx), Niemec (Lampre), Fernandez (Movistar), Mihaylov (CCC), Hesjedal (Cannondale-Garmin), Armee (Lotto Soudal), Clarke (Orica), con un vantaggio di 130 sul resto del gruppo.
arrivata la tanto attesa pioggia sulla sedicesima tappa del Giro dItalia, quella probabilmente più dura dellintero tour 2015. Iniziata a Pinzolo alle ore 12.00 circa, si chiuderà allAprica, sulle montagne lombarde. La pioggia, dicevamo, ha fatto capolino, e a riguardo ha parlato Fabio Aru secondo assoluto in classifica dietro al leader Contador: «Prima di tutto piove, quindi è una giornata dura. Ieri ho recuperato le energie. E’ dura tutta la settimana. Il Mortirolo? Che bello, l’ho fatto una volta, è una salita leggendaria. La corsa, dopo 45 km dal via, vede 10 ciclisti in fuga e precisamente Bookwalter (Bmc), Felline (Trek), Pellizotti (Androni), Zardini (Bardiani), De La Cruz (Etixx), Niemec (Lampre), Fernandez (Movistar), Mihaylov (CCC), Hesjedal (Cannondale-Garmin), Armee (Lotto Soudal).
Alle ore 15.00 di questo pomeriggio inizierà la sedicesima tappa del Giro dItalia 2015, quella che comincerà al Pinzolo e che terminerà allAprica, affrontando anche la famigerata salita del Mortirolo. In vista della tappa ha parlato «Per me è stato un Giro non tanto buono, ma voglio restare fino alla fine. Tra le cadute e tutto quanto è successo non ho recuperato tutto. Adesso sono fuori classifica, ma voglio provare a vincere una tappa, dare un po’ di spettacolo.
Sedicesima tappa in programma questoggi per il Giro dItalia 2015, impegnato in montagna, nella famosa quanto ostica salita del Mortirolo. Al via ci sarà ovviamente anche El Pistolero Alberto Contador, ciclista spagnolo leader della classifica attuale. La maglia rosa indosserà ancora una volta il casco abbinato, e in vista della super-tappa ha ammesso: «Mi sono riposato al massimo. Oggi è un giorno cruciale in questo Giro d’Italia, speriamo che tutto vada bene. La tattica della nostra squadra? Non so, vedremo come va la tappa, abbiamo mille possibilità sia sul Mortirolo che sulla parte finale.
La sedicesima tappa del Giro d’Italia avrà dalla sua un tempo molto variabile che potrebbe dare spunto a strategie di corsa da parte dei team. Nella prima parte infatti ci sarà una temperatura variabile che oscillerà attorno ai 14 gradi per poi scendere precipitosamente sulle parti più vicine alle montagne. Possibilità di rovescio per il primo passaggio ad Aprica con 15 gradi di temperatura. Uno sbalzo termico che potrebbe anche incidere lungo il percorso della sedicesima tappa.
Alberto Contador, uno che di salite se ne intende, l’ha definita “la montagna più dura del mondo”: basterebbe questa definizione a spiegare a chi non mastica di ciclismo, la grandezza del Mortirolo. Sono trascorsi tre anni dall’ultima volta che il Giro d’Italia ha fatto tappa su quello che gli abitanti del luogo sono soliti chiamare “Passo della Foppa”. Nel 2012 la strenua resistenza del canadese Ryder Hesjedal, confermò che quello sarebbe stato l’anno del gigante di Victoria piuttosto che quello di “Purito” Rodriguez: il corridore spagnolo, che quel giorno indossava la maglia rosa, non riuscì a staccare il rivale sulle pendenze del Mortirolo, e ne pagò le conseguenze nella crono successiva. L’account Instagram ufficiale del Giro d’Italia, in vista della Pinzolo-Aprica di oggi, ha pubblicato uno scatto di quella tappa, e basta dare un’occhiata all’espressione di Hesjedal, per comprendere ciò che attende il gruppo! Clicca qui per vedere la foto!
E’ tutto pronto per la Pinzolo-Aprica, sedicesima tappa del 98 Giro d’Italia, che eleggerà probabilmente il vincitore della Corsa Rosa. Gli ingredienti per assistere ad una tappa epica ci sono tutti: oltre 4500 metri di dislivello complessivi, l’ascesa su salite storiche per il Giro, quali il Passo del Tonale, il Mortirolo, l’Aprica, sono garanzia di una tappa sofferta, dove gli scalatori più in forma vorranno apporre il proprio sigillo. Ma vediamo i favoriti per la tappa odierna: secondo i quotisti Intralot ad alzare le braccia al cielo sul traguardo di Aprica sarà il padrone del Giro, Alberto Contador (quota 3.85). Minor ottimismo intorno ad una possibile vittoria di Fabio Aru (quota 8.00), apparso in difficoltà sulle rampe di Madonna di Campiglio, dove ha invece confermato il proprio stato di grazia Mikel Landa (quota 9.00), compagno di squadra del sardo. Tra gli outsider non vanno sottovalutati lo scalatore colombiano Carlos Betancur (quota 15.00) e l’azzurro Giovanni Visconti (quota 20.00).
La sedicesima tappa dell’edizione numero 98 della Corsa Rosa sarà la Pinzolo-Aprica di 174 km, forse il giorno più atteso del Giro 2015, perché oggi si affronterà il leggendario Mortirolo. Sarà il classico tappone alpino, dunque non perdiamo tempo e andiamo subito a scoprire nel dettaglio il percorso. La partenza avverrà da Pinzolo alle ore 11.55 e subito si inizierà a salire, verso Madonna di Campiglio e ancora oltre su fino al primo Gpm di giornata, Campo Carlo Magno (km 13,3, seconda categoria).
Una salita non particolarmente impegnativa ma anche l’avvertimento: oggi non c’è pianura nemmeno in partenza. Discesa verso Dimaro e la Val di Sole, poi ecco il Passo del Tonale per passare dal Trentino alla Lombardia: un grande classico del Giro, anche se non è una salita difficilissima 15,3 km di ascesa ma al 6,1% di pendenza media e collocata così lontana dal traguardo (Gpm al km 55,5) non causerà certo sconquassi. La lunga discesa ci porterà ad attraversare Ponte di Legno e infine al primo passaggio da Edolo, dove al km 85 sarà collocato il rifornimento ufficiale e si comincerà a salire per la prima volta verso l’Aprica, passando anche attraverso il primo traguardo volante che sarà collocato a Corteno Golgi al km 92,8 per arrivare al Gpm di terza categoria al km 100,9. La discesa ci porterà al secondo sprint intermedio che sarà collocato a Tirano al km 118,3 e pochi chilometri dopo si raggiungerà Mazzo di Valtellina (km 128,5). Per gli appassionati basta il nome: qui comincia la salita verso il Passo del Mortirolo. Formalmente sono 12,8 km di salita: il primo però è molto facile (1,9%), quindi consideriamo pure soltanto i successivi 11,8, che prevedono un dislivello di 1289 metri e quindi una pendenza media del con punte di pendenza massima fino al . Nel tratto più impegnativo ci sono 6 km con pendenza media del 12,3%, che mai danno la possibilità di respirare. La parte finale è leggermente più facile (si fa per dire), visto che gli ultimi tre chilometri sono al 9,2% medio, dove chi ne ha ancora potrà accelerare un pochino, mentre per tutti gli altri continuerà il supplizio di una salita che ha scritto pagine leggendarie del ciclismo mondiale. Attenzione anche alla discesa, decisamente insidiosa soprattutto se dovesse esserci maltempo. Si arriverà così di nuovo ad Edolo, dove si salirà per la seconda volta verso l’Aprica: salita di 14 km ma decisamente facile visto che ha la pendenza media del 3,5%. Attenzione però, perché questo dato è la media di una salita molto irregolare, che comprende tratti pianeggianti o addirittura in discesa, ma anche una rampa iniziale oltre l’11% di pendenza media e punte fino al 15. Comunque è chiaro che per fare la differenza e regalare grande spettacolo bisognerà sfruttare a fondo il Mortirolo. Tanto per non fare nomi, magari Mikel Landa potrebbe provare l’attacco da lontano per mettere in difficoltà Alberto Contador, in prima persona oppure con un successivo attacco di Fabio Aru. L’Astana deve cercare di capitalizzare la superiorità numerica per turbare colui che a livello individuale è senza ombra di dubbio il più forte, la meritata maglia rosa di questo Giro d’Italia. Che lo spettacolo abbia (di nuovo) inizio… (Mauro Mantegazza)
1. Mikel Landa Meana (ESP) in 5h02’51”
2. Steven Kruijswijk (NED) a 38”
3. Alberto Contador (ESP) a 38”
4. Yuri Trofimov (RUS) a 2’03”
5. Andrey Amador (CRC) a 2’03”
6. Ryder Hesjedal (CAN) a 2’10”
7. Fabio Aru (ITA) a 2’51”
8 . Damiano Caruso (ITA) a 3’16”
9. Leopold Konig (CZE) a 3’19”
10. Carlos Betancur Gomez (COL) a 3’19”