Grande giornata per Philippe Gilbert e Alberto Contador nella diciottesima tappa Melide-Verbania: proprio come una settimana fa a Vicenza, il belga della Bmc vince la tappa mentre la maglia rosa guadagna su tutti i suoi avversari. Cominciamo da Gilbert, autore di un gesto tecnico e atletico davvero notevole nel finale, con la quale conquista la seconda tappa in questo Giro (come Modolo e Landa) e terza in carriera nella Corsa Rosa: un vincitore di prestigio per una tappa davvero spettacolare. Avrebbe meritato anche il nostro Francesco Manuel Bongiorno, l’altro grande protagonista nel gruppo degli attaccanti: al corridore della Bardiani-Csf restano il primo posto al Gpm e il secondo sul traguardo. Quanto a Contador, altra grande giornata per lo spagnolo: ha reso pan per focaccia a chi l’aveva attaccato due giorni fa approfittando del buco in cui era rimasto invischiato Mikel Landa e se n’è andato. Uno sforzo non da poco, perché ha fatto da solo tutta la salita, trovando solo dal Gpm in poi la collaborazione di Ryder Hesjedal e Villella. Alle sue spalle è successo di tutto, soprattutto ai due uomini della Astana: dopo i problemi di Landa c’è stato anche un momento difficile per Fabio Aru, ma alla fine i big sono arrivati tutti insieme cedendo 1’13” a Contador.
Il belga Philippe Gilbert è il vincitore della diciottesima tappa Melide-Verbania: per il campione del Mondo 2012 è il secondo successo in questo Giro, merito di una splendida azione personale nata nella discesa dal Monte Ologno. Secondo posto per Francesco Manuel Bongiorno, che dopo essere passato per primo sul Gpm è riuscito a staccare nel finale i contrattaccanti: grandi applausi anche per lui, è stato splendido protagonista e anche lui avrebbe meritato di vincere. Terzo posto per il francese Sylvain Chavanel, che ha vinto la volata del gruppetto degli altri fuggitivi superstiti. Negli ultimi chilometri pianeggianti Alberto Contador, che aveva solo due compagni d’avventura, ha perso qualcosa nel confronto con i suoi inseguitori – decisamente più numerosi – ma comunque la maglia rosa capitalizza il suo attacco guadagnando oltre un minuto sugli altri uomini di classifica.
Gran finale della diciottesima tappa Melide-Verbania: davanti da segnalare il contrattacco di Philippe Gilbert, che al Gpm era di poco dietro ai quattro battistrada e in discesa li ha prima raggiunti e poi superati lanciandosi da solo in testa alla corsa. Tra gli uomini di classifica continua invece l’attacco di Alberto Contador che, insieme a Ryder Hesjedal e Davide Villella (compagno di squadra del canadese), sta guadagnando circa due minuti sul gruppo che comprende tutti i suoi più immediati inseguitori, dai due della Astana ad Amador e Trofimov. Insomma, stasera il vantaggio della maglia rosa dovrebbe essere ancora più ampio.
Sempre più nel vivo la diciottesima tappa Melide-Verbania: davanti i battistrada hanno già superato il Gpm di Monte Ologno, dove è passato per primo Francesco Manuel Bongiorno e con lui sono rimasti soltanto Siutsou, De La Cruz e Moinard, mentre dietro continua l’attacco di Alberto Contador, che nonostante un problema con la catena (subito risolto) è insieme a Ryder Hesjedal e ha circa 7’30” di ritardo dalla testa della corsa e un minuto di vantaggio sul gruppetto con tutti gli altri big dove è rientrato anche Mikel Landa. Da segnalare anche un momento difficile per Fabio Aru, che si era staccato dal gruppo Landa ma poi è riuscito a rientrare anche grazie al prezioso aiuto del compagno di squadra Tanel Kangert.
Grandissime emozioni nella diciottesima tappa Melide-Verbania: il Monte Ologno sta regalando sorprese. In testa sono rimasti in pochi dei fuggitivi della prima ora, ma soprattutto sta succedendo di tutto nel gruppo. Una caduta ha frazionato il plotone: è rimasto attardato (pur senza accusare problemi fisici) Mikel Landa e ne ha immediatamente approfittato Alberto Contador, che ha attaccato subito all’inizio della salita e ha staccato tutti, rimanendo da solo sulle rampe di questa salita piemontese. Dunque riepiloghiamo: De La Cruz, Siutsov, Bongiorno, Moinard e Nocentini formano la testa della corsa, dietro a loro sparpagliati gli altri fuggitivi e poi tutto solo Contador, che ha staccato gli altri big con Landa ancora più lontano.
Via libera alla fuga nella diciottesima tappa Melide-Verbania: il vantaggio degli attaccanti è infatti di ben 12 minuti, possiamo dare per certo che almeno qualcuno di loro riuscirà ad arrivare con successo al traguardo. Purtroppo però la caduta di cui vi avevamo accennato ha avuto conseguenze: per Roberto Ferrari addio fuga, per Damiano Cunego decisamente peggio visto che il veronese si è dovuto ritirare e si teme per lui la frattura della clavicola. Ricordiamo allora i nomi dei 12 componenti superstiti della fuga: Rinaldo Nocentini (Ag2R La Mondiale), Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani), Philippe Gilbert e Amael Moinard (BMC), David De La Cruz (Etixx-QuickStep), Sylvain Chavanel (IAM), Pieter Weening (Orica-GreenEdge), Matteo Busato (Southeast), Davide Villella(Cannondale-Garmin), Chad Haga (Giant-Alpecin), Makim Belkov (Katusha), Kostantin Siutsou (Sky). Dietro inbvece il gruppo se la prende comoda, forse per la prima volta in tutto il Giro: non è però da escludere che qualcosa succeda sul Monte Ologno. Sicuramente si spezzerà il gruppo dei fuggitivi, ma anche dietro qualcuno potrebbe muoversi…
Battaglia fin dalle prime battute nella diciottesima tappa Melide-Verbania: inizio a ritmo molto sostenuto e diversi tentativi di fuga che non sono andati a buon fine. Adesso c’è all’attacco un gruppo di ben 14 uomini con diversi nomi di rilievo. In attesa di capire se avranno il via libera, ecco di chi si tratta: Rinaldo Nocentini (Ag2R La Mondiale), Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani), Philippe Gilbert e Amael Moinard (BMC), David De La Cruz (Etixx-QuickStep), Sylvain Chavanel (IAM), Roberto Ferrari (Lampre-Merida), Damiano Cunego (Nippo-Vini Fantini), Pieter Weening (Orica-GreenEdge), Matteo Busato (Southeast), Davide Villella (Cannondale-Garmin), Chad Haga (Giant-Alpecin), Makim Belkov (Katusha), Kostantin Siutsou (Sky). Segnalata una caduta di Ferrari e Cunego, l’unità di questo gruppetto potrebbe spezzarsi, può davvero succedere di tutto ma il gruppo per ora sembra accettare il tentativo visto che il ritardo è di circa due minuti.
Ormai tutto è pronto per dare il via alla diciottesima tappa Melide-Verbania: i corridori si stanno allineando sulla linea di partenza e fra pochi minuti inizieranno a pedalare in una giornata non tremenda, ma nemmeno da sottovalutare. Anzi, probabilmente più difficile di quanto si pensi perché il finale è davvero ostico con il Monte Ologno. Che lo spettacolo abbia inizio!
Alcune informazioni utili per vivere al meglio la diciottesima tappa Melide-Verbania: il ritrovo di partenza ha avuto inizio alle ore 11.20 in via Alla Bola della cittadina del Canton Ticino, l’incolonnamento avverrà alle ore 12.50 e la partenza ufficiale sarà alle 12.55 da Bissone dopo 1,75 km di trasferimento. Buone notizie per quanto riguarda il meteo: come ieri, anche oggi è previsto cielo sereno lungo tutto il percorso. L’attesa è tutta per il Monte Ologno, una salita da affrontare in testa perché la strada è stretta e l’inizio molto impegnativo, come ha rivelato Elisa Longo Borghini alla Gazzetta dello Sport. Anche oggi sarà spettacolo…
La Melide-Verbania, diciottesima frazione della 98^edizione del Giro d’Italia, si preannuncia una tappa movimentata, terreno di caccia perfetto per gli amanti delle fughe e per i corridori da corse di un giorno. Con un percorso molto frastagliato, caratterizzato da strappi con pendenze molto impegnativi, i velocisti sembrano per una volta tagliati fuori dalla lotta per la vittoria di tappa, e anche per gli scommettitori non è semplice individuare il favorito assoluto per il traguardo di Verbania. Secondo i quotisti Snai, le maggiori chance di successo appartengono all’azzurro Giovanni Visconti (quota 8.00), corridore da sempre a suo agio su ascese impegnative, e bravo ad attendere il momento giusto per lo scatto. Secondo la Snai potrebbe recitare un ruolo da protagonista il vincitore del Giro 2012, Ryder Hesjedal (quota 10.00), molto attivo nella Corsa Rosa di quest’anno, ma finora poco fortunato. Una vittoria di Alberto Contador (quota 15.00) non appare impossibile, sebbene in molti pensano che “il pistolero”, vorrà cercare di gestire le forze in vista dei due tapponi di montagna che attendono il plotone. Attenzione infine a Ilnur Zakarin (quota 15.00), già vincitre di una tappa al Giro, e in possesso di un’ottima condizione.
La diciottesima tappa dell’edizione numero 98 della Corsa Rosa sarà la Melide-Verbania di 170 km, una frazione non particolarmente difficile ma che si annuncia interessante. Dalla Svizzera si tornerà in Italia per una tappa definita di media montagna: andiamo subito a scoprire nel dettaglio il percorso. La partenza avverrà da Melide alle ore 12.55 e dopo soli 15,7 km si tornerà in Italia, per la precisione in provincia di Varese, toccando anche il capoluogo.
Per oltre cento chilometri sostanzialmente sarà tutta pianura, pur se attraversando scenari interessanti e soprattutto costeggiando molti laghi. Quando si arriverà sulle sponde del lago Maggiore, ecco che a Stresa ci sarà il primo traguardo volante di giornata al km 80,9, seguito a breve distanza dal rifornimento ufficiale che sarà collocato a Ferolo al km 88,3. Il secondo sprint intermedio con abbuoni sarà posto a Bieno, al termine di uno strappo breve ma insidioso che sarà di fatto la prima difficoltà del percorso odierno (km 103,6). Praticamente siamo già a Verbania, che infatti sarà attraversata una prima volta dopo pochi chilometri, ma come si suol dire il bello deve ancora venire. Infatti si lascerà il capoluogo per affrontare la salita verso il Monte Ologno, un’ascesa impegnativa tanto che è classificata come Gpm di prima categoria (km 134,4). Si tratterà di 10,4 km di salita con 931 metri di dislivello, quindi pendenza media del 9% e punte fino ad un massimo del 13% nella prima parte. Una salita dunque decisamente impegnativa, che potrebbe scatenare la bagarre anche se forse non tra i big: al Gpm infatti mancheranno ancora oltre 35 km all’arrivo. Attenzione perché non ci sarà la solita discesa, anzi non mancherà un nuovo tratto in salita verso Piancavallo e l’Alpe Segletta prima di iniziare la discesa vera e propria che di fatto terminerà a soli cinque chilometri dal traguardo, dunque non è escluso che degli attacchi possano avvenire anche in discesa, che è tecnica nella prima parte. Una frazione dunque interessante, perché solo gli ultimi 3,5 km verso l’arrivo che sarà posto in Corso Zanitello (come sempre fra le ore 17.00 e le 17.30) sono privi di insidie: potrebbe essere anche il terreno ideale per delle imboscate, di certo ci sarà battaglia tra i cacciatori di tappe che difficilmente avranno altre occasioni di mettersi in mostra visto che alla fine di questo Giro mancano ormai soltanto due tapponi alpini e la passerella di domenica a Milano. Attenti dunque ad una tappa forse sottovalutata, ma che potrebbe risultare stuzzicante… (Mauro Mantegazza)
1. Philippe Gilbert (Bel, Bmc) in 4h04’14”
2. Francesco Manuel Bongiorno (Ita, Bardiani-Csf) a 47”
3. Sylvain Chavanel (Fra, IAM) a 1’01”
4. Matteo Busato (Ita, Southeast) s.t.
5. Amael Moinard (Fra, Bmc) s.t.
6. David De La Cruz (Spa, Etixx-Quick Step) s.t.
7. Rinaldo Nocentini (Ita, Ag2R La Mondiale) s.t.
8. Kanstantsin Siutsou (Blr, Sky) s.t.
9. Chad Haga (Usa, Giant-Alpecin) a 2’42”
10. Pieter Weening (Ola, Orica-GreenEdge) a 3’55”