Ha vinto il match del secolo, o almeno il più “ricco” nella storia del pugilato, nella notte di Las Vegas: battuto ai punti il filippino Manny Pacquiao, e un’altra grande vittoria aggiunta al suo straordinario curriculum. Floyd Mayweather jr. è un pugile statunitense noto con moltissimi altri nomignoli: il più usato è però Money, ovvero soldi, per via del fatto che durante la sua carriera ha guadagnato cifre da capogiro, risultando per ben due volte (secondo la classifica stilata dalla rivista Forbes) l’atleta in assoluto più pagato al mondo, nel 2012 e nel 2014. L’eccezionalità della storia di questo sportivo che oggi, a 38 anni, è alla fine del suo percorso professionale, è di essere l’unico pugile che negli ultimi trent’anni non si è mai fatto battere: al suo attivo annovera 47 incontri, tutti vinti, quasi la metà dei quali per knock out, ovvero per impossibilità dell’avversario di continuare a giocare.
La storia di Floyd Mayweather inizia il 24 febbraio del 1977 nel Michigan, a Grand Rapids: in qualche modo il suo destino era segnato, visto che suo padre e i suoi zii erano stati a loro volta pugili, e a lungo sono stati i suoi allenatori. In particolar modo da suo padre, Floyd Mayweather Sr., l’atleta deriva la sua peculiare tecnica di difesa, che gli consente di riportare, alla fine di ogni incontro, solo pochissime contusioni, particolarità che gli è valsa un altro soprannome con il quale era noto soprattutto agli esordi della sua carriera, Pretty Boy. Il primo importante riconoscimento che riceve da dilettante è la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atalanta, a cui partecipa nel 1996 nella categoria dei pesi piuma. Quello stesso anno fa dunque il suo esordio tra i professionisti, affrontando Roberto Apodaca. Due anni dopo, Mayweather vince la cintura WBC dei superpiuma, che è solo il primo dei molti titoli mondiali che seguiranno. Vittoria dopo vittoria, il pugile continua a sconfiggere i suoi avversari l’uno dopo l’altro, venendo mandato al tappeto solo una volta, nel 2001, da Carlos Hernandez, ma riuscendo comunque ad avere la meglio alla fine del match. Nel 2002, Money Mayweather cambia categoria e passa ai pesi medi, nel 2004 ai pesi welter jr e nel 2005 ai pesi welter. Per questo, la rivista Ring lo giudica il più forte campione Pound to puond, che si può tradurre come chilo per chilo, ovvero il miglior atleta in ogni categoria di peso. Nel 2007 iniziano a circolare voci di un possibile ritiro del campione. Dopo il seguitissimo match che lo vede affrontare, il 5 maggio, Oscar De la Hoya, e quello del 23 maggio contro Ricky Hatton, entrambe vinti da Pretty Boy, il pugile dice di aver deciso di dare l’addio al ring.
In seguito Mayweather ha affrontato altri scontri: con Juan Manuel Marquez nel 2009, con Sugar Shane Mosley nel 2010, con Victor Ortiz nel 2011, con Miguel Cotto nel 2012 e infine con Marcos Maidana nel 2014. L’ultimo incontro sul ring è quello del 3 maggio 2015, che si è tenuto alla MGM Grand Garden Arena di Las Vegas, in Nevada. Mayweather ha affrontato Manny Pacquiao, che occupa il terzo posto nella classifica pound to pound. I due pugili non si erano mai affrontati prima, e questo scontro era molto atteso, anche perchè Mayweather e Pacquiao sono due personalità estremamente diverse. Il primo si è sempre fatto conoscere per un carattere scontroso e sopra le righe; il secondo invece è noto per la sua estrema bontà d’animo. Infatti si è presentato all’Arena, in occasione della cerimonia del peso che si è svolta prima del match contro Pretty Boy, con una maglietta con su scritto Tutta la gloria appartiene a Dio. L’incontro è stato trasmesso anche in Italia, dove ha avuto luogo alle cinque del mattino: ancora una volta Floyd Mayweather jr ha trionfato, riconfermando il suo record di pugile che non è mai stato battuto nel corso della sua carriera. Anche se Pacquiao era il favorito del pubblico, perché è un personaggio che ispira maggiore simpatia, alla fine la vittoria di Mayweather è stata meritata e ha confermato la sua supremazia nel mondo del pugilato.