Il Barcellona trionfa nella finale di Coppa di Spagna la Copa del Rey, che ora è Felipe (sugli spalti e fischiatissimo da catalani e baschi in coro) superando per 3-1 l’Athletic Bilbao con il solito Messi-show: doppietta per la ‘Pulga’, inframezzata dal sigillo di Neymar, con gol della bandiera di Williams per i biancorossi. Spettacolo in campo e sugli spalti al ‘Camp Nou’ e doblete pari ora con la Juve: entrambe, tra una settimana a Berlino, giocheranno per il triplete. Per dignità e solidarietà potremmo anche regalare ai baschi un 6 in pagella. L’insufficienza è più frutto della prepotenza calcistica altrui che dei propri limiti Qualche leggera imperfezione, umana, in un contesto di calcio divino, da extraterrestri. E’ la squadra più forte al mondo, in questo momento. Ma in una finale secca a volte può non bastare: è l’unico augurio che si può fare alla Juve, vedendo come giocano… Non ci sono episodi particolari, soprattutto non influisce sul risultato anche perchè sarebbe stato impossibile farlo. Tanti cartellini, soprattutto nel finale, ma corretti
Al termine del primo tempo della finale 2015 di Copa del Rey, il Barcellona di Luis Enrique (voto 7) sta schiaccando senza pietà le speranze di successo dei rivali baschi, con il 2-0 parziale che è risultato molto ridotto rispetto alle occasioni create. Da favola Messi (voto 8), che decide al minuto 20 di cambiare volto alla partita: dribbling in mezzo a 5 uomini in maglia biancorossa e mancino preciso sul primo palo, per sbloccare il match. E poi una serie indefinita di assist e aperture da calcio di un altro pianeta: il raddoppio è poi arrivato su combinazione rapida tra Rakitic (voto 7), Suarez (voto 7) e Neymar (voto 7), con il brasiliano all’ultimo tocco, a porta ormai sguarnita. Dall’altra parte, per l’Athletic di Valverde (voto 5), praticamente solo Herrerin (voto 8): almeno 3 parate fondamentali e strepitose per il portiere basco, che tiene il punteggio su livelli accettabili e non umilianti. Interessante, anche se solo a grande intermittenza, Inaki Williams (voto 6), giovane talento “selvaggio” ma purissimo del Bilbao.
Inerme, nonostante un avvio incoraggiante. Quando Messi e il Barcellona iniziano a suonare la loro sinfonia, fa una fatica tremenda a sopravvivere nella contesa Tre o quattro parate da top player, fa la differenza nel senso che senza di lui l’Athletic sarebbe già annegato tra le onde blaugrana Inutile infierire con i voti, sia per lui che per i suoi compagni di ventura la concorrenza sul campo, stasera, è quasi sleale Autoritario, in condizioni spaventose, insomma tutto il contrario di quanto si potrebbero augurare da Torino a una settimana dalla serata più importante dell’anno… Può giocare anche solo quando lo decide lui, tanto fa ugualmente la differenza. Il gol è una perla in pieno stile-Pulga, qualcosa di inimitabile per tutti gli altri terresti Lo vogliamo “punire” in maniera bonaria perchè per due volte rallenta in maniera vistosa il giro palla difensivo, rischiando due pasticci sul pressing avversari (Luca Brivio)
ATHLETIC BILBAO-BARCELLONA: I VOTI DEI BASCHI
HERRERIN 7,5: Miracoloso a più riprese nel primo tempo, più “ordinario” nel secondo. In ogni caso è il migliore dei suoi assieme a Williams
BUSTINZA 5: Neymar cerca di provocare, come spesso gli accade, ma lo fa senza senso quando ormai è tutto finito. Lui molla qualche calcione punitivo ma in generale non ci capisce molto
BALENZIAGA 5: A qualsiasi avversario tocchi di marcare Messi, va tutto il nostro rispetto e la nostra ammirazione. Vuol dire che ha giocato contro il più forte, comunque vada
ETXEITA 5: Suarez è un serpente a sonagli, quando si muove in area tra lui e Laporte sono brividi e preghiere
LAPORTE 5: Leggermente meglio del compagno di reparto ma anche lui insufficiente. Quando il Barça accelera risulta inadeguato
SAN JOSE’ 5: Perde totalmente la testa quando Neymar cerca di umiliare un compagno con la bicicletta di tacco, giocata da spiaggia di Copacabana. Per il resto si nota abbastanza poco
BENAT 4: Dovrebbe essere il playmaker dei baschi, quello con le idee più chiare e la fonte di gioco del Bilbao. Fallisce senza nemmeno avvicinarsi al ruolo designato
M. RICO 4: Nel primo tempo si allarga per cercare di tenere più basso nello scacchiere Dani Alves. La serata di gloria del brasiliano lo spazza via dal campo
IRAOLA 5,5: Uno dei meno peggio, per dirla in modo semplice e sintetico. Fa il possibile finchè resta in campo, provandoci e meritandosi gli applausi del suo pubblico
WILLIAMS 7: Il gol è meritato, frutto di una partita da leone non in gabbia ma tra i giganti, che è anche peggio. Ma si vede che è forte ed ha un futuro luminoso
ADURIZ 5: Combattivo e frizzante per i primi 15 minuti. Poi, la trama blaugrana lo costringe all’anonimato
(SUSAETA 5: Entra per metterci una pezza ma non riesce, comprensibilmente, a cambiare la rotta ormai tracciata)
(IBAI GOMEZ 5,5: Ci prova con un paio di tiri in porta nel finale, caricando a testa bassa con i compagni per l’orgoglioso forcing finale)
(ITURRASPE SV)
VALVERDE 5: Stasera è ininfluente, nonostante si tratti di un allenatore di livello. Ma contro questo Barcellona bisogna andare a caccia del miracolo, più che di espedienti tattici
ATHLETIC BILBAO-BARCELLONA: I VOTI DEI BLAUGRANA
TER STEGEN 6: Dopo qualche incertezza nel primo tempo – e nonostante il gol preso – si rimette in pista nella ripresa
DANI ALVES 9: Il taglio di capelli è imbarazzante, come la sua superiorità tecnica e fisica sugli avversari. Quando gioca così è senza dubbio il miglior terzino del mondo
PIQUE’ 6,5: Partita tranquilla e fatta di interventi precisi e senza svolazzi inutili
MASCHERANO 6: Soffre più degli altri la verve di Williams, anche se nei recuperi a campo aperto è sempre il numero uno
JORDI ALBA 6,5: La solita ala mascherata da terzino, che vive sulla linea laterale e rifornisce a getto continuo la fame di palloni di Neymar
INIESTA 6: Ordinaria amministrazione e staffetta con il fratello Xavi, assieme al quale a fine partita alza la 27a Copa del Rey della storia catalana
S. BUSQUETS 6: Si limita a fare il metronomo, dirige il traffico a centrocampo aiutato dalla mancanza assoluta di rivali all’altezza in cabina di regia
RAKITIC 7: Fa partire lui l’azione del gol di Neymar e si rivela ancora una volta un prezioso e fondamentale interprete per il calcio costruito da Luis Enrique su misura per il tridente magico
SUAREZ 7: Assist altruista e perfetto per Neymar e partita da “nuevo” Suarez, quello che ha capito come giocare dopo qualche mese di Barça e sta portando il tris con Messi e lo stesso Neymar a vette da migliori della storia del calcio
MESSI 9: A proposito di storia del calcio. Guardate il gol con cui incendia la partita: può un calciatore normale, una persona come noi, fare cose del genere?
NEYMAR 7: Ballerino e danzante come sempre, è irritante e tecnicamente sublime. Il colpo di tacco a superare l’avversario è inutile ma apre in noi sprazzi di calcio da bambini nell’animo
(XAVI 6: Giustamente Luis Enrique lo inserisce per la passerella finale della carriera nel suo stadio, regalandogli un’altra coppa da capitano)
(PEDRO SV)
(MATHIEU SV)
LUIS ENRIQUE 8: Lo ribadiamo ogni volta, se non hai giocatori così più forti degli altri non puoi permetterti filosofie e tatticismi. Ma farli rendere in questo modo è tutto merito suo, alla faccia di chi non ci credeva (anche in Italia)
(Luca Brivio)