Il 50 gol in viola di Gilardino e la perdurante striscia senza vittorie negli scontri diretti in Serie A con la Fiorentina per il Cesena, che dura ormai da quasi 30 anni: sono questi i due dati statistici che balzano all’occhio studiando il match di Firenze, prima di concentrarsi sulla lettura della partita. Anche in questo senso, sono due gli aspetti sui cui indirizzate la nostra attenzione: in primis i tentativi offensivi, decisamente sbilanciati. 22 quelli totali per la Viola, di cui 12 conclusi con tiri nello specchio. Pericolosità dell’88%, altissima. Solo la sfortuna (e gli errori di mira) e la grande giornata di Agliardi hanno evitato la goleada. Dall’altra parte 1 tiro in porta pur bellissimo, il gol di Rodriguez su 13 tentativi; pericolosità al 35%, piuttosto bassa. Secondo fattore, palle giocate e percentuale di precisione: entrambi differiscono tra Fiorentina e Cesena di poco, rispettivamente 581 a 504 e 71 a 66%. Il che evidenzia come i romagnoli se la sono giocata, senza nascondersi e rischiando tantissimo, in stile “europeo”. Non ci siamo abituati in Italia e visto che da perdere c’era poco, siamo d’accordo con la scelta di Di Carlo. I singoli: Renzetti è il migliore per palle recuperate (ed anche uno dei meno peggio in generale del Cesena), mentre Kurtic con 65 passaggi riusciti è al top tra i “creatori” di gioco. Tra questi, poi, risulta anche l’assist per Gilardino, quindi tanto meglio per Montella. Ilicic, il migliore in campo, è infine il giocatore che ha concluso più volte verso la porta, ben 7.
Spazio alle interviste del post partita. Vincenzo Montella si gode il ritorno ai 3 punti: “E’ una vittoria che ci da convizione, volevamo vincere per riprenderci il 5 posto e adesso possiamo pensare a giovedì. Ho visto il Siviglia ieri e anche tante altre volte, è una squadra costruita con intelligenza e equilibrio; alternano benissimo le fasi di gioco e riescono a capire i momenti della partita, anche grazie alla grande esperienza a certi livelli. Turnover? Stiamo cercando di usarlo in maniera ‘scientifica’, poi non sempre ci si riesce… Credo di avere un gruppo arrivato in questo momento nella giusta condizione. Poi sono le vittorie che aiutano a fare meglio, dando coraggio e determinazione in maniera superiore.”.
Mimmo Di Carlo ammette i meriti degli avversari, con lucidità: “Il risultato mi sembra giusto; abbiamo fatto bene nel primo quarto d’ora, poi la Fiorentina è venuta fuori con la sua qualità tecnica. In quel momento dovevamo difenderci meglio, continuando a ripartire in contropiede. Nella ripresa abbiamo cambiato modulo, facendo meglio. Sul 2-0 abbiamo fallito il 2-1 e poi preso il terzo gol. Sono soddisfatto del nostro match, nella seconda frazione. Non abbiamo mollato mai. Ora vogliamo solo far più punti possibili, il resto non dipende da noi…”.
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