Il tennis sottacqua? Chissà. A tennis si è giocato dappertutto: erba, cemento e terra ovviamente, ma abbiamo visto anche campi sintetici, terra colorata di blu – i giocatori non la presero troppo bene – e di verde, improvvisazioni nel pieno cuore di metropoli, addirittura tennis sulle navi. La nuova frontiera prevede il tennis subacqueo. Una follia probabilmente, eppure il progetto al vaglio cè e farebbe gola a tanti sceneggiatori di fantasy e fantascienza che si sono immaginati interi mondi sommersi, città dimenticate nei più profondi abissi oceanici, popoli subacquei con una vita propria. Qui stiamo parlando di qualcosa di più semplice, ma allo stesso modo decisamente più complesso: sette campi sottacqua, ideati dallarchitetto polacco Krzysztof Kotala che, in collaborazione con lo studio 8 + 8 Concept, ha già diffuso alcune immagini del centro che ha in mente. Sarebbe a Dubai, ed è già partita la caccia agli investitori che vogliano finanziare il progetto; ma la fervida fantasia si scontra con problemi logistici reali, per esempio la realizzazione e la tenuta delle lastre di vetro che coprirebbero i campi (e le tribune perchè, a meno che non li si doti di maschere, boccaglio e muta, gli spettatori da qualche parte dovranno pur stare). In più i costi, come si può ben immaginare, sarebbero elevatissimi e forse il gioco non varrebbe la candela; senza contare che giocare a tennis con squali e altri pesci che ti nuotano sulla testa non deve essere troppo immediato. Però, ammettiamo che la curiosità cè ed è viva: chissà che questi campi subacquei non si facciano davvero.
(Claudio Franceschini)