Il ciclista britannico Bradley Wiggins è riuscito a realizzare, al Lee Valley Velo Park di Londra (impianto realizzato per le Olimpiadi di Londra 2012), il nuovo record dell’ora, percorrendo 54 km e 526 metri in un’ora e battendo il record precedente, da poco realizzato da Alex Dowsett (52 km 937 metri). L’obiettivo dichiarato del corridore della Bradley Wiggins Team era quello di percorrere 221 giri della lunghezza di 250 metri, coprendo complessivamente 55 km e 250 metri in un’ora. Il corridore britannico ha utilizzato una bici Pinarello, realizzata appositamente, con un rapporto dichiarato 58/14, capace di coprire 8,849 metri a pedalata. Da sottolineare gli studi approfonditi condotti nella galleria del vento, in cui sono stati studiati tutti i dettagli per permettere di compiere l’impresa (il corridore, dopo tanti anni, si è presentato in pista senza barba). Dopo 72 giri, percorsi ad una velocità media di 54,500 km/h, Wiggins ha 48 secondi di vantaggio su Alex Dowsett, il ciclista britannico che ha realizzato il record a Manchester, lo scorso maggio (tutt’altro che impeccabile la grafica proposta dalla regia inglese, come sottolineato più volte anche dal conduttore italiano su Eurosport). Il trend migliora e al giro 100 la velocità media sale a 54,612 (un minuto di vantaggio), un dato in linea rispetto alle aspettative, nonostante Wiggins non stia seguendo perfettamente la linea nera degli inseguitori, tenendosi leggermente più largo. Wiggins riesce a stabilizzarsi sulla media di 54,616, perfettamente in linea con le previsioni e nonostante un leggero calo, avvertito a partire dal giro 170, conclude la prova percorrendo, in un’ora 54 km e 526 metri, risultato inferiore alle aspettative ma in grado di migliorare il record precedente di 1 km e 600 metri.
Bradley Wiggins sta correndo per battere il record dell’ora. Nel primo quarto d’ora di pedalate il ciclista inglese ha già completato oltre 50 giri, procedendo ad andatura spedita sul circuito ovale del Lee Valley Velo Park londinese. Sulle tribune lo sostengono gli spettatori presenti che hanno riempito l’impianto della capitale britannica per assistere alla grande impresa.
Sempre nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport Elia Viviani ha parlato delle differenze tra ciclismo su pista e su strada: “In pista cambia il modo di pedalare: spini di più in rettilineo e accompagni in circa perché la forza centrifuga dà velocità. La cadenza di pedalata è più elevata: in pista sei sui 100-105, in una corno 85-90. Anche il modo di guidare la bici fa la differenza: vedrete Wiggins più largo in rettilineo per avere la migliore traiettoria in curva“. Nel frattempo è tutto pronto al Lee Valley Velo Park di Londra, si avvicina il momento in cui scoccherà il cronometri e Bradley Wiggins comincerà a correre (19:30 italiane).
Il ciclista Elia Viviani ha parlato alla Gazzetta dello Sport del Record dell’Ora, l’impresa in cui il collega Bradley Wiggins si cimenterà questa sera. Viviani ha parlato anzitutto della prova in sè, estremamente impegnativa: “Per capirci: l’altro giorno ho girato in 16′ secondi circa a giro per 4 minuti. Lui lo farà per un’ora. Serve molta concentrazione: esiste solo la linea nera e la tabella dei tempi. Non c’è un avversario da battere, se non la storia“. Viviani e Wiggins fanno parte della stessa squadra, il team Sky, il veronese si è dichiarato fiducioso sulle possibilità di riuscita del compagno: “Farà un record stratosferico: percorrerà dai 55,5 chilometri in su. Del resto, vedete altri pistard alla sua altezza? Gli ‘stradisti’ possono imparare la tecnica, ma il gap è troppo grande. E poi, dopo Wiggo, non so in quanti vorranno provare l’Ora“.
Il primo tentativo nella storia del record dell’ora risale addirittura al diciannovesimo secolo: l11 maggio 1893 il francese Henri Desgrange, in seguito ideatore del Tour de France, effettuò 35,325 Km a Parigi. Per altre due volte il record fu ritoccato nella capitale francese, da Jules Dubois e Oscar Van Den Eynde; nel luglio 1898 invece Willie Hamilton, un americano, tocco per primo i 40 Km a Denver. Grandi nomi hanno corso e migliorato la distanza: Fausto Coppi lo fece nel 1942 a Milano (45,798 Km), Jacques Anquetil sempre a Milano nel 1956, ben 14 anni dopo il record di Coppi che ancora resisteva e migliorandolo per poco più di 300 metri; Eddy Merckx centrò il primato a Città del Messico, nel 1972, con quasi un chilometro in più di Ole Ritter che sempre nella stessa città lo aveva stabilito quattro anni prima. Dal primo record di Desgrange allultimo di Alex Dowsett il record è migliorato di ben 17,4 Km; a dire il vero il primato assoluto spetterebbe a Chris Boardman, che percorse 56,375 Km il 6 settembre 1996 a Manchester; ma, come già accaduto a Moser, Graeme Obree, Miguel Indurain e Tony Rominger, il suo record fu cancellato a posteriori dallUCI che vietò i manubri da triathlon per il record dellora.
Oggi domenica 7 giugno è il giorno tanto atteso in cui Bradley Wiggins proverà a conquistare il record dell’ora. L’attesa è grande, tanto che i biglietti per assistere dal vivo a questo tentativo al velodromo olimpico di Londra sono andati esauriti in pochissimo tempo: Wiggins in Gran Bretagna è una vera e propria leggenda, ha reso popolarissimo il ciclismo prima con i suoi grandi trionfi su pista (tre ori olimpici e sei mondiali tanto per citare i principali) e poi ancora di più con i successi su strada, in particolare il Tour de France 2012, quando diventò sia il primo britannico sia il primo pistard di alto livello a conquistare la Grande Boucle, senza dimenticare un oro olimpico e uno mondiale vinti nella cronometro. Ora ‘Wiggo’ è tornato al primo amore, la pista: vuole concludere la carriera a Rio 2016 e prima conquistare il record dell’ora che ultimamente è tornato molto popolare. Per nove anni era rimasto nelle mani del ceco Ondrej Sosenka, pagando un certo disinteresse dopo che l’Uci aveva cancellato tutti i record ottenuti con biciclette speciali. Così Sosenka, certo non un nome di spicco del ciclismo internazionale, aveva fissato il nuovo primato in 49,700 km il 19 luglio 2005 e poi per lunghi anni più niente era accaduto. Dall’anno scorso invece è stata una escalation di tentativi, dei quali ben quattro coronati dal successo: per primo Jens Voigt, che portò il record a 51,115 km il 18 settembre per coronare una lunga carriera; record che durò tuttavia solo poco più di un mese perché il 30 ottobre l’austriaco Matthias Brandle lo portò a 51,852 km. Passa Capodanno ed ecco che l’8 febbraio 2015 a spingere un po’ più in là il limite provvede l’australiano Rohan Dennis (52,491 km), battuto il 2 maggio dal britannico Alex Dowsett, che ha fissato il limite attuale in 52,937 km. I tanti tentativi (compresi alcuni falliti) si devono anche all’annuncio di Wiggins, che aveva fissato il suo tentativo appunto per oggi: il timore degli altri era che Wiggo spingesse troppo in là il limite, dunque ci hanno provato prima per entrare nel libro del record. In effetti si parla di 55, forse addirittura 56 km: Posso battere il record di Dowsett, ma non voglio solo farlo mio: voglio renderlo irraggiungibile. Se faccio la distanza che ho in mente, il record resterà mio per 20 anni, ha detto Bradley. Il messaggio è chiaro: ci riuscirà? Il tentativo di record dell’ora da parte di Bradley Wiggins sarà trasmesso in diretta tv su Sky Sport 2, il canale numero 202 della piattaforma satellitare: il collegamento avrà inizio alle ore 19.15 e sarà preceduto da uno speciale su Francesco Moser, che ha detenuto il record per quasi 10 anni. Proprio Moser sarà uno dei commentatori che affiancheranno il telecronista Francesco Pierantozzi: gli altri saranno il c.t. Davide Cassani, lex campione del mondo Maurizio Fondriest e lo sprinter del Team Sky Elia Viviani. Per gli abbonati alla tv satellitare, sarà possibile seguire l’evento anche in diretta streaming video tramite l’applicazione Sky Go.