Sepp Blatter ha annunciato lintenzione di non ricandidarsi alla presidenza della FIFA; una decisione che era più o meno annunciata dopo lo scandalo che laveva colpito qualche mese fa, e che aveva già portato alle sue dimissioni. Questo non gli ha però impedito di essere duramente contestato: nel corso della conferenza stampa di oggi il presidente uscente è stato avvicinato da un uomo che, nonostante i richiami dello stesso Blatter alla sicurezza affinchè fosse condotto fuori, è riuscito a rovesciargli sulla testa alcune banconote false a simboleggiare la corruzione (accertata anche dalle indagini condotte dallFBI) del presidente svizzero. Le elezioni per la presidenza della FIFA si terranno il prossimo 16 febbraio.
La conferenza stampa di Sepp Blatter infine ha avuto luogo e l’annuncio più importanti riguarda le elezioni del prossimo 26 febbraio: “Serve un nuovo presidente e io sono vecchio. Tornerò al mio lavoro da giornalista”. Inoltre Blatter ha comunicato le “decisioni importanti prese dalla Fifa”. Tra queste, la “creazione di una commissione di 11 persone per le riforme guidata da Domenico Scala” creata per ripulire l’immagine della Fifa dopo i recenti scandali. Le proposte di riforma includeranno “controlli per l’integrità per i membri del Comitato esecutivo e l’introduzione di nuovi limiti a tutti i livelli della Fifa”. La task force presenterà le sue conclusioni entro settembre al Comitato esecutivo che a sua volta potrà esporle al Congresso per cambiare le regole dello statuto.
La ha deciso: le elezioni per il nuovo presidente si terranno il 26 febbraio 2016. Dopo lo scandalo che aveva portato alle dimissioni di Sepp Blatter e allarresto di alti dirigenti della Federazione Internazionale, è stata fissata una data ufficiale; tuttavia non si tratta di rose e fiori, perchè oggi era prevista una conferenza stampa a Zurigo e la conferenza è stata annullata dopo che a Blatter sono state lanciate banconote false in segno di contestazione. Chiaro il messaggio: lo svizzero, che a questo punto dovrebbe restare temporaneamente in carica – fino alle elezioni – è ormai personaggio sgradito ai più. Blatter se ne deve andare adesso dice a gran voce Ali Bin Al-Hussein, il principe giordano che pochi mesi fa aveva perso le elezioni contro Blatter. Non gli si può permettere di pianificare la sua successione gestendo il processo elettorale: è in ballo il futuro della FIFA. Al-Hussein ha inoltre rifiutato la proposta di votare a dicembre sostenendo il fatto che non cambierebbe granchè, e non ha chiarito se la sua candidatura per febbraio sarà rinnovata; sempre su Repubblica si legge intanto che Michel Platini avrebbe lappoggio delle federazioni di Europa, Asia, Sudamerica e CONCACAF (Nord e Centro America), le quali gli starebbero chiedendo a gran voce di candidarsi (lo riporta anche la BBC). Lattuale presidente della , che a questo punto sarebbe nettamente favorito per la presidenza della FIFA, non ha però preso una decisione in merito. Si vedrà nei prossimi giorni e mesi se anche il suo nome comparirà tra i candidati.