Non sono bastati 120 minuti di gioco per sbloccare il risultato di Cile-Argentina dallo 0-0. Ecco la roulette dei rigori. Parte Mati Fernandez per il Cile, con un missile che si insacca imparabilmente all’incrocio dei pali. L’Argentina gioca la carta Messi: rasoterra imprendibile alla sinistra di Bravo, che prova a disturbare Messi in tutti i modi, ma la Pulce lo punisce. Poi è la volta di Vidal, Romero è bravissimo a deviare il pallone con una mano ma non basta, gol. Per l’Argentina ci prova Higuain, ma spara alle stelle. Cile in vantaggio e che con Aranguiz rimane davanti. E’ poi la volta di Banega: ma Bravo è superlativo e para il tiro di Banega. Cile a questo punto a un passo dalla vittoria. Sul dischetto va Alexis Sanchez. Cucchiaio incredibile e gol, il Cile vince la Coppa America 2015!
Se il risultato è ancora fermo sullo 0-0 tra Cile ed Argentina non si può in questi tempi supplementari imputarlo ad Alexis Sanchez. Proprio allo scadere della prima frazione dell’extratime, infatti, l’attaccante cileno (che sta correndo come un treno da quasi 120 minuti filati) approfitta di un clamoroso buco in chiusura di Mascherano (che poi accusa problemi muscolari che lasciano il dubbio sul suo svarione) e si invola verso la porta di Romero. Una buona metà del cmapo in pieno scatto, con l’arrancante Zabaleta che compie un vero e proprio miracolo nel contenerlo e a chiudergli la linea di tiro. Il Nino Maravilla spara di un soffio sopra la traversa. Nel secondo tempo supplementare sempre lui, sempre Alexis Sanchez a fare la parte del leone e a mangiare l’erba in copertura e in avanti. Un giocatore con una voglia pazzesca di incidere in questa finale di Coppa America 2015. Tra pochi minuti però l’unica cosa che potrà fare, sarà tirare il suo calcio di rigore
Risultato finale: 0-0 dopo i 90 minuti in Cile Argentina e soprattutto dopo un’occasionissima davvero clamorosa occorsa ad Higuain al 92mo minuto. Ci saranno i supplementari, ma sarebbe scoppiata la festa Argentina se l’azione – perfetta – tra Messi (verticalizzazione), Lavezzi (assist tagliatissimo sul secondo palo) e Higuain (solo esterno della rete per lui) si fosse conclusa con il gol, in modo quindi altrettanto perfetto. La partita è stata nel secondo tempo tiratissima (altro giallo di Aranguiz per fallo su Banega) e un po’ meno spettacolare, perchè molto tattica, tuttavia ora nei supplementari le due squadre sono accorte, ma anche molto intenzionate a non finire alla lotteria dei rigori (anche se il Cile potrebbe sperare in un colpo di fortuna, dato che stasera ha meritato davvero molto). Nei primi due minuti dei supplementari si esauriscono i cambi per il Cile (Henriquez al posto di Edu Vargas) e rimedia un bel cartellino giallo anche Banega, per un brutto fallo su Mauricio Isla. Il Cile continua a far valer eil suo gioco semplice e senza fronzoli, l’Argentina ha in campo un parterre di fuoriclasse. Chi resisterà di più alla fatica?
Partita che si incattivisce e il grande agonismo lascia qualcosa sul terreno. I tecnici mescolano le carte, il risultato è sempre ancorato saldamente sullo 0-0, ma il Tata Martino decide di anticipare i tempi per evitare i tempi supplementari e butta nella mischia il Pipita Higuain al posto di Aguero e – pochi minuti dopo – Banega al poso to di Pastore. Il Cile però sta giocando bene, ha grinta, equilibrio e sta crescendo sempre di più. L’occasionissima per rompere l’equilibrio di Cile Argentina capita clamorosamente sui piedi di Alexis Sanchez che liberato da un lob superbo di Aranguiz gira al volo a tu per tu con Romero mandando il pallone clamorosamente fuori lontano dal palo alla destra della porta della Seleccion. Brividi e Nino Maravilla che si mangia la maglietta: il gol intanto se l’era mangiato solo pochi secondi prima
Nessun cambio per i due tecnici e risultato che rischia di sbloccarsi subito dopo il fischio di inizio del secondo tempo, ma per adesso Cile-Argentina rimane ancora sullo 0-0. Subito dopo il fischio di inizio il Cile va vicino al gol dopo una grave ingenuità di Otamendi che lancia involontariamente Sanchez. El Nino Maravilla mette subito in mezzo per Vidal, ma il suo colpo di testa non incanta Romero. La partita dopo questo sussulto iniziale si “normalizza” e il braccio di ferro tra le due formazioni diventa più equilibrato. L’argentina rimedia un cartellino giallo con Rojo che in questa fase sembra un po’ in confusione: dallo su Isla e cartellino giallo. Sull’azione successiva giallo anche per Mascherano: fallo di mano al limite dell’area e punizione pericolosissima affidata al piede educatissimo di Aranguiz, nulla di fatto però sul traversone che ne scaturisce.
Risultato inchiodato sullo 0-0 tra Cile e Argentina, ma solo per la grande bravura del portiere cileno (da un lato) e per la sfortuna nell’ultimissimo passaggio (dall’altro). Partita tiratissima, corretta, ma molto maschia. Altro cartellino giallo per Dias, ancora per fallo su Leo Messi, e ora l’Argentina, che era sembrata riprendersi nella seconda parte del primo tempo, può contare su ben tre giocatori diffidati tra le fila del Cile, che certamente non metteranno la squadra in condizioni di grande tranquillità per il prosieguo della gara. Certamente anche Lucas Biglia ha scampato un giallo per una manata sull’incontenibile Valdivia che sta deliziando lo stadio con le sue giocate, anche molto efficaci, ma non troppo fortunate. Assit per Isla e Beasejour, che non si sono concretizzati di un soffio. L’Argentina pare aspettare l’occasione giusta per colpire e proprio in pieno recupero il Pocho Lavezzi si vede negare un gol a botta sicura proprio da un piazzatissimo Bravo che mura un piattone chirurgico da parte dell’attaccante ex-Napoli, liberissimo a rimorchio in area di rigore. Non c’è che dire: bravo, Bravo!
Risultato sempre fermo sullo 0-0 tra Cile e Argentina, ma i giocatori bianco-azzurri perdono una pedina fondamentale. Angel Di Maria, infatti, è costretto a uscire per un infortunio muscolare al trentesimo dopo un coast-to-coast che ha tagliato in due il campo e che solo a causa di questo guaio al quadricipiete non si è concluso con un tiro in porta. Un vero peccato perchè Di Maria stava facendo vedere i sorci verdi al Cile, praticamente tutto da solo. Al suo posto entra Il Pocho Lavezzi. Per quanto riguarda i cartellini gialli, il Cile ne ha beccati due, uno con Silva (che aveva trattenuto proprio Di Maria), poi con Medel che per recuperare un pallone vagante spara un calcione alla bocca dello stomaco a Lionel Messi. Cartellino giallo sacrosanto per il giocatore dell Inter
Risultato tra Cile e Argentina ancora fermo sullo 0-0, ma due grandissimi brividi, uno per parte, procurati da Vidal e dal Kun Aguero in collaborazione con Javier Pastore (partita di grandissima classe la sua fino a questo momento). La prima occasione arriva all’11mo con Vidal, appunto, bravissimo a duettare con Sanchez che sembra in questi minuti avere quattro polmoni. L’esterno cileno sfonda sulla fascia di sinistra e mette in mezzo un buon pallone sul quale si avventa Vidal che riesce a tirare in porta, si salva in qualche modo Romero. Pochi minuti dopo l’Argentina mette a fuoco la prima vera azione offensiva sull’asse Pastore-Aguero, ma il tiro di Aguero non mette in affanno Bravo. Il portiere del Cile si supera invece su colpo di testa ravvicinato di Aguero su punizione di Messi, sul primo palo (nonostante il traffico davanti a se) il portiere cileno ci mette la mano: come un gol.
Nei primissimi minuti Cile-Argentina non tradisce le aspettative di una partita molto intensa, non granchè tattica, e molto molto veloce. L’Argentina spinge moltissimo, ma il Cile cerca di aggredire e dopo una primissimo impatto un po’ timido prende in mano le redini del gioco alzando tantissimo il baricentro e cercando di offrire ai portatori di palla almeno due o tre linee di passaggio possibili con tutti gli effettivi che fanno molto movimento. L’Argentina riparte di infilata e già in un paio di occasioni il lancio lungo per le incursioni di due peperini come Aguero e Di Maria ha dato i brividi ai tifosi cileni. La partita è appena cominciata, ma il Cile sta alzando il livello dello scontro (e dello spettacolo), staremo a vedere chi tirerà per primo verso la porta…
Cile-Argentina: è tutto pronto allEstadio Nacional de Chile per la finale della Coppa America 2015. Cile-Argentina, ultimo atto del torneo: la Roja non ha mai vinto, la Seleccion può agganciare lUruguay al primo posto dellalbo doro con 15 trofei. Il Cile gioca in casa, lArgentina in termini assoluti è più forte: chi si prenderà la vittoria? Non resta che scoprirlo insieme, e intanto ecco le formazioni ufficiali della partita con delle novità da entrambe le parti CILE (3-4-1-2): 1 Claudio Bravo; 4 Isla, 17 Medel, 5 F. Silva, 15 Beausejour; 20 Aranguiz, 21 M. Diaz, 8 Vidal; 10 Valdivia; 7 A. Sanchez, 11 E. Vargas. In panchina: 12 Garces, 23 J. Herrera, 22 Henriquez, 19 F. Gutierrez, 6 Fuenzalida, 16 D. Pizarro, 3 Albornoz, 2 Mena, 14 Mati Fernandez, 13 Rojas, 9 Pinilla. Allenatore: Jorge Sampaoli ARGENTINA (4-3-3): 1 S. Romero; 4 Zabaleta, 17 Otamendi, 15 Demichelis, 16 Rojo; 21 Pastore, 14 Mascherano, 6 Lucas Biglia; 10 Messi, 11 Aguero, 7 Messi. In panchina: 12 Guzman, 23 Marchesin, 2 Garay, 13 Casco, 3 Roncaglia, 19 Banega, 5 Gago, 8 Pereyra, 22 Lavezzi, 18 Tevez, 9 Higuain. Allenatore: Gerardo Martino
Come abbiamo già scritto, le due squadre si sono incrociate in finale di Coppa America nel 1955, sempre in questo stadio di Santiago. Il torneo si chiamava ancora Campeonato Sudamericano de Football; vi parteciparono 10 nazionali, vale a dire quelle geograficamente appartenenti al Sudamerica (a differenza dei giorni nostri che hanno visto lapertura a formazioni del Centro e Nord America). Il torneo si disputò con un girone allitaliana di sola andata; alla fine a laurearsi campione sarebbe stata la squadra con il maggior numero di punti. Il 18 marzo 1955 Cile e Argentina arrivarono allEstadio Nacional (dove si giocarono tutte le partite) con 3 vittorie e un pareggio (entrambe per 2-2: la Roja contro lUruguay, lArgentina contro il Perù): chi avesse vinto la partita sarebbe stato campione. Fu lArgentina a imporsi: al 59 minuto fu segnato lunico gol del match, a firma di Rodolfo Micheli che mise a segno in quelledizione di Coppa America 8 dei 10 gol che ebbe in carriera con lAlbiceleste (in 13 apparizioni); allepoca aveva 24 anni ma la sua esperienza con la nazionale si chiuse nel 1956, sostanzialmente quando abbandonò lIndependiente per cercare altrove una fortuna che raramente avrebbe trovato.
Lo stadio scelto per ospitare la finale di Coppa America 2015 è ovviamente lEstadio Nacional de Chile, che sorge a Santiago (precisamente a Nunoa, comune della Regione Metropolitana della città). Uno stadio da 48665 posti per le partite di calcio, inaugurato addirittura nel 1938 e dunque tra i più antichi al mondi; si giocò qui la finale (tra le altre partite) dei Mondiali 1962 Brasile-Cecoslovacchia, nella quale il primo gol fu segnato da Josef Masopust scomparso pochi giorni fa. Lo stadio ha anche una storia triste: nel 1973, dopo il golpe che vide salire al potere in Cile Augusto Pinochet, questo impianto venne utilizzato come campo di concentramento e circa 40 mila prigionieri furono internati qui nel giro di tre mesi. Nel 2008 lo stadio, pur mantenendo la sua denominazione originale, è stato intitolato alla memoria del giornalista sportivo Julio Martinez Pradanos.
La finale di Coppa America 2015 tra Cile e Argentina sarà diretta dallarbitro colombiano Wilmar Roldan. Nato ad Amalfi (nel dipartimento di Antioquia) nel gennaio 1980, Roldan è diventato internazionale nel 2008 ma il suo esordio nella FIFA è avvenuto soltanto nellaprile 2009, in Ecuador-Paraguay 1-1. In precedenza a livello Conmbeol aveva arbitrato i quarti di finale di Copa Libertadores tra Boca Juniors e Atlas; ha diretto due partite alle Olimpiadi 2012 ed è stato chiamato per i Mondiali 2014, dove ha fischiato in Messico-Camerun e Corea del Sud-Algeria della fase a gironi. Non superando i taglio è stato mandato a casa, ma poco dopo ha avuto la soddisfazione di essere selezionato per Nacional-San Lorenzo, finale di andata di Copa Libertadores. In questa edizione di Coppa America ha arbitrato due partite: Argentina-Paraguay 2-2 della fase a gironi e il quarto di finale Bolivia-Perù 1-3.
Alle ore 22 italiane di questa sera lo stadio Nazionale del Cile, a Santiago, ospita la finale di Coppa America 2015. La sfida, che sarà diretta dall’arbitro colombiano Wilmar Roldan, deciderà la squadra campione del Sudamerica, o comunque della Conmebol; sono previsti i tempi supplementari in caso di parità ed eventualmente i calci di rigore. Cile e Argentina sono due squadre che nella storia della Coppa America hanno percorsi e storie diametralmente opposti: la Seleccion con 14 vittorie è seconda nellalbo doro e questa sera può agganciare lUruguay in vetta, mentre il Cile si gioca il primo storico titolo non avendo mai vinto questa competizione.
Entrambe però erano presenti alla primissima edizione, quella del 1916, che vedeva la partecipazione di appena quattro nazionali. Anche il Cile ha giocato delle finali: lultima nel 1987, quando si arrese allUruguay, ma cè anche una finale giocata nel 1955 contro lArgentina, un episodio che può portare male perchè si giocò in questo impianto e lArgentina vinse con un gol di Rodolfo Micheli (non era una finale secca quanto lultima partita di un girone allitaliana, con le due squadre che arrivarono a giocarsi il titolo a pari punti).
In questa edizione di Coppa America il Cile si è classificato al primo posto del suo girone con due vittorie e un pareggio; nei quarti di finale ha superato i campioni in carica dellUruguay per 1-0 mentre in semifinale ha battuto 2-1 il Perù con una doppietta di Edu Vargas, attuale capocannoniere del torneo con 4 gol. LArgentina ha ottenuto gli stessi punti (7) nel gruppo B, poi ha avuto bisogno dei calci di rigore per far fuori la Colombia (era finita 0-0) ma in semifinale ha demolito il Paraguay per 6-1.
Il suo cannoniere è Sergio Aguero (3 gol); la curiosità è legata al fatto che Jorge Sampaoli e Gerardo Martino, i due allenatori, sono entrambi argentini e soprattutto hanno giocato insieme quando erano molto giovani, nel vivaio del Newells Old Boys (prima che un grave infortunio ponesse fine alla carriera di Sampaoli). Lultimo incrocio tra le due nazionali in Coppa America risale al girone del 1997: lArgentina vinse 2-0 con i gol di Sergio Berti e Marcelo Gallardo.
Lultimo incrocio ufficiale è invece quello delle qualificazioni al Mondiale 2014, proprio in questo stadio: Leo Messi e Gonzalo Higuain segnarono a tre minuti di distanza, in pieno recupero Fellipe Gutiérrez accorciò le distanze. Adesso non ci rimane che metterci comodi, dare la parola al campo e assistere a questa partita sperando che, come già successo altre volte in questo torneo, lo spettacolo sia degno delle aspettative: la diretta di Cile-Argentina, finale della Coppa America 2015, sta per cominciare
La diretta tv di di Cile-Argentina, finale di Coppa America 2015, è affidata come sempre a Gazzetta Tv, il nuovo canale che ha seguito tutti i match di questa edizione della Coppa America. Lo trovate sul vostro telecomando al numero 59, e ovviamente anche in streaming video andando sul sito ufficiale della Gazzetta che è www.gazzetta.it. Per tutti gli altri aggiornamenti utili sulla partita di Santiago potete fare riferimento al sito ufficiale che trovate allindirizzo www.ca2015.com (è disponibile anche la versione in inglese); i social network abbinati al sito sono facebook.com/copaamerica e, su Twitter, @ca2015 (per la versione inglese selezionate @ca2015_en). Ricordiamo inoltre le pagine delle due federazioni che si sfidano nella notte italiana: per il Cile ci sono le pagine facebook.com/ANFPChile e @AnfpChile, per lArgentina abbiamo invece le pagine facebook.com/AFASeleccionArgentina e @AFA.
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