Al Tour de France 2015 la quinta tappa Arras-Amiens, dopo 190 chilometri di corsa, ha visto il dominio tedesco, con André Greipel che ha vinto la tappa ed allungato nella classifica della maglia verde mentre il suo connazionale Tony Martin ha conservato la maglia gialla conquistata nella tappa del giorno precedente. Per Greipel si tratta del bis in questa edizione del Tour, nel quale si era già imposto, sempre in volata, nella seconda tappa con arrivo a Zelande. Alle sue spalle si sono piazzati ancora una volta Peter Sagan, suo principale concorrente nella classifica a punti, ed il britannico Mark Cavendish, uno specialista delle volate che in questo Tour de France sembra però un po sottotono. Nella volata del gruppo il migliore degli italiani è stato Davide Cimolai che si è piazzato in nona posizione. Per Greipel si tratta della ottava vittoria in totale nella corsa francese, 127esimo successo in carriera, lundicesimo nel 2015.
La tappa è stata ancora una volta caratterizzata dal forte vento e dalle cadute, specialmente allinizio. In una di queste, avvenuta dopo soli 12 chilometri di corsa, è rimasto coinvolto lo sprinter Nacer Bouhanni del team Cofidis, che a causa di questa caduta ha dovuto lasciare il Tour. La caduta ha provocato problemi al polso destro ed aggravato le sue condizioni già precarie per una caduta al Campionato Nazionale, per cui si è ritirato, anche se i controlli con i raggi X hanno escluso fratture. Come di consueto al Tour la tappa è iniziata con una fuga immediatamente dopo il via; questa volta sono fuggiti in due, Nicolas Edet (Cofidis) e Pierre Luc Perichon (Bretagne-Seche). Perichon rimane ben presto da solo, ma al chilometro 33 cè unaltra caduta che vede interessati diversi corridori della Cannondale-Garmin e Greg Van Avermaet della BMC, caduta che comunque non ha alcuna conseguenza perché tutti i corridori sono stati in grado di ripartire. Le cadute continuano ed a farne le spese sono Mollema, Coquard e Roche, tutti senza gravi conseguenze, poi, quando mancano 97 chilometri allarrivo si esaurisce la fuga di Perichon. A 80 chilometri dal traguardo, in presenza di una curva ad angolo retto, il gruppo si spezza in due tronconi a causa del vento e dellaccelerazione impressa dalle formazioni della Bmc e della Tinkoff Saxo. Tutti i migliori sono nel primo gruppo, che è formato da circa 70 corridori, numero che cala drasticamente a 25 chilometri dal traguardo, sempre a causa di una caduta che mette a terra 20 corridori tra i quali il nostro Luca Paolini. Il distacco tra i due gruppi sale, sotto la spinta di diverse squadre come la Sky, la Bmc e la Movistar, mentre Nibali tiene maggiormente al coperto lAstana. Foratura per Cavendish che viene però atteso da tre compagni di squadra e riportato rapidamente in gruppo. Quando ci si avvicina al traguardo le squadre dei velocisti iniziano a lavorare per lo sprint finale, che vede Greipel uscire sul lato sinistro della retta darrivo e vincere per la seconda volta, con Sagan e Cavendish che occupano le altre due posizioni che garantiscono i secondi di abbuono. Il velocista inglese è stato naturalmente svantaggiato anche dalla fatica fatta per rientrare dopo la foratura e nonostante abbia provato a rilanciare per ben due volte negli ultimi 200 metri, si è dovuto arrendere agli avversari. Quarto posto per un altro dei migliori velocisti, Alexander Kristoff.
La classifica generale non subisce scossoni, con il solo Sagan che guadagna 6 secondi grazie agli abbuoni, passando in quarta posizione davanti a Gallopin, mentre nelle prime tre ci sono sempre Martin, Froome e Van Garderen. I primi 10 sono chiusi da Stybar che viaggia a 1 minuto e 16 secondi di distacco dal leader. Il successo ad Amiens permette a Greipel di aumentare il proprio vantaggio nella classifica della maglia verde, nella quale Sagan si stava avvicinando pericolosamente. Ora lo slovacco della Tinkoff-Saxo ha 32 punti da recuperare sul tedesco. Peter Sagan si consola comunque confermandosi leader della classifica dei giovani, ed indossando la maglia bianca, con Barguil e Quintana che inseguono. Conferma anche per Joaquim Rodriguez nella classifica degli scalatori per la maglia a pois, rimasta invariata visto che nella tappa non erano previsti dei Gpm.