il britannico Adam Yates ad aggiudicarsi la 35esima edizione la Clasica di San Sebastiano! Il corridore dell’Orica GreenEDGE è stato protagonista dell’attacco decisivo sull’ascesa finale del Bordako Tontorra, quando il forcing del 22enne ha spezzato la resistenza del gruppo comprendente tutti i migliori. All’inseguimento di Yates si è infatti venuto a creare un gruppetto composto da 6 corridori (Alejandro Valverde, Joaquin Rodriguez, Rigoberto Uran, Daniel Martin, Bauke Mollema e Roman Kreuziger), ma la presenza all’interno del sestetto di ruote veloci come Valverde e “Purito” Rodriguez ha scoraggiato gli altri componenti dal trovare un accordo che riuscisse a ricucire su Yates. Durante la discesa sono dunque rientrati molti altri corridori, ma il tentativo di raggiungere Yates, ormai involato verso il traguardo, è risultato vano. Classica di San Sebastian che va dunque a Yates, primo sul traguardo con 15″ di vantaggio su Gilbert, bravo a regolare in volata nell’ordine Valverde, Dani Moreno, Rodriguez e gli altri componenti del gruppo inseguitore.
La 35esima edizione la Clasica di San Sebastiano si è confermata una corsa perfetta per gli amanti del ciclismo fatto di colpi di scena e continui stravolgiment! Una volta raggiunti gli 8 fuggitivi della prima ora -Valerio Agnoli (Astana), Manuele Boaro (Tinkoff-Saxo), Luis Mas (Caja Rural-RGA), Thomas Degand (IAM), Nathan Haas(Cannondale-Garmin), Romain Hardy (Cofidis), Dennis Vanendert (Lotto-Soudal) e Maarten Wynants(LottoNL-Jumbo)- una nuova fuga ha animato la classica iberica. Questa volta a comporre il drappello di fuggitivi sono stati in 9: Ryder Hesjedal (Cannondale – Garmin), Philippe Gilbert e Damiano Caruso (BMC), Warren Barguil (Giant – Alpecin), Egor Silin (Katusha), Stephane Rossetto (Cofidis), Julian Arredondo (Trek), Pieter Serry (Etixx – QuickStep) e Mikel Landa (Astana). In seguito alla salita di Bordako Tontorra si è però portato in testa il britannico Adam Yates autore di una grande azione in solitaria! Quando mancano 10 km al traguardo Yates solo al comando!
La 35esima edizione la Clasica di San Sebastiano ha preso il via alle ore 11:45, e quando sono stati percorsi 90 dei 219 km complessivi della corsa in linea iberica la situazione è la seguente: la testa della corsa è composta da un drappello di 8 fuggitivi di cui fanno parte Valerio Agnoli (Astana), Manuele Boaro (Tinkoff-Saxo), Luis Mas (Caja Rural-RGA), Thomas Degand (IAM), Nathan Haas (Cannondale-Garmin), Romain Hardy (Cofidis), Dennis Vanendert (Lotto-Soudal) e Maarten Wynants (LottoNL-Jumbo). Gli attaccanti mantengono attualmente un vantaggio di 3’40” sul resto del plotone, che ha iniziato ad aumentare l’andatura per accorciare il gap dalla fuga, giunto anche ad un massimo di 5′. Con circa 130 km da percorrere la fuga non sembra dunque preoccupare più di tanto il gruppo, deciso a tenere sotto controllo la corsa in attesa delle prime asperità di giornata.
E arrivata alla sua 35esima edizione la Clasica di San Sebastiano, sicuramente la più importante corsa in linea spagnola, che si corre nei Paesi Baschi, con partenza ed arrivo a Donostia, sullo stesso percorso sul quale un anno fa si impose il corridore della Movistar, Alejandro Valverde. Una corsa che supera i 200 chilometri, ed alla quale sono presenti molti dei reduci dal Tour de France, che si troveranno ad affrontare i sei Gpm dislocati lungo i 219 chilometri del percorso, che oltre alle salite presenta altre difficoltà legate al forte vento che normalmente spira sullAtlantico. Una corsa impegnativa e che molte volte si è risolta con una vittoria per distacco, dopo un attacco sui colli che la caratterizzano. Partiti da Donostia, i corridori si trovano ad affrontare per primo l’Alto de Iturburu che si trova a 60 chilometri dalla partenza e presenta 3,5 chilometri di salita, caratterizzati da una pendenza media del 5%. Un antipasto, visto che il secondo Gpm, dopo aver percordo circa 60 chilometri caratterizzati da molte ondulazioni, è piazzato al chilometro 125, l‘Alto de Jaizkibel, anche questo, come il precedente, classificato di 1 categoria, con una pendenza media del 5,84% sui 7,8 chilometri di lunghezza della salita. Scollinato l’Alto de Jaizkibel i ciclisti si lanciano in discesa e poco dopo si trovano ad affrontare l‘Alto de Arkale, un Gpm di seconda categoria, molto più corto, con i suoi 2,7chilometri di ascesa, che presentano comunque una pendenza media importante del 6,7%. Successivamente si affrontano ancora una volta sia l’Alto de Jaizkibel che l’Alto de Arkale, con la fatica che inizia a farsi sentire nelle gambe dei corridori, prima di affrontare lultima salita di giornata, un Gpm di seconda categoria, visto che dura solo 2,5 chilometri, che presenta dei tratti durissimi con punte del 20% di pendenza su una media del 9%. Un efficace trampolino di lancio per chi vuole trionfare nella Clasica di San Sebastiano, visto che dopo il Gpm mancano pochi chilometri allo striscione darrivo che è piazzato sul Boulevard San Sebastian. Un colle che è stato introdotto nel percorso solo lo scorso anno, ma da subito ha infiammato la corsa.
Arrivando dopo una sola settimana dalla fine del Tour De France, la Clasica di San Sebastiano accoglie nella sua starting list molti reduci dalla corsa francese, e dai circuiti che si sono svolti nella settimana, ma anche molti corridori che durante il Tour si sono riposati oppure hanno partecipato a corse a tappe minori. Il dorsale numero uno è sulle spalle di Alejandro Valverde della spagnola Movistar, che si presenta come il maggiore favorito anche in questa edizione, potendo contare su un ottimo grado di forma come ha dimostrato con il terzo posto finale in Francia, che su una squadra tutta al suo servizio, nella quale spiccano Anacona, Herrada e litaliano Visconti. Valverde inoltre ha vinto già due volte questa gara, nelledizione 2008 ed appunto nelledizione 2014, e vorrebbe conquistare il tris sulle strade di casa. Attenzione però anche ad un altro corridore spagnolo in forza al Team Katusha, Purito Rodriguez, anche lui ottimo scalatore, ed in grande spolvero sulle strade del Tour. Un uomo da seguire è anche un “enfat du pays”, il corridore basco dellAstana, Mikael Landa, che ha fatto molto bene al Giro dItalia con Fabio Aru ed ora vuole tornare ad essere competitivo nelle file dellAstana. Insieme a lui nella squadra kazaka anche Jakob Fuglsang e Michele Scarponi. Altri corridori che hanno corso la Grande Boucle e che si ritrovano alla partenza della corsa spagnola sono il portoghese Rui Costa, ex campione del mondo della Lampre Merida, Rigoberto Uran, colombiano dell’Etixx-Quick Step, ed i francesi Bardet e Pinot. Allultimo momento è invece arrivata la defezione di Alberto Contador, che avava annunciato la sua partecipazione, ma poi non ha confermato, con la Tinkoff Saxo che punterà le sue carte su Roman Kreuziger, mentre per il Team Sky le punte saranno Roche e Siutsou.
Nellalbo doro della corsa, in anni recenti spiccano i nomi di Luis Leon Sanchez, che se è aggiudicata due volte, nel 2010 e nel 2013, di Tony Gallopin, vincitore nel 2013, del belga Philippe Gilbert che trionfò nel 2011 e di Alejandro Valverde, vincitore nellultima edizione. La classica spagnola è stata vinta in passato anche da corridori italiani, come Bugno, Chiappucci, Rebellin, Casagrande, Bettini e Bertagnolli. In totale per lItalia 7 successi nella classica spagnola, seconda solo alla Spagna che ne ha conquistati 13.
Per quanto riguarda la diretta tv di questa classica nei Paesi Baschi, l’evento sarà seguito in diretta su Rai Sport 2 sul canale 58 del digitale terrestre, oppure in diretta streaming sul portale della rai, Rai.Tv. Terza modalità per seguire la diretta è collegarsi dai propri smartphone o tablet sull’app Rai.Tv nella sezione Rai Sport 2.