Il rugbysta Ruggero Trevisan, 25 anni, estremo della Benetton e della Nazionale, lascia lo sport e entra nel seminario di Roma della Fraternità San Carlo. A giugno in un comunicato della società, aveva annunciato il ritiro dal rugby, adducendo come motivazione, i tanti infortuni che lo avevano afflitto. In tanti erano stati presi in contropiede dalla notizia, in fondo ritirarsi a 25 anni è alquanto strano. I suoi compagni di squadra, per primi, nutrivano diversi dubbi e avevano cominciato a sospettare, ora la conferma. Ruggero appende gli scarpini e studierà per diventare prete, anzi missionario. Una vita passata a giocare a rugby, fin da bambino, nel suo Friuli, fino a quando è diventato un professionista e poi la scelta, che lui stesso definisce radicale. Una scelta maturata lentamente, per sua stessa ammissione fino a quattro anni fa non aveva ancora fatto la Cresima, perché da bambino il suo tempo era assorbito dagli allenamenti, poi lincontro con Comunione e Liberazione e il percorso di verifica della sua decisione, un percorso di un anno durante il quale non ha potuto anticipare a nessuno quello che avrebbe voluto fare, neanche ai suo famigliari. Ora ha potuto dare la notizia e a inizio settembre entrerà nel seminario di Roma, dove inizierà tre anni di studio di filosofia, un anno di missione e poi altri tre anni di studi di filosofia. Trevisan vorrebbe diventare missionario ed è sicuro che dovunque lo chiamerà la sua vocazione, porterà con sé la palla da rugby.