Al 63′ minuto Marcelo Bosch realizza un bel drop portando il punteggio sul 20-37. Dall’altra parte Handre Pollard non riesce ad ingranare ed è il simbolo di un Sudafrica davvero sottotono. Meriti anche ai Pumas che stanno superando gli avversari in entrambe le fasi di gioco, proponendo più idee in attacco e concedendo meno distrazioni in difesa. Al 78′ il Sudafrica sigla la meta dell’onore con Bryan Habana, il risultato finale è 25-37: giornata storica nel rugby, per la prima volta nella loro storia i Pumas battono gli Springboks.
In apertura di ripresa i Pumas piazzano subito un’altra meta, ancora con Juan Imhoff che realizza l’attrice personale. Responsabilità gravi però per la difesa del Sudafrica che si distrae non accorgendosi della ripresa del gioco, anche per la presenza di un elemento dello staff vicino al campo, e subisce l’entrata di Imhoff. Hernandez segna da fermo: 13-34. Al 49′ il Sudafrica prova a riaprire la partita: volata di Willie Le Roux che se na va in campo aperto ed affonda la schiacciata in meta. Pollard non tradisce dal piazzato e gli Springboks guadagnano altri due punti (20-34).
Al 32′ calcio realizzato da Martin Hernandez che riporta il vantaggio dei Pumas oltre la doppia cifra (13-24). Prima dell’intervallo c’è tempo per un’altra trasformazione da più lontano, ad opera di Bosch: risultato 13-27, gli Springbokes sono chiamati ad una forte reazione in vista della ripresa.
Un calcio realizzato da Handre Pollard fa registrare i primi punti per la nazionale sudafricana (3-7). Al 23′ minuto altra meta dell’Argentina: Cubelli si libera della marcatura ed apre la difesa del Sudafrica, insolitamente molle, Juan Imhoff può così volare ancora sin oltre la linea di meta. Hernandes trasforma il calcio e siamo 3-14. Un altro calcio a segno di Pollard porta i sudafricani a quota 6 ma l’Argentina dilaga in attacco, e Juan Imhoff realizza un’altra meta al 31′ minuto di gioco; Hernandez centra i pali defilato da sinistra e il punteggio diventa Sudafrica 6-Argentina 21. Al 36′ minuto sussulto dei sudafricani: azione d’attacco insistita, la mischia ottenuta negli ultimi metri sfocia nella meta di Lood De Jager, poi Pollard trasforma il piazzato per il 13-21.
Un calcio realizzato da Handre Pollard fa registrare i primi punti per la nazionale sudafricana (3-7). Al 23′ minuto altra meta dell’Argentina: Cubelli si libera della marcatura ed apre la difesa del Sudafrica, insolitamente molle, Juan Imhoff può così volare sin oltre la linea di meta. Hernandes trasforma il calcio e siamo 3-14.
Al 2′ minuto di gioco la nazionale sudamericana apre le marcature grazie alla meta di Marcelo Bosch, che s’infila centralmente nella difesa avversaria e schiaccia la palla oltre la linea di fondo. Martin Hernandez si occupa con successo del calcio piazzato e l’Argentina apre con uno 0-7.
Al 72′ minuto arriva la meta che decide la partita. La realizza il mediano di Mischia australiano Nick White, partito dalla panchina: errore di Smith che consegna la palla agi avversari, bravo White a trovare il varco buono sul centro sinistra e ad arrivare fino al capolinea; realizzato anche il calcio, Australia 27-Nuova Zelanda 19. E’ anche il risultato finale: la nazionale australiana vince il Championship e torna a battere gli All Blacks dopo quattro anni. Appuntamento alle ore 17:00 per Sudafrica-Argentina.
Al 61′ minuto altra emozione nel match della Bledisloe Cup. Grande apertura dell’australiano Tomua, che trova un pertugio nella difesa avversaria e fa correre il pallone favorendo la corsa di Ashley Cooper: il tuffo in meta vanifica l’estremo tentativo di placcaggio di un All Black, Australia che torna davanti e Giteau manda a segno anche il calcio defilato a sinistra. La Nuova Zelanda però è sempre viva: al 66′ arriva un altro controsorpasso dopo la seconda meta di Milner-Skutter, bravissimo ad infilarsi nel lato destro della retroguardia australiana e ad appoggiare la palla a terra nonostante il groviglio di corpi; gli arbitri consultano il TMO ed assegnano la meta agli All Blacks, che tornano avanti sul punteggio di 17-19 (Carter questa volta sbaglia il calcio piazzato). Al 69′ altra punizione a segno di Giteau e gli Wallabies ripassano in vantaggio (20-19).
Al 50′ minuto ancora Carter a segno per gli All Blacks, con un altro calcio da fermo vincente. Nuova Zelanda che quindi riduce il margine di svantaggio ad un solo punto. Al 54′ l’australiano Nick Phipps rimedia un ingenuo cartellino giallo dopo un placcaggio da tergo ai danni di un avversario: sospensione di 10 minuti per lui, nel frattempo rientra Barrett ed è quindi l’Australia a trovarsi con un uomo in meno. Gli All Blacks ne approfittano subito: Ben Smith innesca Milner-Skudder che vola oltre la linea di meta, per il 10-14 neozelandese.
Il primo tempo si è concluso dopo una lunga azione d’attacco degli All Blacks, che però non sono riusciti a raggiungere la linea di meta. In apertura di ripresa arriva la prima meta del match e la realizza l’Australia, capitalizzando la superiorità numerica dovuta ad un’espulsione nella fila avversarie. E’ Kepu a varcare la linea con successo: Giteau si incarica del calcio e non sbaglia, portando il punteggio sul 10-6 per l’Australia.
Al 24′ minuto gli All Blacks si salvano dopo un’ottima sequenza offensiva da parte degli australiani, arrivati a pochi metri dalla linea di meta prima del fischio dell’arbitro e della conseguente mischia; la Nuova Zelanda fa ruotare la ruck e l’Australian guadagna così un calcio: tiro a segno da parte di Giteau a parità a quota 3. Alla mezz’ora però la Nuova Zelanda torna avanti: altra punizione a segno per Carter (3-6). L’Australia risponde subito ma il calcio di Giteau dalla distanza centra clamorosamente il palo (32′).
Il risultato si sblocca all’8′ minuto di gioco. Nuova Zelanda in vantaggio dopo il calcio di punizione mandato a segno da Carter. Australia sotto nel punteggio e subito chiamata ad una reazione.
L’attesissima sfida tra Australia e Nuova Zelanda valida per l’ex Tri Nations, oggi rinominato Rugby Championship, sta per iniziare, ma quali sono state le scelte dei due allenatori? Ecco il XV titolare dei canguri: 15 Folau, 14 Ashley-Cooper, 13 Kuridrani, 12 Giteau, 11 Mitchell, 10 Foley, 9 Phipps, 8 Pocock, 7 Hooper, 6 Fardy, 5 Horwill, 4 Mumm, 3 Kepu, 2 Moore, 1 Sio. Da notare come la prima linea dei Wallabies sia composta da 4 giocatori (Moore, Horwill, Hooper e Pocock) che hanno capitanato la formazione oceanica. Gli All Blacks rispondono con un mix di esperienza e gioventù, ecco le scelte di coach Hansen: 15 Smith, 14 Milner-Skudder, 13 C.Smith, 12 Sonny Bill Williams, 11 Savea, 10 Carter, 9 A.Smith, 8 Read, 7 McCaw, 6 Kaino, 5 Romano, 4 Retallick, 3 Franks, 2 Coles, 1 Woodcock. Da sottolineare in questo caso l’esordio in maglia All Black del trequarti degli Hurricanes Milner-Skudder. Cabina di regia affidata come di consueto alla coppia Carter-Smith.
Torna lo spettacolo del rugby, uno degli sport più amati nel Vecchio Continente. Questoggi si concluderà il Rugby Championship, ovvero, lex Tri-Nations. Per chi non mastica il gergo rugbistico, si tratta dellequivalente del 6 Nazioni europeo, un mini torneo a cui parteciperanno quattro nazionali fra le più forti al mondo, leggasi la Nuova Zelanda, vincitrice delle ultime tre edizioni della manifestazione in questione, a cui si aggiungono lAustralia, il Sud Africa e infine lArgentina. Nella giornata odierna si giocheranno i match valevoli per la giornata numero tre, lultima in programma, e saranno due le partite che si terranno, ovvero, la sfida delle ore 12.05 Australia-Nuova Zelanda, e quella delle 17.05 Sud Africa-Argentina. Entrambe le gare saranno visibili in diretta esclusiva sui canali di Sky Sport in Alta Definizione. Il match che si giocherà allANZ Stadium di Sydney allora di pranzo, partitissima valevole per lassegnazione del titolo di campione (entrambe le compagini sono appaiate in vetta alla classifica con due vittorie in due gare contro Argentina e Sud Africa), sarà visibile in diretta sul canale Sky Sport 1 HD a partire dalle ore 12.05, per chi volesse seguire la partita in televisione. Per coloro invece che volessero usufruire del proprio personal computer, dello smartphone o del tablet, potranno sfruttare il servizio Sky Go, piattaforma riservata agli abbonati alla tiv satellitare, che permette appunto di seguire molteplici eventi in diretta streaming con vari mezzi. La telecronaca sarà affidata a Francesco Pierantozzi, mentre il commento sarà di Andrea De Rossi. Coloro che non potranno seguire il match in diretta, potranno godersi la replica che si terrà questa sera alle ore 19.00 e alle ore 21.00, rispettivamente sui canali Sky Sport 2 HD e Sky Sport 1 HD. Laltra partita in programma, quella fra Sud Africa-Argentina valevole per il terzo posto, sarà invece visibile in diretta su Sky Sport 1 HD a partire dalle ore o eventualmente in replica alle 23.00 su Sky Sport 2 HD. La telecronaca sarà affidata a Moreno Molla con commento di Pippo Frati.