Bella vittoria di Nicolas Roche al termine della diciottesima tappa Roa-Riaza della Vuelta 2015: una soddisfazione per l’irlandese del Team Sky, che all’inizio aveva anche provato a fare classifica ma poi ha dovuto modificare le sue ambizioni a causa di una caduta. Per il figlio di Stephen è il secondo successo di tappa in carriera al Giro di Spagna, che è quello che gli ha dato maggiori gioie visto che vanta anche un sesto (2010) e un quinto posto (2013) nella generale. A proposito di classifica, oggi Tom Dumoulin ha resistito agli attacchi di Fabio Aru e così ha difeso la sua maglia rossa, anche se il margine di tre secondi continua a non essere rassicurante. Il capitano della Giant-Alpecin è comunque soddisfatto di sé stesso e della squadra: “Aru ha provato a prendere la maglia rossa ma dopo che l’ho inseguito un po’ di volte ha capito che l’avrei tenuta io. Ho una squadra forte, che lavora per me”.
Ha vinto la diciottesima tappa Roa-Riaza della Vuelta 2015. Una volata senza storia in favore dell’irlandese figlio d’arte del Team Sky ai danni dello spagnolo Haimar Zubeldia, secondo, i migliori dei fuggitivi da lontano, che hanno fatto la differenza nei confronti dei loro compagni d’avventura sull’ultima salita. Alle loro spalle Jose Gonçalves, terzo a 18″, poi a 38″ è arrivato il gruppetto dei migliori regolato da Alejandro Valverde che ha vinto la volata per il quarto posto (niente abbuoni). Dunque la maglia rossa resta sulle spalle di Tom Dumoulin con soli 3″ su Fabio Aru. Grandissima battaglia nel finale fra i big: la salita non è stata abbastanza dura per fare selezione, ma di sicuro anche questa fatica si aggiungerà al conto e potrebbe pesare nei prossimi giorni, in particolare sabato nell’ultimo tappone di montagna rimasto in questa Vuelta. Di certo Aru ha dimostrato di stare bene e che ci proverà in ogni possibile frangente e occasione, anche se pure Dumoulin è in grande forma – mai visto così nella sua carriera in un grande giro – e staccarlo non sarà la cosa più semplice. Anzi, a 3 km dall’arrivo è stato lui a provare un allungo, anche questo però subito rintuzzato. Ma in fondo potrebbero bastare anche gli abbuoni…
Siamo nella fase decisiva della diciottesima tappa Roa-Riaza della Vuelta 2015. Dopo il grande ritmo fatto dalla Astana, è stato Fabio Aru in prima persona ad attaccare, forse anche prima del previsto. Una rasoiata che ha fatto male a tanti, ma che per il momento non è servita a staccare un ottimo Tom Dumoulin, che non ha mollato di un centimetro difendendo la sua maglia rossa. Le prospettive però sono molto interessanti, anche perché oggi non è certo la tappa più dura fra quelle rimaste: però tutto è possibile, anche perché Aru non è l’unico che ha voglia di attaccare. Intanto la conseguenza è che il vantaggio dei fuggitivi sta crollando: si riaprirà il discorso anche per il successo della tappa?
Mancano ormai meno di 40 km all’arrivo della diciottesima tappa Roa-Riaza della Vuelta 2015. Superato anche lo sprint intermedio, che è stato vinto da Dominique Rollin della Cofidis, ma la notizia è che il gruppo inizia a fare sul serio. Il ritardo dai 25 fuggitivi è sceso sotto i quattro minuti soprattutto grazie all’impulso di Astana e Movistar, che evidentemente hanno l’intenzione di rendere duro il finale di questa frazione: dobbiamo aspettarci qualcosa da Fabio Aru? La parola alla strada…
Cambia poco nella diciottesima tappa Roa-Riaza della Vuelta 2015. Sempre in atto la fuga dei 25 attaccanti, che conservano circa cinque minuti di vantaggio sul gruppo quando mancano ancora poco più di 60 km al traguardo. La strada insomma è ancora molto lunga, ma sono buone le possibilità di successo della fuga, o almeno per alcuni dei 25 suoi componenti, anche se manca ancora la salita più difficile della giornata, quella che certamente segnerà il destino della fuga che comprende anche Daniele Bennati, al quale però il finale non si adatta.
Siamo oltre metà percorso della diciottesima tappa Roa-Riaza della Vuelta 2015. Percorsi infatti circa 110 km, è sempre in corso la fuga dei 25 attaccanti (l’elenco completo qui sotto), che hanno un vantaggio di sei minuti nei confronti del gruppo. Superato anche il secondo Gpm, sempre di terza categoria: anche all’Alto del Campanario è passato per primo Angel Madrazo. Ricordiamo però che l’attesa è tutta per il finale, quando il Puerto de la Quesera (prima categoria) potrebbe chiamare all’azione anche i big della classifica generale. Magari Fabio Aru, che deve recuperare tre secondi a Tom Dumoulin…
Dopo tanti tentativi, ecco la fuga che sta caratterizzando la diciottesima tappa Roa-Riaza della Vuelta 2015. Un attacco molto folto, composto da ben 25 fuggitivi. Per il Team Sky Nicolas Roche, per l’AG2R-La Mondiale Sébastien Minard, per la BMC Darwin Atapuma, per la Caja Rural Jose Gonçalves e Angel Madrazo, per la Cofidis Cyril Lemoine e Dominique Rollin, per la Etixx-Quick Step Pieter Serry, per la FDJ Arnaud Courteille, per la IAM Cycling Simon Pellaud e Vicente Reynes, per la Lampre-Merida Kristijan Durasek, per la Lotto Soudal Bart De Clercq, Adam Hansen e Tosh Van der Sande, per la Movistar José Joaquiin Rojas, per la MTN-Qhubeka Songezo Jim, per la Cannondale-Garmin Andre Cardoso, per la Europcar Jérôme Cousin e Cyril Gautier, per la Katusha Eduard Vorganov, per la Lotto NL-Jumbo Timo Roosen, per la Tinkoff-Saxo Daniele Bennati e Pawel Poljanski, per la Trek Haimar Zubeldia. Il loro vantaggio è di oltre cinque minuti, Madrazo è passato per primo al Gpm dell’Alto de Santibañez de Ayllon (terza categoria).
Ha preso il via da pochi minuti la diciottesima tappa Roa-Riaza della Vuelta 2015. Da segnalare innanzitutto che ben cinque corridori non hanno preso il via, anche perché si tratta di nomi di buon livello: Peter Velits (BMC), Jurgen Van den Broeck (Lotto Soudal), Niki Terpstra (Etixx-Quick Step), Cameron Meyer (Orica-GreenEdge) e Andrew Talansky (Cannondale-Garmin) salutano dunque la Vuelta con quattro giorni d’anticipo. Percorsi pochissimi chilometri (pianeggianti) di questa tappa che avrà un finale stuzzicante e che potrebbe invogliare anche gli uomini di classifica, per ora ancora nessun tentativo di fuga da segnalare.
La diciottesima tappa Roa-Riaza della Vuelta 2015 segna l’inizio dell’ultima fase della corsa spagnola: passati tutti gli arrivi in salita e la crono, restano comunque tre giorni insidiosi – soprattutto sabato – prima della passerella di Madrid. L’attesa è grande perché la classifica generale è ancora apertissima: Tom Dumoulin ha sfruttato al meglio la crono riconquistando la maglia rossa, ma con un vantaggio di soli 3″ sul nostro Fabio Aru. Ecco dunque le dichiarazioni del ciclista sardo rilasciate alla Gazzetta dello Sport: “Sarei stato più contento se avessi preso la maglia. Però va bene anche così, alla luce della straordinaria prestazione di Dumoulin. Ho lavorato tanto e bene sulla crono in allenamento. Nel finale mi sono proprio piaciuto, sono andato forte”, così Aru ha commentato la crono. Ma l’attenzione è già per quello che potrebbe succedere da qui a sabato: “Ci sono ancora tre tappe dure, il terreno non manca. Sabato è durissima anche senza l’arrivo in salita, domani (oggi, ndR) c’è un Gpm di prima categoria nel finale, può succedere qualcosa. Cambia che lavoreranno loro (la squadra di Dumoulin, ndR). Saranno giornate di battaglia”.
Siamo arrivati alla diciottesima tappa della Vuelta 2015, che si avvicina sempre più al suo epilogo. Oggi è in programma la Roa-Riaza di 204 km, tappa che segue la cronometro di ieri che ha rimescolato le carte nella classifica generale. Oggi ci attende una frazione non durissima ma insidiosa, che nel finale potrebbe regalare sorprese: i big dovranno dunque stare molto attenti. Andiamo allora a vedere che cosa ci propone il percorso di questa frazione. La partenza è in programma da Roa, piccolo comune della regione Castiglia e Leon, alle ore 12.40. Ci attende una tappa decisamente lunga, caratterizzata da numerosi saliscendi: di pianura ce ne sarà poca, anche se per la gran parte del tracciato non ci saranno nemmeno grandi salite. Segnaliamo l’Alto de Santibañez de Ayllón al km 82,8 della tappa e l’Alto del Campanario al km 99,5, due Gpm di terza categoria, le due salitelle più significative ma di certo non sufficienti per fare la differenza. Quanto allo sprint intermedio, sarà posto a Campillejo (km 157). Tutto potrebbe cambiare a circa 25 km dall’arrivo, quando avrà inizio la salita verso il Puerto de la Quesera: l’ultima difficoltà della giornata è certamente la più impegnativa, un Gpm di prima categoria lungo 10 km anche se con pendenze non durissime, al massimo del 7%. Chi avrà bisogno di attaccare però potrebbe provarci, magari sfruttando anche la successiva discesa che ci porterà velocemente verso l’arrivo di Riaza, altra piccola località della Castiglia e Leon che i corridori dovrebbero raggiungere come al solito fra le 17.30 e le 18.00.
La Vuelta viene trasmessa in diretta tv su Eurosport, canale tematico europeo disponibile sia nel pacchetto satellitare di Sky sia in quello digitale terrestre di Mediaset Premium. In diretta streaming video l’appuntamento sarà dunque con i servizi offerti ai rispettivi abbonati da Sky Go, Premium Play ed Eurosport Player. Per quanto riguarda questa diciottesima tappa Roa-Riaza, il collegamento sarà dalle ore 15.45 per seguire nel migliore dei modi la fase decisiva della frazione odierna; al termine della tappa ci sarà la rubrica Vuelta Extra per approfondimenti e commenti. Informazioni importanti sulla corsa spagnola saranno disponibili anche sui social network: su Facebook la pagina ufficiale è Vuelta a España, mentre l’account ufficiale Twitter è @lavuelta. (Mauro Mantegazza)
1. Tom Dumoulin (Ola, Giant-Alpecin) in 73h45’13”
2. Fabio Aru (Ita, Astana) a 3″;
3. Joaquim Rodriguez (Spa, Katusha) a 1’15”;
4. Rafal Majka (Spa) a 2’22”; 5. Nairo Quintana (Col) a 2’53”; 6. Alejandro Valverde (Spa) a 3’15”; 7. Esteban Chaves (Col) a 3’30”; 8. Dani Moreno (Spa) a 3’46”; 9. Mikel Nieve (Spa) a 4’10”; 10. Louis Meintjes (Rsa) a 6’51”.