Sassuolo-Atalanta finisce 2-2: partita molto bella al Mapei Stadium con quattro gol e due rigori sbagliati, entrambi parati dai portieri che diventano dunque grandi protagonisti. Il Sassuolo sale a quota 7 punti in classifica, l’Atalanta invece ottiene un pareggio che la porta a 4 punti. Non sfruttano un calcio di rigore a inizio partita con Sansone, che avrebbe potuto cambiare l’inerzia della partita, e non approfitta della superiorità numerica nella ripresa. Bravi i ragazzi di Reja ad approfittare delle disattenzioni difensive degli avversari e a resistere in inferiorità numerica per buona parte della ripresa. Peccato per il rigore fallito da Moralez che avrebbe regalato una vittoria clamorosa per i bergamaschi. Una partita con due rigori, due espulsioni e diverse ammonizioni sia da una parte che dall’altra non è mai facile da arbitrare, Mariani non si fa prendere da smanie da protagonismo e prende ogni decisione cercando di non favorire o danneggiare nessuno, facendosi sempre rispettare dai giocatori in campo.
Primo tempo spettacolare al Mapei Stadium tra Sassuolo e Atalanta: al termine dei primi quarantacinque minuti di gioco il punteggio è di 2 a 2. Ad aprire le danze ci pensa Mauricio Pinilla (8), che sugli sviluppi di un calcio di punizione segna con una splendida rovesciata segna il gol dello 0-1. Ma è solo l’inizio, difatti il Sassuolo non ci sta e al ventiduesimo pareggia con Magnanelli, che dalla distanza fa partire una bomba imprendibile per Sportiello (7): 1-1. Padroni di casa che sembrano avere le redini del gioco, ma un grave errore in difesa da parte di Peluso (5) regala a Pinilla il pallone dell’1-2, Consigli (5,5) non trattiene e la palla finisce in rete. Ma anche questa i giocatori di Reja non riescono ad amministrare il vantaggio, a cinque minuti dall’intervallo arriva il 2-2 di Floro Flores (7), anche lui da fuori area trova il modo di sorprendere Sportiello. Partita che col passare dei minuti diventa anche più nervosa, come testimoniano le cinque ammonizioni (quattro per l’Atalanta, una per il Sassuolo). Da segnalare un rigore sbagliato dal Sassuolo nei primi minuti di gioco con Sansone (5,5) che si fa ipnotizzare da Sportiello, e un gol annullato ai padroni di casa, con Floro Flores che si fa pescare in posizione di fuorigioco dall’arbitro.
Padroni di casa con più spirito d’iniziativa, ma gli errori in difesa erano evitabili, ora il risultato potrebbe essere diverso. Suo il gol che consente al Sassuolo di rimanere a galla dopo i primi quarantacinque minuti. Anche lui come Pinilla avrebbe potuto fare doppietta se l’arbitro non gli avesse annullato un gol per fuorigioco. Sull’1-1 perde un brutto pallone che di fatto ha regalato il secondo vantaggio dell’Atalanta. Buona prova da parte dell’undici di Reja che sta tenendo botta di fronte a un avversario che gioca sulle ali dell’entusiasmo dopo l’ottimo inizio nelle prime due giornate. Autore di una doppietta nei primi 45 minuti, il primo gol è da cineteca, il secondo è frutto di un grossolano errore della difesa casalinga, ma non per questo meno importante. Provoca un fallo da rigore evitabile nei primi minuti di gioco, fortuna per i bergamaschi che c’è Sportiello a respingere il tiro di Sansone dagli undici metri. (Stefano Belli)
Se oggi il Sassuolo esce dalla sfida contro l’Atalanta con un pareggio lo deve soprattutto all’estremo difensore, che respinge il rigore del 2-3.
Il peggiore: nelle fasi finali rimedia due ammonizioni una dietro l’altra che potevano costare molto caro al Sassuolo.
Fa valere tutta la sua esperienza nei momenti cruciali del match, con interventi precisi e mai fuori tempo.
Esegue il compitino senza commettere errori.
Il 2-1 dell’Atalanta è scaturito da un suo brutto errore, quando perde un pallone in difesa in maniera davvero ingenua.
Si guadagna il rigore del possibile 1 a 0 per il Sassuolo, ed è sempre propositivo durante le varie azioni d’attacco.
Il capitano del Sassuolo realizza il bellissimo gol dell’1-1, trascinando i suoi dall’inizio alla fine.
Tanta buona volontà, ma i suoi tiri e i suoi passaggi sono poco precisi.
Sbaglia il rigore del possibile 1-0 e rimedia un cartellino giallo evitabile.
Entra al posto di Sansone, ma non riesce a lasciare il segno, trovandosi di fronte al muro alzato dall’Atalanta.
Va vicino al gol in un paio di occasioni, e cerca sempre di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto.
Sostituisce Defrel, cerca di scalfire il fortino dei bergamaschi, ma invano.
Realizza il gol del 2-2, proprio come Magnanelli, con una gran botta dalla distanza. Ma in generale è apparso il migliore dei suoi.
Entra al posto di Floro Flores a un quarto d’ora dal termine, ma non fa in tempo a lasciare il segno sul match.
Cerca di approfittare della superiorità numerica sostituendo interamente il tridente nel corso della ripresa, senza riuscirci.
A inizio gara para il rigore a Sansone, consentendo all’Atalanta di giocarsela fino in fondo.
Partita senza lode e senza infamia per il terzino sinistro.
Entra al posto di Bellini a pochi minuti dalla conclusione, ingiudicabile.
Rimedia un’ammonizione nei primi minuti di gioco, che ne condiziona il rendimento per il resto del match.
Provoca il fallo da rigore su Missiroli, a inizio partita. Anche per lui gara compromessa dalla precoce ammonizione.
Gara di sostanza, non si mette particolarmente in evidenza.
Idem come sopra.
Deve ancora prendere confidenza con la Serie A, ma può solo migliorare.
Si affaccia spesso nell’area di rigore del Sassuolo.
Prende il posto di Kurtic, entra subito in partita divenendo un pericolo costante per gli avversari.
Sbaglia il rigore (che peraltro si guadagna da solo) che avrebbe regalato i tre punti dall’Atalanta.
Autore di una doppietta nel primo tempo, rovina tutto facendosi espellere a inizio ripresa, compromettendo la partita dei suoi.
Gli manca il gol, ma in campo si muove molto bene.
Prende il posto di Gomez, vorrebbe battere il rigore del possibile 2-3 ma Moralez impone le proprie gerarchie andando lui dal dischetto. Fallendo.
Rimasto in dieci, è bravo a incartare la partita a Di Francesco. Quando si tratta di difendere, il vecchio Edy non sbaglia (quasi) mai.
(Stefano Belli)