Calciomercato Milan/ News, il punto di Capodanno 2016, gli acquisti nel mercato di gennaio: Boateng e un colpo! (ultime notizie, 1 gennaio 2016)
Calciomercato Milan, news: la pagella di metà stagione. Cosa fare nel mercato di gennaio 2016? Galliani ha già ribadito che per acquistare bisognerà prima cedere qualcuno per fare il colpo

Come valutare la prima metà stagionale del Milan? Come interpretare le recenti parole di Galliani, che ha ribadito la regoletta del calciomercato del Milan (qualcuno arriva se qualcuno parte)? Quanto saprà incidere l’ancora ventottenne Kevin-Prince Boateng, al rientro dopo l’esilio dallo Schalke 04? Balotelli e Menez saranno reali valori aggiunti? La trattativa con il tailandese Mr.Bee subirà svolte significative neila prima parte del 2016? Dopo sei mesi di gestione Mihajlovic sono ancora più le domande che le risposte in casa rossonera.
Quattro sconfitte nelle prime sette giornate, poi una sola -1-0 dalla Juventus- nelle successive dieci ma con qualche pareggio indigesto (Atalanta, Carpi, Hellas Verona). Meglio in casa che in trasferta: 17 punti su 28 sono maturati tra le mura di San Siro, dove è passato solo il Napoli se pur in maniera netta (0-4). 24 gol segnati significa 1 più dell’Inter capolista, 21 incassati però sono -per esempio- 3 in più rispetto al Chievo.
Qualcosa di buono è sgocciolato dalla tela rossonera di questi mesi, a partire da alcune prestazioni positive come quelle di Udine (2-3), Roma contro la Lazio (1-3) e Milano con la Samp (4-1); o anche i progressi di alcuni giocatori, i vari Donnarumma, Bonaventura e Niang. I soli tre punti in più rispetto ad un anno fa però pesano sulla pagella di metà stagione; anche in virtù dei rilevanti cambiamenti estivi le aspettative chiedevano qualcosa in più dell’attuale sesto posto, 7 punti dalla zona Champions non sono tanti ma nemmeno pochi. Galliani si è detto convinto che questo Milan valga di più ma al momento la classifica appare veritiera.
Le statistiche ufficiali del campionato parlano di un Milan offensivamente produttivo: la squadra di Mihajlovic è quarta per conclusioni totali (188 ma 82 in porta) e per assist procurati (42, 13 vincenti); i giocatori faticano però a cavare più arrosto dalla coltre di fumo, non a caso l’ultimo successo a Frosinone è stato il primo in rimonta.
Gli acquisti estivi -escluso Bacca che il suo lo ha fatto- hanno convinto solo parzialmente anche se il tempo è ancora dalla loro. La difesa non emana totale sicurezza. Mihajlovic non ha ancora trovato un assetto definitivo per il suo Milan: partito con il fidato 4-3-1-2 il mister è poi passato al 4-3-3 per rinforzare il gioco sulle fasce, prima di virare su un più equilibrato 4-4-2. A prescindere da quale sia il miglior modulo i cambiamenti non hanno favorito la stabilità della squadra in campo. In qualche occasione è mancato anche il carattere per rimediare alla difficoltà tecniche.
Carlos Bacca è un attaccante da Milan: tecnico, fisicamente ben messo ma rapido, rapace in area di rigore. Non ancora un trascinatore ma un punto fermo sì. Impossibile non citare Giacomo Bonaventura, giocatore ormai costante e capace di meritarsi la pagnotta a prescindere dal risultato. Menzione d’obbligo anche per Gianluigi Donnarumma, titolare del Milan a 16 anni: abbiamo detto tutto.
Andrea Bertolacci ha già dimostrato di essere un bel centrocampista e probabilmente saprà farsi valere anche al Milan, per il momento però ha lasciato poche tracce tangibili anche per colpa degli infortuni. Honda invece ha perso smalto strada facendo: era il trequartista designato, ora deve arrangiarsi sulla fascia. Diego Lopez è stato scalzato senza demeriti particolari e non si può quindi definire un flop. Da De Sciglio ci aspettiamo ancora una maggiore brillantezza, mentre Montolivo assomiglia sempre più ad un gregario di lusso che a un regista illuminato: fa sempre comodo, ma se cerchiamo un leader tecnico forse è meglio rivolgersi altrove.
Sono anzitutto due, Mario Balotelli e Jeremy Menez. Il primo è la speranza calcistica per definizione, dura a morire nonostante le vicissitudini degli ultimi anni. Il francese non ha messo piede in campo se non nella Coppa Italia di agosto, come lo vorrà impiegare Mihajlovic? Seconda punta assieme a Bacca? Trequartista centrale? Attaccante esterno o addirittura ala di centrocampo? In effetti e nonostante i 16 gol del campionato scorso, Menez assomiglia più a un dubbio che a una speranza. Quanto ai giovani, Alessio Romagnoli e M’Baye Niang stanno meritandosi il posto di titiolari e non potranno che migliorare con l’esperienza.
(Carlo Necchi)
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