Altri consigli per il Fantacalcio che riparte assieme alla Serie A, dopo la sosta per le qualificazioni mondiali, riguardano la Lazio. La squadra allenata da Simone Inzaghi ha vinto e convinto nelle due giornate prima della pausa, superando Empoli in casa e Udinese in trasferta per un totale di 5 gol realizzati e nessuno incassato. Le notizie dallinfermeria sono positive per quanto riguarda Federico Marchetti, che ha saltato le sfide di cui sopra per un infortunio ad un polpaccio. Il numero 22 biancoceleste è stato rimpiazzato dallalbanese Thomas Strakosha ma per il match casalingo con il Bologna, in programma alle ore 15:00 di domenica (16 ottobre 2016), sarà nuovamente a disposizione di mister Inzaghi. Meno buone le nuove per il reparto difensivo: il centrale angolano Bastos ha problemi alla coscia destra, secondo le stime del sito specializzato fantagazzetta.com dovrebbe tornare tra un mese circa, quindi a metà novembre. Idem dicasi per il terzino belga Jordan Lukaku, che in nazionale si è procurato una distorsione ad una caviglia. In termini di Fantacalcio i consigli passano dalla parte di Wesley Hoedt e Stefan Radu, che dovrebbero rilevare i due infortunati. Attenzione anche al brasiliano Wallace, classe 1994 che potrà giocarsi con il coetaneo Hoedt il posto al fianco di De Vrij. Verso il rientro invece Dusan Basta, come Marchetti assente negli ultimi 2 turni: a fargli spazio sarà lo spagnolo Patric, titolare a Udine prima della sosta.
Si avvicina il ritorno del campionato di Serie A e quindi anche del Fantacalcio, dolce tormento per migliaia di appassionati in Italia. Tra i consigli per la prossima giornata, la numero 8 del girone dandata, il prossimo riguarda lattacco e in particolare due giocatori dalle prospettive immediate diverse. Partiamo da una delle punte più calde: il macedone Ilija Nestorovski, 26 anni e 3 gol nelle ultime 4 partite di Serie A. Che diventano 5 in 7 match considerando anche il 2/2 con cui Nestorovski ha riempito gli ultimi impegni delle qualificazioni mondiali: se nè accorta lItalia, che dal ventiseienne nato in Croazia ha incassato una traversa e una rete, se nè accorto soprattutto lallenatore del Palermo Roberto De Zerbi. Che potrà puntare su un attaccante in trance agonistica, per così dire, nel posticipo di lunedì (17 ottobre) contro il Torino. Non che ai granata manchino le risorse per rispondere: anche Andrea Belotti è andato a segno con la Nazionale e proprio contro la Mecedonia di Nestorovski, si prospetta quindi un bel duello a distanza tra due ragazzi in ascesa. Di contro brutta notizia per il Bologna, che scenderà in campo domenica alle 15:00 contro la Lazio: nella trasferta capitolina, mister Roberto Donadoni non potrà schierare Mattia Destro. Lattaccante di Ascoli Piceno, autore sin qui di 3 reti in 6 presenze, ha rimediato una lesione di primo grado al polpaccio destro e ne avrà per due settimane. Messaggio anche ai Fantacalcisti di tuttItalia: per un Nestorovski che sale cè un Destro che scende, almeno temporaneamente.
Anche oggi, martedì 11 ottobre 2016, i consigli del Fantacalcio del Sussidiario hanno la pretesa di accompagnarvi verso la giornata di Serie A ormai alle porte. Siamo reduci dalla sosta per le Nazionali e allora per oggi abbiamo pensato di dedicare il nostro borsino settimanale su chi sale e chi scende ai giocatori impegnati con la maglia dell’Italia nei due impegni contro Spagna e Macedonia. Si comincia ovviamente dalla porta, e ovviamente avete già indovinato: parliamo di Gigi Buffon.
-I nostri consigli per il Fantacalcio 2016/2017 per una volta devono parlare negativamente di un intoccabile. Con un certo sadismo potremmo dire di essere anche un po’ contenti di doverlo fare: perché alzi la mano chi non ha mai pensato che Gigi Buffon sia un robot esente dal problema dell’invecchiamento. Invece no, anche il portierone dell’Italia e della Juventus è uno di noi: umano, più atletico, pressoché infallibile, ma pur sempre umano. Lo abbiamo capito allo Juventus Stadium, quando contro la Spagna ha calcolato male i tempi di un’uscita mancando il rinvio con il piede destro e aprendo di fatto la strada allo 0-1 delle Furie Rosse. Ora se qualcuno pensa che in questo pezzo stiamo per sostenere la tesi per cui Gigi Buffon è entrato nella fase calante della sua carriera, che il ritiro non è poi così lontano e che Gigio Donnarumma (massimo rispetto e ammirazione per lui) offre maggiori garanzie, può anche chiudere la scheda e cercare un altro articolo. Noi non dimentichiamo chi è e chi è stato Gigi Buffon: non basta un’uscita calcolata male per fare di lui un portiere come tanti. Che però qualcosa di strano in questo periodo stia succedendo davvero intorno a Buffon è un dato di fatto e la papera di Torino è solo la conferma che Gigi non è sereno. Tutto, secondo la nostra ricostruzione, è iniziato con le parole di Marotta poche ore prima di Italia-Spagna. In quell’occasione il dg bianconero ha ammesso che la Juventus è in cerca dell’erede di Buffon: un modo per dire che si prepara il terreno al dopo-Buffon, che l’ex Parma anche ai piani alti della struttura dirigenziale non viene considerato (giustamente) eterno, che la fine della storia calcistica del portiere più forte di sempre potrebbe non dover coincidere per forza con i Mondiali in Russia del 2018. Parole, queste, che probabilmente non dovrebbero sconvolgere, ma il caso vuole che qualche ora dopo Buffon (caso rarissimo), si inceppa contro la Spagna davanti ai suoi tifosi. A rincarare la dose arrivano le sirene di mercato che vedono il numero 12 in Nazionale, il giovane Donnarumma, indicato come prima scelta della Vecchia Signora per impersonare l’erede di Buffon, ma come ogni campione che si possa definire tale, anche Gigi finché gioca si sente il numero 1. Non è ancora arrivata l’ora di cedere la porta al giovane Gigio, che oltre al nome sembra condividere con lui le stimmate del fuoriclasse, però siamo onesti: non è, a nostro avviso, il momento migliore della carriera di Buffon, ma non per questo bisogna spaventarsi a schierarlo al Fantacalcio. Anche in questo caso, come tutti i campioni, dopo un passo falso i più grandi reagiscono con una prova d’orgoglio. Sarà probabilmente il caso di Buffon: ma nel frattempo nel nostro borsino Gigi scende. Quando tornerà a salire ricordateci fra coloro che non hanno messo in dubbio il più grande portiere della storia per un piede messo male in uscita.
Sembra tutto frutto di un disegno perfetto: Manuel Locatelli entra in campo contro il Sassuolo con il Milan sotto in casa 3 a 1 e guida i suoi alla rimonta con un gol da sogno all’incrocio dei pali. Subito dopo arriva la convocazione nell’Under 21 di Di Biagio; qualche giorno più tardi Riccardo Montolivo si rompe il crociato con la maglia della Nazionale maggiore: l’uomo che di Locatelli è stato l’idolo da ragazzino, che nel Milan è il suo capitano e che in rossonero condivide il suo stesso ruolo facendogli di fatto da tappo, si è fatto controvoglia da parte. Le luci dei riflettori, adesso, sono tutte per lui: per quel ragazzo cresciuto nella Primavera del Milan di cui Berlusconi un giorno in visita a Milanello disse:”Vedo in lui un nuovo Pirlo”. I tifosi rossoneri si augurano che come spesso gli è capitato il Presidente c’abbia visto lungo ancora una volta. Cosa fare, allora, in ottica Fantacalcio? Conviene puntare su Manuel Locatelli fin dalle prossime uscite? Bisognerebbe probabilmente chiederlo a Vincenzo Montella. Sarà lui a decidere se affidare fin da subito le chiavi del centrocampo del Milan ad un classe 1998, sempre lui a sancire il destino dei Fantallenatori che a partire dalla prossima giornata vorranno schierare il giovane Manuel nella loro mediana. In ogni caso nel nostro borsino settimanale tinto d’azzurro Locatelli non può che salire. Perché sale la sua autostima dopo il gol a San Siro e la convocazione in azzurro, sale la possibilità di vedere Locatelli titolare dopo l’infortunio di capitan Montolivo.
Nel borsino settimanale di chi sale e chi scende, l’azzurro della Nazionale fa e disfa: un intoccabile come Buffon viene messo in discussione per un intervento azzardato, un emergente come Locatelli può spiccare il volo per un incidente del suo capitano. La chiamano sosta per le nazionali, ma farebbero prima a definirle sliding doors. (Dario D’Angelo)