Nulla di fatto allo Juventus Stadium tra Italia e Spagna, finisce 1 a 1 la sfida valida per le qualificazioni europee ai mondiali del 2018 in Russia con le due nazionali che nel gruppo G si portano a 4 punti, dietro all’Albania capolista a punteggio pieno con 6 punti. Primo tempo brutto da parte degli azzurri che non riescono a creare occasioni da gol a differenza degli avversari, tuttavia il fortino degli uomini di Ventura regge fino all’inizio del secondo tempo, quando Buffon sbaglia completamente un’uscita e lascia la porta vuota per Vitolo che non può assolutamente sbagliare e porta in vantaggio le Furie Rosse. Ventura corre ai ripari inserendo Immobile e Belotti al posto che danno nuova linfa vitale agli azzurri, Eder inoltre si procura il rigore con il quale De Rossi pareggia i conti a pochi minuti dal novantesimo. Spagna a corto di energie che chiude in affanno, nel finale l’Italia sfiora il vantaggio con Belotti che si vede annullare un gol per il fuorigioco di Immobile, ma gli azzurri possono assolutamente essere soddisfatti del pareggio visto come si stavano mettendo le cose.
Match intenso ed emozionante che ha avuto un’improvvisa fiammata nel finale, quando l’Italia è tornata a crederci dopo il pari di De Rossi dal dischetto, chissà come sarebbe andata a finire se Ventura avesse azzeccato la formazione titolare.
Partita double face per gli azzurri, inguardabili nel primo tempo, Ventura capisce l’andazzo e nella ripresa schiera Immobile e Belotti che fanno letteralmente i fuochi d’artificio nell’ultimo quarto d’ora e per poco non trascinano l’Italia a una vittoria insperata.
Le Furie Rosse spadroneggiano letteralmente in mezzo al campo nei primi due terzi di gara senza però trovare il modo di chiudere la contesa sull’1 a 0 e nel finale subiscono la rimonta degli azzurri. Il ct Lopetegui vedrà sicuramente il bicchire mezzo vuoto dopo aver creato davvero tanto.
Serata da dimenticare per il direttore di gara tedesco, solitamente molto rispettato e ritenuto uno dei migliori arbitri al mondo. Commette un errore quando non mostra il secondo giallo a Diego Costa (il tiro in porta nonostante la posizione di fuorigioco segnalata a tempo debito viene punito con l’ammonizione), uno dei guardalinee in più occasioni sbaglia le chiamate di offside, in un primo momento non punisce nemmeno l’intervento falloso in area di Ramos nei confronti di Eder, concedendo solamente su segnalazione di un suo assistente il penalty senza ammonire il difensore del Real che avrebbe così chiuso la partita anzitempo e lasciato la Spagna in inferiorità numerica.
Eccoci al solito appuntamento: le pagelle del primo tempo di Italia-Spagna, nelle quali analizziamo migliori e peggiori delle due squadre nei primi 45 minuti di gioco. Allo Juventus Stadium si è concluso sul punteggio di 0-0 il primo tempo di Italia-Spagna (partita valida per la 2^ giornata delle qualificazioni europee per i mondiali del 2018 in Russia) ma sul piano del gioco il dominio delle Furie Rosse è stato netto fin dal fischio d’inizio. Gli uomini di Lopetegui hanno sfiorato il gol in almeno un paio di frangenti su Piqué (6,5), sempre pericoloso su calcio piazzato mentre Iniesta (7) su azione ha messo alle corde l’intera difesa azzurra, sbagliando però il tiro e regalando il pallone a Buffon (6). Un’occasione anche per Diego Costa (5,5) che a un passo da Buffon non trova la porta. Dal canto loro gli azzurri non sono riusciti a proporsi dalle parti di De Gea (6). Da segnalare un paio di infortuni nel corso della prima frazione di gioco, Jordi Alba (6) e Montolivo (5,5) hanno dovuto alzare bandiera bianca lasciando il campo rispettivamente a Nacho (6) e Bonaventura (6).
Gli azzurri subiscono troppo passivamente il gioco degli avversari, Pellé ed Eder non si sono mai affacciati dalle parti di De Gea, gli uomini di Ventura stanno spendendo troppe energie per rincorrere inutilmente gli avversari. Per fortuna gli azzurri possono contare su di lui, partita finora monumentale per il difensore bianconero che sta chiudendo tutti gli spazi ai giocatori avversari. Non ci vuole un dottorato in giornalismo per capire che il CT azzurro ha decisamente sbagliato la formazione titolare, è un sacrilegio vedere in panchina gente come Candreva, Immobile e Verratti che avrebbero dato un po’ più di linfa vitale al reparto offensivo.
Le Furie Rosse prendono subito in mano le redini del gioco sfiorando più volte il gol, ma gli uomini di Lopetegui non riescono a perfezionare l’ultimo passaggio. Con le sue giocate accende sempre la nazionale e non sai mai cosa aspettarti da lui, un vero campione che non perde colpi anche col passare degli anni. Pensa più a litigare con Bonucci che a buttarla dentro, motivo per cui Lopetegui lo ha schierato in campo dal primo minuto. (Stefano Belli)
Italia
Fa sempre buona guardia tra i pali, poi nella ripresa macchia la propria prestazione con una papera clamorosa con la quale lascia la porta sguarnita a Vitolo. Non capita tutti i giorni di vedere uno dei portieri più forti al mondo commettere un errore da principiante, sperando non capiti più prossimamnete.
Un vero leader in difesa, i suoi interventi in chiusura strappano gli applausi di tutto lo Juventus Stadium, le Furie Rosse non riescono a passare in alcuna maniera.
Sin da inizio gara viene preso di mira dagli avversari, in particolare Diego Costa e Vitolo che lo colpiscono fallosamente più volte, ma ci vuole ben altro per metterlo ko.
Battesimo di fuoco per il difensore del Milan che sostituisce lo squalificato Chiellini, la prima con la maglia della nazionale non si scorda mai e si cala in una realtà completamente nuova con entusiasmo, muovendosi molto bene nelle zone del campo di sua competenza.
Contiene Jordi Alba sulla fascia sinistra, bene nel complesso anche se Iniesta non gli concede punti di riferimento, molto meglio nel finale quando trova più spazi per avanzare e far male agli avversari.
Non è un periodo particolarmente positivo per il capitano del Milan, anche stasera non sembra al meglio della condizione e commette errori in succesione. Subisce un duro colpo al ginocchio sinistro da Ramos che gli impedisce di continuare la partita. ( Assieme a De Sciglio prova a combinare qualcosa sulla fascia sinistra, senza però creare pericoli per la retroguardia spagnola)
Trasforma il rigore che pareggia i conti a pochi minuti dal novantesimo, coronando una prestazione più che soddisfacente.
Le poche volte che tocca il pallone fa solo danni, serata da dimenticare per il centrocampista della Lazio che oggi non ne ha imbroccata una ( Entra e ottiene subito un corner proponendosi in maniera molto positiva, assieme a Immobile spacca la partita e mette in crisi le Furie Rosse che faticano parecchio a contenerli, peccato per il gol annullato) Fa buona guardia nei calci piazzati, in fase offensiva si propone con lanci lunghi destinati a Eder e Pellé, ma anche lui non è esente da errori e sbavature.
Solamente nel finale di primo tempo si mette in evidenza con un cross dalla linea di fondo, meglio comunque in fase difensiva. Se non altro ha il merito di procurarsi il rigore che ci farà pareggiare i conti.
Prestazione anonima e opaca la sua, mai in partita, si permette anche di polemizzare con il ct Ventura quando viene sostituito. ( A pochi minuti dal suo ingresso in campo va vicinissimo al gol dell’1-1, se passasse più spesso il pallone sarebbe ancora più utile per i compagni, assieme a Belotti scuote la nazionale italiana cambiandone completamente vuoto)
Poi ci deve spiegare la scelta di tenere in panchina gente come Immobile, Belotti, Verratti e Candreva, con loro in campo sin dal primo minuto probabilmente sarebbe stata una partita completamente diversa e ce la saremmo giocata alla pari per tutti i novanta minuti.
Spagna
Nel primo tempo interviene solamente una volta quando esce per anticipare Bonaventura in procinto di intercettare il cross di Eder, nella ripresa non riesce a negare il gol a De Rossi su calcio di rigore.
Si infortuna a inizio gara, prova a stringere i denti e a rimanere in campo nonostante il dolore ma alla fine è costretto ad alzare bandiera bianca. ( Ruba un paio di palloni a Bonucci che evidentemente lo sottovaluta, in generale sempre ottimo nelle chiusure impedendo di concedere varchi agli azzurri)
A dieci minuti dal novantesimo provoca il rigore agganciando Eder in area, viene graziato da Brych che non gli mostra in faccia il secondo giallo come da regolamento.
Legge molto bene le azioni avversarie soprattutto nella prima frazione di gioco, nelle azioni d’attacco e su palla inattiva va spesso vicino al gol senza però gonfiare la porta.
Incontenibile sulla fascia destra quando attacca, per non parlare degli innumerevoli palloni rubati agli azzurri mentre difende, sicuramente il migliore dei suoi in difesa.
Passano gli anni ma la sua classe innata non viene assolutamente intaccata dall’età, non trova il gol perché il tiro è forse il suo unico punto debole, ogni volta che entra in azione mette in serio allarme la retroguardia italiana.
Primo ammonito della gara, spende il cartellino giallo per fermare la ripartenza di un non irresistibile Pellé, per il resto se la cava relativamente bene su ogni disimpegno senza strafare.
Si occupa di battere i calci piazzati andando direttamente in porta mettendo un cross per i compagni che stazionano nell’area di rigore avversaria.
Entra subito in partita rimanendo quasi sempre nel vivo del gioco, gli manca l’occasione per calciare in porta e ogni volta che ci va vicino viene chiuso dai difensori avversari.
Subito scintille con Bonucci e Barzagli, la difesa azzurra non gli concede spazi. Nella ripresa, già ammonito, calcia in porta nonostante sia stato fermato dall’arbitro per un fuorigioco, Brych lo grazia e Lopetegui lo rimuove dal campo capendo che per lui oggi non è serata. ( Una mezza delusione per chi pensava che potesse lasciare il segno).
Sblocca la contesa a inizio secondo tempo, ringraziando Buffon per il grosso favore, nei minuti successivi va vicino alla doppietta angolando troppo il destro e mettendo il pallone sul fondo. ()
Molto intelligentemente sostituisce Diego Costa che aveva appena rischiato di prendere il secondo giallo, peccato per lui (ma non per noi) non essere riuscito a chiudere la contesa, i cambi si sono rivelati inconcludenti.
(Stefano Belli)