A La Thuile Nadia Fanchini ci ha regalato una vittoria e un terzo posto nelle due discese di Coppa del Mondo disputate nella località valdostana. Un weekend memorabile per una sciatrice di immenso talento ma la cui carriera è stata costellata da una serie incredibili di infortuni, che a soli 29 anni le rendono spesso difficile anche solo camminare. Eppure Nadia non si è mai arresa e con le sue qualità ci regala tante soddisfazioni, battendo anche fuoriclasse come Lindsey Vonn e Lara Gut e portando in alto lo sci azzurro. Il ritorno al successo in Coppa a oltre sette anni di distanza dall’unico precedente ha avuto un sapore speciale, anche perché a causa proprio degli infortuni solo poco tempo fa Nadia pensava di abbandonare la discesa per concentrarsi su super-G e gigante, le altre due specialità nelle quali eccelle. Ecco cosa ci ha raccontato proprio la grande protagonista dello scorso weekend del Circo Bianco in questa intervista sulla sua carriera, gli infortuni, le vittorie, i sogni, la sorella Elena e molto altro ancora: Nadia Fanchini in esclusiva per IlSussidiario.net.
Grandi risultati a La Thuile, ti aspettavi di vincere e cogliere un terzo posto nelle due discese? No, sinceramente non mi aspettavo di andare così bene. Eravamo andate a La Thuile due settimane prima con la Nazionale ma non avevamo potuto allenarci perché non c’erano le condizioni ideali. Nelle prove poi non mi ero trovata bene, ma in gara ho sciato in modo molto positivo. Ho trovato il feeling giusto con la pista e…
Hai battuto specialiste come la Vonn e la Gut tornando fra le più forti in discesa… Sì, avevo già ottenuto due medaglie in discesa ai Mondiali ma ora sono di nuovo tra le prime sette discesiste al mondo dopo tanti anni, sono veramente contenta delle mie prestazioni.
Eppure avevi pensato di smettere con la discesa: poi che cosa è cambiato? A causa dei miei incidenti ero scivolata al numero 47 della classifica della discesa libera. Non era certamente facile partire con questo pettorale, ma non mi sono arresa. Non credo che vincerò mai una Coppa del mondo di discesa, ma quello che conta quando faccio una discesa è scendere nel modo più veloce possibile. Voglio andare sempre forte, voglio andare al massimo delle mie possibilità.
Cosa desideri quindi per il resto della tua carriera? Voglio fare bene, come per tutti gli atleti l’oro olimpico è il mio sogno.
Sei anche un’atleta polivalente, forte in Super G e in gigante, come riesci a andare bene in tutte queste tre discipline? Sono tra le 15 sciatrici più forti al mondo tutte e tre le discipline che pratico e sono contenta di questa cosa.
Tanti infortuni, ma anche tanta grinta per rialzarsi ogni volta: questo è il segreto di Nadia Fanchini? Ho sempre avuto la voglia di soffrire, di non mollare mai di fronte agli infortuni che hanno caratterizzato la mia carriera. Ho avuto la forza di lottare e di rialzarmi ogni volta.
Come è il rapporto con tua sorella Elena? Come la giudichi dal punto di vista sportivo? Sono molto legata a Elena e anche a Sabrina (la sorella più piccola, anche lei sciatrice di buon livello, ndR), come è normale che sia tra sorelle. Essendo apprensiva e gareggiando con Elena, quando lei scende ho sempre paura che le succeda qualcosa, sono molto attenta ai suoi risultati.
Un giudizio sulla squadra azzurra che sta ritornando grande? Nel gigante l’Italia ha tutte le basi per diventare grande. In discesa e super-G ci sono diverse atlete che stanno crescendo. Giudico questo momento della Nazionale positivamente.
Com’è Nadia Fanchini fuori dal mondo dello sci? Sono una persona molto semplice, sono fidanzata e come tutti gli sportivi del mio ambiente conduco una vita normale.
E il tuo rapporto con la popolarità? Non ha niente a che vedere a quello di un calciatore, niente di speciale: è vero, sono finita nei titoli dei giornali e dei telegiornali quando ho ottenuto dei successi come a La Thuile. E’ una cosa che però non mi ha cambiato la vita… E’ stato bellissimo, l’affetto della gente, il tifo, vincere in Italia davanti al proprio pubblico. Una cosa stupenda.
In ogni caso sei una delle atlete più importanti della storia dello sci italiano… Penso di sì, per quello che ho fatto, per le medaglie che ho vinto ho dato un contributo importante a questo sport in Italia.
Ci puoi parlare di come hai iniziato a sciare? E’ stato mio padre che a tre anni mi ha messo sugli sci: lui lavorava negli impianti di risalita. A Montecampione sono tutti molto gentili con me e con Elena. Tutte le volte che torniamo ci trattano in modo stupendo, ci fanno delle grandi feste. Sono molto legata a Montecampione.
Chi è la tua favorita per la Coppa del Mondo? Direi la Vonn, ma anche Lara Gut è una che non molla. Sarà un bel duello fino alla fine della Coppa del Mondo. (Franco Vittadini – Mauro Mantegazza)