Pareggio spettacolare all’Adriatico tra Pescara e Ascoli: 2-2 il risultato finale, con la formazione di Mangia che chiude in nove ed eppure riesce a strappare un punticino alla squadra di Oddo, che manca l’appuntamento con la vittoria da quattro gare.
Con la sconfitta del Cagliari sul campo del Cesena, il Pescara ha l’opportunità di ridurre a nove le lunghezze di ritardo dalla vetta della classifica. Tuttavia, sin dal fischio d’inizio appare evidente che i padroni di casa traballano molto in difesa, gli ospiti sono lesti ad accorgersene subito e al 10′ l’Ascoli si porta sull’1 a 0 grazie a Jankto (7) che approfitta di un pessimo rinvio di Fiorillo (5,5) per gonfiare la rete. Nei minuti successivi continua a sbandare la difesa della squadra di Oddo, Jankto sfiora il raddoppio mentre Fiorillo continua a compiere errori in successione, con i difensori del Pescara che devono metterci una pezza per evitare di appesantire il passivo. Anche in fase offensiva, comunque, i padroni di casa lasciano parecchio a desiderare, l’unico a provarci con un minimo di convinzione è Caprari (6) che fa partire un tiro potente ma non abbastanza preciso per battere Lanni (7). Prima dell’intervallo, Caprari batte un calcio di punizione dal limite, scavalcando sia la barriera che Lanni, sul secondo palo c’è Mitrea (6,5) che fa buona guardia e allontana il pallone.
Nella ripresa la partita si infiamma letteralmente, Oddo decide di schierare una formazione ancora più aggressiva con l’ingresso di Mitrita (6,5), eppure è l’Ascoli a sfiorare il 2 a 0, ancora con Jankto che stavolta viene fermato da Fiorillo con una respinta miracolosa, riscattando così il pessimo primo tempo. Col passare dei minuti i padroni di casa finalmente carburano e con una serie di azioni tamburellanti mettono in crisi gli avversari, Mitrita e Verre (5,5) mandano degli avvertimenti a Lanni che fa quel che può per mantenere inviolata la porta, ma deve arrendersi al diciassettesimo gol in stagione di Lapadula (7) che ancora una volta toglie le castagne dal fuoco pareggiando i conti. Passano appena altri cinque minuti e il Pescara ribalta il risultato con il nuovo entrato Cappelluzzo (6,5) che, grazie alla deviazione di Del Fabbro (5,5), scavalca Lanni firmando la rete dell’2-1. Ma oggi la difesa del Pescara non c’è proprio, e al successivo capovolgimento di fronte l’Ascoli pareggia con Giorgi (6), tutto da rifare per l’undici di Oddo. Al 72′ Milanovic (5) viene espulso, rosso diretto per aver colpito Lapadula col pallone lontano (e l’arbitro vicino). Nonostante la superiorità numerica, i padroni di casa non riescono ad approfittarne, pur creando diverse occasioni pericolose, Lanni si supera e salva più volte l’Ascoli dal 2-3. Nel finale la formazione di Mangia rimane in nove per l’espulsione di Giorgi, fallo nettamente in ritardo su Torreira (5,5). Nel recupero traversa clamorosa di Zampano (6) che grazia l’Ascoli. Dopo il triplice fischio dell’arbitro, Verre si macchia di un brutto episodio colpendo in pieno volto Del Fabbro, che esce dal campo sanguinante, in campo si accende una rissa tra i giocatori delle due squdare che viene sedata a fatica dai dirigenti e dai direttori di gara, mentre Verre viene allontanato a forza dal terreno in gioco per evitare che possa combinare altri guai. Il Pescara riduce di una sola lunghezza il gap sul Cagliari capolista, mentre l’Ascoli sale a 32 punti, tenendosi fuori dalla zona calda della classifica. (Stefano Belli)
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