Fa parte della lista dei giocatori convocati da Antonio Conte per il pre ritiro che la Nazionale italiana sta svolgendo a Coverciano, in vista degli Europei francesi. Nella conferenza stampa dopo l’allenamento del giovedì, l’attaccante del Genoa si è attribuito il ‘venticinque per cento di possibilità di andare agli Europei’, dichiarandosi inoltre ‘fiducioso per natura’. Pavoletti ha dalla sua l’entusiasmo dell’emergente, per quanto non più giovanissimo avendo compiuto 27 anni nel novembre scorso, e soprattutto un ultimo campionato scandito da 14 gol in 25 presenze. Il centravanti del Genoa ha aggiunto: “Il mio modello è Luca Toni e ce la sto mettendo tutta, dipenderà tanto da questi giorni a Coverciano”. Al momento Pavoletti sembra in ballottaggio con Ciro Immobile del Torino, per completare un attacco che dovrebbe sicuramente annoverare i vari Pellè, Zaza, Eder, Insigne ed El Shaarawy (in ballo anche il giovane Bernardeschi della Fiorentina). C’è già chi ha accomunato la sua situazione a quella di Totò Schillaci, convocato da Azeglio Vicini per i mondiali casalinghi del 1990 e protagonista assoluto della manifestazione, che concluse da capocannoniere con 6 gol; l’attaccante siciliano era reduce da una grande stagione in Serie B con il Messina (23 reti in 35 partite) e tanto bastò al commissario tecnico per inserirlo nel gruppo dei fantastici 22.
E’ in corso il pre ritiro della Nazionale italiana in vista degli Europei 2016, che si terranno in Francia dal 10 giugno al 10 luglio prossimi. Il ct Antonio Conte ha diramato una prima lista di ventotto giocatori ai quali andranno aggiunti gli azzurri di Juventus e Milan, che raggiungeranno il pre ritiro di Firenze dopo la finale di Coppa Italia in programma sabato (21 maggio 2016); idem dicasi per Sirigu e Thiago Motta del PSG, che devono ancora giocare la finale della Coppa di Francia contro il Marsiglia (sempre sabato).
Da questo gruppo Antonio Conte dovrà selezionare i 23 elementi che prenderanno parte alla spedizione francese; il ct nel frattempo studierà anche la miglior disposizione tattica per l’Italia, che nel corso delle qualificazioni ha alternato i due moduli più tradizionali per l’ex allenatore della Juventus, vale a dire il 3-5-2 oppure il 4-2-4 o 4-4-2. Le indisponibilità di Marchisio e Verratti cambiano il discorso a livello tecnico, perché si tratta di giocatori difficilmente rimpiazzabili, tatticamente parlando però Conte potrebbe anche non modificare il sistema di gioco. Una possibile variante è il 3-4-3 provato nelle ultime due amichevoli, quella pareggiata con la Spagna il 24 marzo (1-1) e quella persa nettamente contro la Germania cinque giorni dopo (4-1).
In questo caso Conte potrebbe riproporre la collaudatissima difesa a tre di matrice juventina, oppure inserire un giocatore capace di adattarsi come Darmian. Per gli esterni inoltre sarebbe una pacchia: i vari Florenzi, Candreva, Giaccherini, fino ai più offensivi El Shaarawy, Insigne, Bonaventura e Bernardeschi, senza dimenticare De Silvestri, Antonelli e lo stesso Darmian potrebbero trovare una collocazione e un impiego ideali con un modulo del genere. Bernardeschi ad esempio ha giocato spesso sulla fascia nel 3-4-2-1 della Fiorentina. Ad essere penalizzate sarebbero le punte come Zaza, Borini, Immobile o Pavoletti, anche se gli ultimi due si profilano come gli ideali vice di Graziano Pellè. Il 3-4-3 può essere quindi una buona soluzione per l’Italia, anche se richiederà una maggiore dose di esercitazioni perché meno utilizzato in precedenza.