Chi alla vigilia temeva che i tanti GPM inseriti in questo tappone dolomitico del Giro d’Italia 2016 Alpago-Corvara avrebbero potuto produrre paradossalmente l’effetto di annullare lo spettacolo rendendo troppo timorosi i big ha avuto forse ragione, ma solo fino all’ultima salita, anche se già importanti avvisaglie si erano avute sul Passo Giau. Sul Valparola comunque (benché non si tratti di un’ascesa irresistibile, 11,5 km al 5,8% di media) la corsa è definitivamente esplosa e la classifica generale è stata pesantemente rivoluzionata. In maglia rosa (del tutto meritata) troviamo un ciclista di cui si è parlato forse poco, ma è sempre stato lì con i migliori (ed ha fatto molto bene anche al Giro 2015), ossia l’olandese Steven Kruijswijk, che guida ora con 41″ su un Vincenzo Nibali generoso e tenace, ma forse non brillantissimo dal punto di vista tattico ed 1’32” sullo splendido vincitore della frazione odierna, il colombiano Esteban Chaves. Un plauso va anche ad un altro colombiano, Atapuma, grande protagonista della fuga di giornata e ripreso a soli due chilometri dall’arrivo: avrebbe meritato il successo al pari del suo connazionale. Il volto degli sconfitti è invece quello degli atleti della Movistar, per Valverde e Amador è stata infatti davvero una pessima frazione e ora la loro corsa va ricostruita. Già magari a partire da domani, quando è in programma l’affascinante cronoscalata Castelrotto-Alpe di Siusi.
Finale da brividi nella quattordicesima tappa del Giro d’Italia. Il coraggioso Atapuma è stato raggiunto a soli 2 km dall’arrivo e si sono giocati la vittoria allo sprint sul traguardo di Corvara Chaves, Kruijswijk e il redivivo Priedl. A spuntarla è stata il colombiano della Orica, ma l’olandese della Lotto – Jumbo si può ben consolare con la meritata conquista della maglia rosa. Vincenzo Nibali si è difeso onorevolmente cedendo tuttavia 36 secondi, molto peggio è andata a Valverde finito a 3’00” insieme a Pozzovivo e ad Amador, giunto a 3’52”.
Sul Passo Valparola esplode definitivamente questa 14esima tappa del Giro d’Italia. Vincenzo Nibali infatti rompe gli indugi e va all’attacco, mettendo subito in crisi sia Alejandro Valverde che la maglia rosa Andrei Amador. Con l’italiano restano Chaves e Kruijswik, i quali però a sorpresa dopo qualche chilometro contraccano e riescono a staccare il capitano dell’Astana. Al passaggio in vetta Atapuma è ancora al comando, ma conserva solo 36 secondi di vantaggio sul duo al suo inseguimento, segue Nibali a circa 1 minuto, più attardati Valverde e Amador a 3’00”. Giochi aperti dunque sia per la vittoria di tappa che per la leadership della classifica generale, quando mancano ora poco più di 15 km alla conclusione.
Darwin Atapuma si è tolto la bella soddisfazione di vincere il GPM più prestigioso di giornata, quello in cima al Passo Giau. Il sudamericano si è involato quindi in discesa insieme a Siotsou e i due sono stati poi raggiunti da un ottimo Priedl. Dietro intanto, a 2 km dalla vetta del Giau, il forcing dell’Astana mieteva la vittima più illustre, ovvero la maglia rosa Amador, il quale però successivamente ha messo a frutto le sue grandi doti di discesista annullando i 50 secondi di distacco che aveva accumulato. Inizia ora l’ultima ascesa di questo tappone, il Passo Valparola. Quando mancano meno di 30 km al traguardo, il trio al comando ha un vantaggio di 3’40” sul gruppo dei migliori. Nell’aria un attacco di Nibali.
Quando mancano 43 chilometri al traguardo di Corvara e poco più di tre alla vetta del temibile Passo Giau, in testa alla corsa si è formato un duo composto da Siotsou e Atapuma, che poco fa hanno ripreso e staccato un esausto Ruben Plaza. Dietro gli attaccanti del mattino cedono uno dopo l’altro, mentre il gruppo della maglia rosa Amador avanza sotto la spinta degli uomini dell’Astana che stanno effettuando una costante e severa selezione: ormai sono in meno di venti unità. Proprio il leader della classifica sembra ora pedalare con una certa fatica nelle ultime posizioni. Il loro distacco dalla testa della corsa è sceso intorno ai 5’10”.
Ruben Plaza non ha nessuna intenzione di mollare. Quando siamo a 55 chilometri dall’arrivo di questa quattordicesima tappa ed è iniziata almeno per chi è davanti l’ascesa più dura di giornata, lo spagnolo conserva circa 2 minuti di vantaggio su dodici inseguitori, tra i quali la maglia rosa virtuale Siotsou. Nel frattempo il gruppo principale guidato dagli uomini Movistar ha leggermente aumentato l’andatura e riassorbito alcuni attaccanti del mattino, ma resta piuttosto tranquillo a circa 8’40” dalla testa della corsa. Sulla prossima salita però ci aspettiamo una prima vera e dura selezione.
Prosegue la bella azione di Ruben Plaza in questo tappone dolomitico del Giro d’Italia. Lo spagnolo è transitato in testa anche sul GPM del Passo Campolongo. Alle sue spalle c’è un terzetto di immediati inseguitori, Atapuma, David Lopez e De La Cruz, che hanno una trentina di secondi di svantaggio. Più indietro a 1’40” altri componenti della maxi fuga del mattino e tra loro si sta ben comportando Siotsou, che al momento è maglia rosa virtuale. Sei minuti di ritardo per un altro gruppettino con Diego Ulissi, mentre il gruppo principale insegue ad oltre 8 minuti. Si è ritirato nel frattempo, quando siamo giunti a circa 70 km dall’arrivo, anche Ryder Hesjedal.
Come già accaduto ieri, anche oggi la Sky ha molta voglia di animare la tappa e magari cercare il successo di giornata. Così sulla salita verso il Passo Sella è stato David Lopez a provare ad avvantaggiarsi e a fare selezione. Nella successiva discesa e nel nuovo tratto di ascesa verso il passo Gardena, prima sono rientrati Roche e Atapuma, poi si è formato un gruppettino di 13 corridori, tra i quali anche Cunego, ma non Ulissi che purtroppo ha perso terreno. Continua invece a viaggiare con andatura relativamente tranquilla il plotone della maglia rosa, con un ritardo superiore agli 8 minuti. Proprio in prossimità del GPM intanto, Ruben Plaza tenta un allungo e riesce a guadagnare alcune centinaia di metri. Mancano 90 chilometri al traguardo.
E’ Damiano Cunego a transitare per primo sul GPM del Passo Pordoi. Il veronese della Nippo Fantini ha battuto in volata Denifl e si è assicurato punti pesanti per la sua maglia azzurra. Nel frattempo il drappello dei fuggitivi ha perso qualche componente lungo la salita, ma il vantaggio contina a rimanere importante. Il gruppo maglia rosa è passato al GPM con ben 7 minuti di ritardo. Prossima salita in programma, quella del Passo Sella, più breve, ma con pendenze più impegnative che raggiungono anche il 12%.
Iniziata ufficialmente la salita verso il primo GPM di giornata della 14esima tappa, ossia quello in cima al Passo Pordoi. Poco fa i fuggitivi hanno sprintato per il traguardo volante di Arabba ed è stato Diego Ulissi il più rapido davanti a Matteo Trentin. Gli attaccanti continuano ad avere un vantaggio piuttosto consistente, il gruppo maglia rosa guidato dagli uomini Movistar insegue al momento infatti ad oltre sei minuti. Da segnalare alcuni ritiri come quello del velocista della FDJ Demaré e del polacco Niemec della Lampre.
Settantacinque chilometri percorsi di questa 14esima tappa del Giro e tra meno di quindici inizierà l’ascesa verso il Passo Pordoi. Intanto, il drappello al comando è diventato di 37 corridori perché Kotchetkov è riuscito a rientrare. Solamente la FDJ e la Tinkoff sono le squadre che non hanno almeno un uomo in fuga. Dietro il gruppo della maglia rosa Amador insegue a 4’18”. Ci si attende una bella lotta sul primo GPM, ma atleti come Ulissi e Atapuma potrebbero realmente pensare di andare fino in fondo per vincere la tappa e risalire in class
Intorno al cinquantesimo chilometro si è accesa finalmente la corsa in questa 14esima tappa del Giro. C’è stato prima un frazionamento del plotone, poi è partita finalmente con decisione una fuga che vede protagonisti ben 36 corridori! Questa la composizione: Axel Domont, Hugo Houle, Andrey Zeits, Nicola Boem, Francesco Manuel Bongiorno, Sonny Colbrelli, Darwin Atapuma, Moreno Moser, Nathan Brown, Kanstantsin Siutsou, David De La Cruz, Matteo Trentin, Sergey Firsanov, Stefan Denifl, Diego Ulissi, Valerio Conti, Sacha Modolo, Manuele Mori,Tim Wellens, Pim Ligthart, Maxime Monfort, Carlos Betancur, José Herrada, Damiano Cunego, Giacomo Berlato, Ruben Plaza, Georg Preidler, Egor Silin, Rein Taaramae, Twan Castelijns, Primoz Roglic, Nicolas Roche, Laurent Didier, Matteo Busato e Daniel Martinez. Segue poi da solo al loro inseguimento il russo Kochetkov della Katusha, mentre il gruppo guidato dalla Movistar è a 3’30” e sembra per ora lasciare spazio agli attaccanti.
Dopo circa 40 chilometri percorsi, la quattordicesima tappa del Giro d’Italia deve entrare ancora nel vivo. C’è stato ancora qualche sporadico tentativo di attacco, ma il gruppo ha subito rintuzzato e procede compatto guidato dagli uomini della Movistar mentre la strada inizia lentamente a salire. Evidentemente i tanti GPM che attendono i corridori consigliano alle loro gambe prudenza in queste prime fasi e nessuno se la sente di tentare l’impresa da lontano in una frazione così impegnativa. Ricordiamo che in maglia rosa c’è Andrei Amador, seguito in classifica generale da Jungels (maglia bianca) e dal nostro Vincenzo Nibali.
Primi chilometri percorsi di questa 14esima tappa del Giro d’Italia che porterà i corridori da Alpago fino a Corvara attraversando il suggestivo scenario dolomitico. C’è stato subito qualche timido tentativo di attacco, ma il gruppo è tornato compatto e ha da poco lasciato alle sue spalle la città di Belluno. E’ ancora presto per la prima ascesa di giornata, quella del Passo Pordoi, che presenta 9,3 km di salita con una pendenza massima del 9%, anche se in realtà già dopo 30 chilometri la strada inizierà lentamente ma costantemente a impennarsi verso l’alto.
Al via tra pochi istanti la quattordicesima tappa del Giro d’Italia, la Alpago – Corvara di 210 chilometri, sulla carta una delle frazioni che potrebbero risultare decisive per l’assegnazione della vittoria finale e per ridisegnare la classifica generale. I corridori infatti saranno chiamati ad affrontare ben sei salite dolomitiche (e altrettanti saranno i GPM) ad iniziare dal Passo Pordoi, per proseguire con Passo Sella, Passo Gardena, Passo Campolongo, Passo Giau e Passo Valparola. Dulcis in fundo, a circa cinque chilometri dal traguardo, ci sarà anche il Muro del Gatto, uno strappetto breve, ma al 13% di pendenza. Difficile al momento indicare un favorito secco, ma sicuramente ci attendiamo scintille dal confronto Nibali – Valverde, senza dimenticare Majka, Chaves, Kruijswisjk e Pozzovivo. Vedremo infine se la maglia rosa Andrei Amador correrà per sè oppure lavorerà in funzione del proprio capitano. Chi coltiva ambizioni oggi non potrà più nascondersi.
Oggi al Giro d’Italia è il gran giorno del tappone dolomitico Alpago – Corvara di 210 chilometri, sicuramente una delle frazioni regine di questa edizione con ben sei GPM da affrontare su alcune montagne storiche. Ieri intanto lo spettacolo non è mancato nemmeno sull’arrivo a Cividale del Friuli, dove si è imposto dopo una bella azione solitaria Mikel Nieve, riscattando almeno parzialmente il bilancio del team Sky. Alle sue spalle si è piazzato un coraggioso Giovanni Visconti, mentre i big della generale si sono giocati in volata il terzo posto e lo sprint a sorpresa ha visto prevalere Vincenzo Nibali su Alejandro Valverde. La Movistar del murciano ha festeggiato comunque la conquista della maglia rosa da parte di Amador (primo costacoricano di sempre a indossarla), che è riuscito a sfilarla a Bob Jungels, autore comunque di una difesa più che onorevole.
Oggi la quattordicesima tappa Alpago-Corvara sarà il tappone dolomitico del Giro d’Italia 2016. Le Dolomiti hanno scritto tante pagine di storia del Giro a partire dall’edizione del 1937. Era il 27 maggio, si correva la tappa Vittorio Veneto-Merano e c’erano da affrontare il Rolle e il Costalunga: fuga solitaria di 108 km per Gino Bartali, che vinse con 5’38” di vantaggio sul secondo. La salita più celebre è il Passo Pordoi, che oggi verrà affrontato per la trentacinquesima volta nella storia, compresi quattro arrivi di tappa, anche se quest’anno si tratta di un ritorno dopo un’assenza piuttosto lunga. L’ultimo passaggio risale infatti al 2008. La più dura, tecnicamente parlando, sarà invece il Passo Giau, penultimo dei sei Gpm di oggi.
Oggi la quattordicesima tappa Alpago-Corvara sarà il tappone dolomitico del Giro d’Italia 2016. Legittimo chiedersi: quanto è dispendiosa una frazione di questo tipo? Come si fa a recuperare le energie? Emilio Magni, medico dell’Astana di Vincenzo Nibali, ne ha parlato con La Gazzetta dello Sport fornendo alcuni dati: su 210 km con circa 5400 metri di dislivello si consumano tra le 5 e le 6 mila calorie. In gara se ne riescono ad assumere circa 2500 tra panini, tortine di riso, pasta di mandorle, borracce di sali, maltodestrine, zuccheri a medio e rapido assorbimento (soprattutto nella parte finale). Per il resto, si compensa prima con una colazione più abbondante, poi con un immediato spuntino a base di carboidrati e proteine e una cena completa con primo, secondo di carne, verdure e anche una bella fetta di crostata. Un premio che certamente i corridori stasera meriteranno tutti, dal primo all’ultimo.
Il Giro d’Italia 2016 propone oggi la quattordicesima tappa Alpago (Farra)-Corvara di 210 km. Siamo giunti a una delle giornate più attese di questa edizione numero 99 della Corsa Rosa: è il tappone dolomitico, che proporrà una successione di salite mitiche che hanno fatto la storia del Giro. Un graditissimo ritorno quello delle Dolomiti, che negli ultimi anni erano state poco frequentate: quest’anno si rimedia con una giornata che sarà faticosissima per i corridori e fantastica per i tifosi. Non ci sarà l’arrivo in salita, ma sei Gpm e 5400 metri di dislivello rendono l’idea di quello che ci attenderà nelle prossime ore.
Diamo allora subito uno sguardo più dettagliato all’altimetria di questa attesissima frazione del Giro d’Italia 2016 che toccherà le province di Belluno, Trento e Bolzano. La partenza avrà luogo ad Alpago (località Farra, fino al 23 febbraio di quest’anno Comune autonomo) alle ore 11.05, visto che la tappa sarà lunga e difficilissima. Dopo un breve tratto pianeggiante, si comincerà gradualmente a salire verso il traguardo volante di Arabba (km 85,4), dopo il quale inizieranno 125 km epici. Infatti ad Arabba saremo già nella prima parte della salita verso il mitico Passo Pordoi: basta il nome per respirare la storia del Giro. Dal punto di vista tecnico, sarà un Gpm di prima categoria caratterizzato da 9,3 km di salita al 6,9% di pendenza media e punte fino al 9% nella prima parte, scollinamento al km 94,7 della tappa. Siamo nel cuore delle Dolomiti e in rapida successione si affronteranno altre due salite classiche: prima il Passo Sella (km 106,6), Gpm di seconda categoria al termine di 5,5 km con pendenza media all’8% e punte fino al 12%, discesa e immediatamente si risale verso il Passo Gardena (km 117,7), Gpm di terza categoria, salita di 5,8 km al 4,4% di pendenza media e punte del 9%. Questa sarà la salita più facile di giornata, ma anche la terza consecutiva senza nemmeno un metro di pianura: al termine della discesa si arriverà a Corvara, ma in occasione di questo primo passaggio della località d’arrivo ci sarà solo un traguardo volante, collocato al km 126,8. Ci sarà infatti ancora tantissimo da faticare, cominciando subito con la salita verso il Passo Campolongo (km 132,8), Gpm di seconda categoria posto al termine di 6 km di salita al 5,8% di pendenza media ma punte fino al 13%. La discesa ci riporterà ad Arabba a completamento di questo “anello” leggendario, ma il bello dovrà ancora arrivare. Infatti qualche chilometro di saliscendi – di pianura non se parla – ci porterà ai piedi del Passo Giau, la salita più difficile di giornata: fino a questo momento è presumibile che i big non si muovano, ma da qui in poi (con già tantissima fatica nelle gambe) potrà davvero succedere di tutto. Il Giau è un Gpm di prima categoria, una salita di 9,8 km al 9,4% di pendenza media e punte fino al 14% nella prima parte. Qui chi sta bene può davvero fare la differenza: lo scollinamento sarà al km 168,8, poi discesa e immediatamente si tornerà a salire verso il Passo Falzarego-Valparola: Gpm di seconda categoria al km 190,6 al termine di 11,5 km di ascesa al 5,8% di pendenza media e punte al 14% proprio nell’ultimo tratto, cioè tra il Falzarego e lo scollinamento del Valparola. La discesa ci riporterà in Val Badia, ma nessuno si illuda che sia finita: negli ultimi 5 km ci sarà infatti da affrontare il corto ma durissimo strappo del Muro del Gatto, soli 360 metri (non è dunque un Gpm) ma con pendenza che toccherà addirittura il 19%, la percentuale più alta dell’intera tappa. Gli ultimi 3 km sono ancora in leggera salita per arrivare sul traguardo di Corvara, dove il Giro assumerà sicuramente una fisionomia diversa.
Per seguire il Giro d’Italia 2016 è a disposizione una grande copertura televisiva sulle reti Rai ed Eurosport. Si parte già con la rubrica Giro Mattina, su Rai Sport 1 (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky) dalle ore 10.15, poi la diretta tv di questa quattordicesima tappa avrà inizio alle ore 12.30 sempre sul canale tematico, con la telecronaca di Francesco Pancani e il commento tecnico di Silvio Martinello. Dalle ore 15.00 si potrà seguire la Alpago (Farra)-Corvara anche su Rai Tre in simulcast. Su entrambi i canali sarà visibile poi anche lo storico Processo alla Tappa, che andrà in onda naturalmente al termine della corsa, mentre alle ore 20.00 ecco la rubrica Tgiro e alle ore 00.30 la lunga giornata si concluderà con Giro Notte (solo su Rai Sport 1). Diretta disponibile a partire dalle ore 12.45 anche su Eurosport, il canale visibile sia agli abbonati Sky sia sul digitale terrestre di Mediaset Premium, che in serata proporrà alle ore 22.15la rubrica Giro Today. Per chi invece non potesse mettersi davanti a un televisore oggi pomeriggio, ricordiamo la possibilità di seguire la quattordicesima tappa del Giro d’Italia 2016 anche in diretta streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.rai.tv) oppure – per gli abbonati – tramite i servizi offerti da Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine ricordiamo i riferimenti ufficiali della Corsa Rosa: il sito www.giroditalia.it, la pagina Facebook Giro d’Italia e il profilo Twitter @giroditalia. E adesso, che lo spettacolo cominci: la parola va alla strada! (Mauro Mantegazza)