La partita tra Real Madrid e Manchester City per la semifinale di ritorno di Champions League ha tenuto tutti con il fiato sospeso per gli interi novanta minuti. Il risultato di una rete a zero non faceva star calmi i tifosi madrileni che invece speravano nel raddoppio per non rischiare in un eventuale gol del pareggio che avrebbe significato la qualificazione degli inglesi per la finale di Milano. A pochissimi minuti dal termine della partita James Rodriguez si è divorato un gol a tu per tu con il portiere del Manchester City. Il giocatore madrileno, forse per troppa paura, in area non è riuscito a controllare il pallone facendosi poi prendere il tempo dalla difesa inglese che volevano evitare il raddoppio visto che l’arbitro aveva concesso cinque minuti di recupero. James Rodriguez andrà a giocare la sua prima finale di Champions League contro l’Atletico Madrid a Milano.
Al termine della semifinale di ritorno di Champions League Cristiano Ronaldo si è presentato ai microfoni della stampa inglese per analizzare la partita. Alle Merengues è bastato un gol per qualificarsi alla finalissima: forse non il risultato migliore ma in fondo l’obiettivo è stato raggiunto, e per CR7 si tratta di un traguardo meritato dalla sua squadra: “Partita dura ma penso che abbiamo giocato meglio del Manchester City. Abbiamo creato più opportunità sia nel primo che nel secondo tempo, siamo stati anche più intensi. Sapevano che dopo il nostro gol il City ci avrebbe pressato alto, ma siamo riusciti a controllare la partita. L’1-0 è il risultato minimo ma siamo contenti, perché siamo arrivati in finale. Nel primo tempo abbiamo creato occasioni, con Modric e anche con me; dobbiamo ammazzare questo tipo di partite e questo oggi non è successo, l’1-0 come ho detto è un risultato stretto ma buono perché ci ha consentito di qualificarci alla finale“. Poi Cristiano Ronaldo ha risposto alla domanda sulle sue condizioni, mostrandosi fiducioso su un pronto ritorno al cento per cento dopo il recente problema muscolare: “Negli ultimi quindici giorni non ho lavorato molto ma ho giocato stasera. La gente era in dubbio su di me ma non capisco perché, si dimenticano che più di una volta ho recuperato velocemente da un problema fisico. Ma va bene, sicuramente ero stanco per non aver lavorato nelle ultime due settimane ma penso di aver comunque aiutato la squadra“. Sulla finale contro i cugini dell’Atletico: “In una finale non sai mai cosa può succedere, è sempre un fifty-fifty. Giocheremo contro l’Atletico e sono felice, perché la finale di Champions League è sempre un’occasione speciale“.
In chiusura di primo tempo grande brivido per le Merengues e per tutto il Santiago Bernabeu. In vantaggio per 1-0 grazie al gol di Gareth Bale, il Real Madrid ha rischiato grosso al 44′ minuto, quando De Bruyne ha trovato spazio nella trequarti blanda riuscendo a servire Fernandinho al limite dell’area; il centrocampista brasiliano è stato molto bravo a rientrare sul destro e a concludere sul primo palo tenendo la palla bassa, ma il suo tiro è stato respinto dalla base esterna del palo alla destra del portiere Keylor Navas. Un rimpianto non da poco per il Manchester City che segnando poco prima dell’intervallo avrebbe messo in serie difficoltà gli avversari, soprattutto sarebbe passato in vantaggio per la regola dei gol in trasferta. Ma così non è stato e in finale di Champions League è volato il Real Madrid: ai Citizens rimane comunque il ricordo della più lunga avventura in questa coppa nella storia del club.
Per la seconda volta negli ultimi tre anni, saranno le due squadre di Madrid a contendersi la coppa dalle grandi orecchie: dopo l’Atletico, anche il Real approda nella finalissima di Champions League in programma a Milano il prossimo 28 maggio, ai Blancos di Zidane basta l’1-0 per avere la meglio del Manchester City dopo lo 0-0 dell’andata in Inghilterra. Nel primo tempo a suonare la carica per gli ospiti ci pensa Jesus Navas con un tiro-cross respinto dal quasi omonimo Navas, dall’altra parte del campo il primo a provarci è Cristiano Ronaldo che di testa arriva sul pallone che sorvola la traversa. Nel frattempo il Manchester City deve fare i conti con l’infortunio di Kompany che abbandona il campo per uno stiramento muscolare, al suo posto entra Mangala. Il Real Madrid aumenta la pressione e alza il baricentro fino a trovare il gol del vantaggio con Carvajal che inventa un corridoio per Bale, il centravanti gallese va al cross ma colpisce il palo interno con il pallone che termina in rete. Gli uomini di Pellegrini cercano di reagire alla sfortuna, colpendo però solamente il palo esterno con Fernandinho che, servito magistralmente da De Bruyne, manca l’appuntamento con l’1-1. Alla formazione di Zidane viene anche annullato il gol di Sergio Ramos per il fuorigioco di Pepe che aveva servito l’assist al compagno. A inizio ripresa occasionale colossale per il Real di raddoppiare con Modric che, pescato da Bale, si fa ipnotizzare da Hart che evita lo 0-2 al City, l’estremo difensore ospite si ripete bloccando il colpo di testa di Cristiano Ronaldo. Poco dopo Bale sfiora la doppietta colpendo la traversa dopo aver staccato benissimo di testa, ma il legno dice no al gallese. Ospiti pericolosi solamente nelle fasi conclusive del match con De Bruyne e Aguero che trovano soltanto l’esterno della rete che dà comunque l’illusione del gol. Finale di sofferenza per i Blancos che stringono i denti e portano a casa il pass per la finalissima, mentre il City esce dalla Champions a un passo dall’ultimo obiettivo.
Il tecnico del Real Madrid, Zinedine Zidane, ai microfoni di Premium Sport: “Quella di oggi è sicuramente la sera più importante da allenatore, abbiamo fatto il massimo soffrendo tanto ma alla fine siamo riusciti a centrare l’obiettivo. In ogni caso non abbiamo ancora vinto niente, siamo contenti di essere approdati in finale ma il difficile deve ancora arrivare, manca ancora tanto da qui al 28 maggio e nel frattempo dobbiamo contenderci il titolo in Liga con due squadre fortissime. Contro l’Atletico sarà durissima, non solo difendono benissimo ma in contropiede sono spesso letali. Sono contento di tornare in Italia, dove sono cresciuto tantissimo come calciatore e mi hanno sempre trattato bene”.
Il difensore del Real Madrid, Marcelo, ai microfoni di Premium Sport invita alla prudenza: “Non ci possiamo rilassare e non dobbiamo festeggiare, abbiamo sì conquistato la finale ma dobbiamo continuare a lavorare a testa bassa, rimanere concentrati sugli obiettivi e pensare soprattutto alla Liga dove siamo ancora in piena lizza per il titolo. Stasera non è stato facile vincere, gli avversari ci hanno pressato costantemente non lasciandoci giocare come avremmo voluto. Abbiamo un grandissimo rispetto dell’Atletico, è ancora più forte rispetto due anni fa”.
Il tecnico del Manchester City, Manuel Pellegrini, ai microfoni di Premium Sport esprime la propria amarezza per non essere riuscito a centrare quella che sarebbe stata una storica finale per il team inglese: “Non sono molto d’accordo sul fatto che ci sia stato squilibrio tra noi e il Real Madrid, ce la siamo giocata alla pari tutto sommato. Gli avversari sono stati fortunati, hanno trovato il gol con un cross anziché un tiro, in campo abbiamo messo tanta qualità ma non ci è bastato per fare risultato. Ci vuole anche un po’ di fortuna per fare strada in questa competizione, nel momento decisivo ci sono venuti a mancare alcuni elementi chiave che non hanno dato l’apporto sperato”. (Stefano Belli)