Il Barcellona travolge l’Espanyol con un secco cinque a zero. Partita senza storia, coi padroni di casa che sfoderano una splendida prestazione corale. Match sbloccato da Lionel Messi all’ottavo minuto del primo tempo, nella ripresa Suarez confeziona una tripletta, ma nel mezzo c’è la marcatura di Rafinha. Giornata nera per l’Espanyol, che torna a casa con una pesante sconfitta ma soprattutto senza punti. Troppo grande il divario tecnico tra le due compagini, partita a senso unico.
Quando siamo giunti oltre l’ottantesimo minuto della partita, il risultato tra Barcellona ed Espanyol è fermo sul cinque a zero in favore della compagine blaugrana. Due gol messi a segno da Lionel Messi, doppietta di Suarez e una rete di Rafinha mettono in ghiaccio il risultato. Non c’è partita al Nou Camp, dove si attende soltanto il fischio finale per questa importantr vittoria da parte dei padroni di casa. Pomeriggio nero per l’Espanyol.
E’ terminato uno a zero il primo tempo del Nou Camp tra il Barcellona e l’Espanyol, con il gol messo a segno da Lionel Messi dopo appena otto minuti di gioco. Partita davvero frizzante in questi primi quarantacinque minuti di gioco, con le due squadre che si stanno affrontando a viso aperto. Chiaramente la partita la sta facendo la compagine blaugrana, scesa sul terreno di gioco con maggiore grinta e determinazione. Possesso palla a netto favore dei padroni di casa, gli ospiti cercano di chiudersi e di ripartire.
E’ cominciata da circa venticinque minuti la sfida di Liga spagnola tra il Barcellona e l’Espanyol, con i blaugrana che stanno conducendo per una rete a zero. I padroni di casa passano in vantaggio dopo appena otto minuti di gioco, con Lionel Messi che insacca una splendida punizione sotto l’incrocio dei pali. Grande esecuzione da parte della pulce del Barcellona, inizia davvero in salita l’incontro per l’Espanyol. Attorno al ventesimo ci prova Neymar dalla media distanza, ma il suo tentativo finisce alto sopra la traversa.
In avvicinamento a Barcellona-Espanyol, uno sguardo alle principali statistiche delle due squadre. Il Barcellona ha segnato 104 gol, ma questo dato ne fa “solo” il secondo miglior attacco della Liga – il Real Madrid ne ha uno in più. La difesa ha incassato 29 reti: anche qui secondo miglior dato del campionato, l’Atletico Madrid è ampiamente in testa con 16 gol subiti. Impressionano i numeri offensivi del tridente: sono 83 gol in tre, con Luis Suarez Pichichi a quota 35, Messi a 25 e Neymar a 23. Lo scorso anno il tridente MSN aveva realizzato 81 reti in tutto il campionato (43 Messi, 22 Neymar e 16 Suarez), e in totale nella stagione erano stati 122 (rispettivamente 58, 39 e 25). In questa stagione siamo a 123 (Suarez 54, Messi 40, Neymar 29): già superato il record, il quarto miglior marcatore in campionato è Ivan Rakitic con 7 centri. Per quanto riguarda l’Espanyol, ci sono 36 gol segnati (solo Betis, Getafe e Levante hanno fatto peggio) e ben 67 incassati, seconda peggior difesa della Liga (ne ha subiti 70 il Rayo Vallecano); il miglior marcatore in campionato è Felipe Caicedo che ha segnato 8 gol, lo segue Hernan Pérez con 7 e poi abbiamo Gerard Moreno con 5. In trasferta l’Espanyol ha ottenuto 11 punti ed è quintultimo per rendimento esterno, il Barcellona in casa ha 46 punti in 18 partite, gli stessi del Real Madrid che però ha segnato 5 gol in più con lo stesso numero di reti subite.
Barcellona-Espanyol si avvicina; il derby della città catalana è fondamentale per i blaugrana, che vogliono rimanere in testa alla classifica avendo così il match point per il titolo. L’andata si era giocata al Power8 Stadium, sabato 2 gennaio; il Barcellona aveva segnato in ognuna delle 17 partite di campionato precedenti, ma nel derby si era bloccato. Era finita 0-0; i blaugrana si erano comunque confermati in testa alla classifica della Liga ma non erano riusciti a spuntarla su un coriaceo Espanyol, disposto con il 4-2-3-1 dal suo allenatore Constantin Galca, con Caicedo punta unica e una linea di mezzepunte nella quale Hernan Perez e Burgui erano gli esterni e Asensio il trequartista. Grande lavoro lo avevano garantito in mediana Papakouli Diop e Joan Jordan; l’Espanyol aveva chiuso con cinque ammoniti ma con un ottimo 0-0; il Barcellona dal canto suo era in formazione tipo, anche se ancora senza Arda Turan e Aleix Vidal che aspettavano di essere in forma dopo la sospensione di sei mesi per il blocco al calciomercato dei blaugrana.
In Barcellona-Espanyol, come abbiamo già detto, c’è la possibilità che l’Espanyol rovini la festa del Barcellona impedendo ai blaugrana di vincere il campionato. Il Barcellona trema: era già successo, ed era esattamente la penultima giornata al Camp Nou. Barcellona-Espanyol, sabato 9 giugno 2007: il Barcellona di Frank Rijkaard arrivava all’appuntamento con gli stessi punti del Real Madrid, ma lo scontro diretto a sfavore. I blancos giocavano in casa del Real Saragozza che puntava un posto in Europa: andava sotto, pareggiava e poi tornava in svantaggio (doppietta di Diego Milito). Intanto il Barcellona rimontava la rete di Raul Tamudo con la doppietta di Leo Messi; si entrava negli ultimi due minuti della giornata con il Barcellona a 75 punti e il Real Madrid a 72, e dunque i blaugrana sostanzialmente campioni (sarebbe bastato un pareggio in casa del Gimnastic, già retrocesso). E invece, in quei secondi succedeva di tutto: alla Romareda Ruud Van Nistelrooy infilava la doppietta e pareggiava i conti, mentre a Barcellona ancora Raul Tamudo batteva Victor Valdes per il 2-2. La classifica rimaneva invariata: all’ultima giornata il Barcellona avrebbe vinto 5-1 a Tarragona, tutto inutile perchè il 3-1 del Real Madrid al Maiorca consegnava il titolo a Fabio Capello e le Merengues.
, partita valida per la trentasettesima giornata della Liga 2015-2016, si gioca alle ore 17 di oggi pomeriggio; al Camp Nou penultimo turno del campionato spagnolo, e sarà un clima infuocato quello che attende le due squadre. E’ un derby cittadino, e dunque l’animosità c’è a prescindere; in più l’Espanyol deve ancora garantirsi la salvezza (che è comunque ad un passo), e può prendere due piccioni con una fava ottenendo il traguardo con una giornata di anticipo e, allo stesso tempo, impedendo agli arci rivali del Barcellona di vincere il campionato.
I blaugrana hanno 85 punti, gli stessi dell’Atletico Madrid e uno in più del Real; gli scontri diretti sono a favore nei confronti di entrambe, dunque il Barcellona è padrone del suo destino e, vincendo oggi e sul campo del Granada la prossima domenica, sarebbe campione di Spagna per il secondo anno consecutivo, e per la sesta volta nelle ultime otto stagioni (otto su dodici contando anche l’era Rijkaard).
L’Espanyol invece ha 40 punti: cinque di vantaggio sul terzetto formato da Rayo Vallecano, Sporting Gijon e Getafe. Ha a suo vantaggio solo la doppia sfida contro il Gijon, ed è sotto con le altre; sarebbe salvo con un pareggio perchè in un ipotetico arrivo a tre o più avrebbe il vantaggio della classifica avulsa. Diversa la situazione del Barcellona: i blaugrana stavano dominando la Liga, un’imbattibilità di 23 partite e 11 vittorie consecutive.
Poi è arrivato aprile: già il pareggio di Villarreal (da 2-0 a 2-2) aveva fatto suonare qualche campanello d’allarme, ma il vantaggio era netto nei confronti delle due madrliene. Eppure qualcosa si è rotta: la squadra di Luis Enrique ha perso tre partite consecutive, cadendo in casa contro il Real Madrid e il Valencia e perdendo anche a San Sebastian. Le rivali si sono fatte sotto, aprendo a un finale di campionato identico o quasi a quello di due stagioni fa (e al Barcellona non andò bene); soprattutto, il mese di crisi è costato ai catalani l’eliminazione dalla Champions League.
Vincere la Liga sarebbe un bel modo per riscattarsi, ma questo era considerato l’obiettivo minimo; solo a fine marzo il Barcellona era in corsa per vincere tutto per il secondo anno consecutivo. C’è da dire che il riscatto è arrivato: tre vittorie consecutive con 16 gol segnati e nessuno subito. Nove delle reti le ha messe a segno Luis Suarez, che con 35 gol è sempre più Pichichi della Liga e punta anche la Scarpa d’Oro.
L’Espanyol, che all’andata aveva fermato il Barcellona sullo 0-0, si è complicato la vita in chiave salvezza dopo aver battuto l’Athletic Bilbao; allora era dodicesimo e sembrava fatta, ma poi sono arrivate cinque partite con appena due punti raccolti e i catalani sono sprofondati nuovamente in una situazione difficile. In trasferta l’Espanyol ha un rendimento da retrocessione: 11 punti in 18 partite, i gol segnati (18) sono uguali a quelli casalinghi ma quelli subiti sono molti di più (41 contro 26).
La diretta tv di Barcellona-Espanyol è affidata ai canali della pay tv del satellite: bisogna andare su Sky Calcio 7 (numero 257) dove sarà disponibile anche il servizio pay per view per tutti coloro che non fossero abbonati al pacchetto Calcio e volessero acquistare l’evento. Ovviamente la partita si potrà seguire anche in diretta streaming video, grazie all’applicazione Sky Go che non comporta costi aggiuntivi e si può scaricare su dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone.