Italia-Irlanda termina con il risultato di 1-0 in favore degli uomini di O’Neill grazie alla rete siglata nel finale da Brady. Nell’Italia si salvano Barzagli e Sirigu: malissimo Thiago Motta. Nell’Irlanda buone le prove di Hendrick e Brady, autore del gol partita. Italia-Irlanda termina con il risultato di 1-0 in favore degli uomini di O’Neill grazie alla rete siglata nel finale da Brady. Nell’Italia si salvano Barzagli e Sirigu: malissimo Thiago Motta. Nell’Irlanda buone le prove di Hendrick e Brady, autore del gol partita. Vediamo allora le pagelle di tutti i giocatori che sono scesi in campo al Pierre Mauroy di Lille. Manca un calcio di rigore all’Irlanda. Non convince nella gestione del match.
Italia-Irlanda è l’ultima gara del gruppo E: 0-0 al termine del primo tempo, vediamo i voti della prima frazione con il migliore e il peggiore per ogni nazionale. Gli Azzurri, già qualificati agli ottavi di finale come prima forza del girone, affrontano gli irlandesi ancora in piena corsa per il passaggio del turno con Belgio e Svezia. Gli uomini di O’Neill tenteranno l’impresa cercando una complicata vittoria contro l’Italia per agganciare il terzo posto ed essere ripescata come una delle quattro migliori terze. Ovviamente gli occhi degli Irlandesi saranno anche su Svezia-Belgio, match in contemporanea il cui risultato potrebbe regalare interessanti sorprese. Veniamo subito alle formazioni iniziali iniziando con l’Italia. Conte cambia otto giocatori rispetto all’ultima sfida contro la Svezia: i diffidati Buffon, Chiellini, De Rossi ed Eder lasciano il posto a Sirigu, Ogbonna, Thiago Motta e Immobile. De Sciglio e Bernardeschi sono i due esterni di centrocampo con Sturaro e Florenzi accanto al playmaker Thiago Motta. In attacco, accanto a Immobile, c’è Zaza; in difesa Bonucci, a rischio squalifica, completa il reparto con Barzagli. L’Irlanda si schiera invece con il 4-4-2: Randolph in porta; Coleman, Duffy, Keogh e Ward a comporre il reparto arretrato; Hendrick, McClean, McCarthy e Brady a centrocampo; Murphy e Long a formare il tandem offensivo. Hoolahan, Clark, McGeady, Walters e Keane partono dalla panchina. Pronti, via. L’Irlanda parte subito a mille lottando su ogni pallone come se non ci fosse un domani. La difesa dell’Italia è in apprensione e quasi intimidita da questo inizio aggressivo degli irlandesi che con un mix tra intensità e forza fisica spadroneggiano nella metà campo avversaria. Al 9′ Hendrick raccoglie una sponda di Murphy, elude l’intervento di Thiago Motta e carica un sinistro potente che termina la sua corsa sul fondo di non molto. Zaza e Immobile sono isolati, Florenzi e Sturaro corrono a vuoto, le ali non spingono e lo stesso Thiago Motta è troppo schiacciato a ridosso di Bonucci. La logica conseguenza è che l’Italia non riesce a costruire uno straccio di manovra. L’Irlanda non ha qualità ma è molto pericolosa dai calci piazzati e dagli sviluppi di due corner arrivano due enormi chance per gli uomini di O’Neill: al 21′ Murphy indirizza la sfera sotto la traversa ma Sirigu si supera e allontana in calcio d’angolo mentre al 30′ Duffy sbuca sul secondo palo senza però inquadrare lo specchio della porta. E l’Italia? A causa del pressing irlandese le trame italiane non riescono a svilupparsi e il solito lancio lungo di Bonucci a cercare l’inserimento di un centrocampista risulta ormai prevedibile. L’unica occasione per l’Italia arriva in modo piuttosto casuale al 42′: Immobile raccoglie la sfera al limite dell’area avversaria e calcia verso Randolph. Pallone fuori di non molto. Nel secondo tempo Conte dovrà cambiare qualche ingranaggio per sbloccare la macchina Azzurra.
La partita scorre via veloce ma a Lille non si vede un buon calcio. L’Italia è passiva mentre l’Irlanda si affida soprattutto alla fisicità dei suoi giganti. Poche occasioni da gol. Bruttissima prestazione degli Azzurri, in balia dell’Irlanda sin dai primi minuti di gioco. Gli uomini di Conte non riescono a tessere le trame della propria manovra e soffrono l’intensità avversaria. Il portiere del Psg è chiamato più volte all’uscita alta e coraggiosa ad anticipare i giganti irlandesi: missione compiuta. Da segnalare anche un’ottima parata sulla zuccata di Murphy. Difficile individuare il peggiore tra gli Azzurri. Tutta la squadra ha giocato male ma Thiago Motta è uno di quelli che ha più sofferto l’aggressività avversaria. Il “playmaker” Azzurro non è mai riuscito ad accendere la luce.
Nel primo tempo hanno giocato soltanto gli uomini di O’Neill. Bisognerà vedere se gli irlandesi riusciranno a tenere questo ritmo anche nella ripresa. Unisce qualità e quantità. Come se non bastasse è ovunque: a destra, a sinistra, in mezzo… In poche parole: un incubo per la difesa italiana. Molto bene quando si tratta di saltare sui corner a favore. Male quando c’è da impostare dalla difesa. V Al 5′ Florenzi viene fermato in fuorigioco: l’offside è inesistente. Poco dopo Hendrick viene graziato dopo aver commesso un fallo durissimo sullo stesso Florenzi: l’irlandese avrebbe meritato quanto meno l’ammonizione. Infine al 43′ manca un calcio di rigore all’Irlanda per una spinta di Bernardeschi a McClean. (Federico Giuliani)
Un’uscita a vuoto e due miracoli: prima su Murphy poi su Hoolahan. Tradito da Bonucci sulla rete finale di Brady.
Il migliore del pacchetto arretrato. Pulito ed elegante, sbroglia diverse situazioni pericolose.
Buona partita del centrale azzurro per almeno 80′ di gioco poi, nel finale, il clamoroso black out. Il difensore della Juventus si perde completamente Bardy che può così colpire di testa in tutta tranquillità. Errore che pesa ai fini del risultato.
Patisce il dinamismo di Hendrick che da quelle parti fa quel che vuole. Va meglio quando deve contenere Long.
Il ragazzino ha grandi qualità ma è ancora acerbo. L’esterno azzurro inizia bene ma si fa presto intimidire dall’aggressività avversaria. Inoltre dalle sue parti circola il tandem Brady-Ward, che non si fa scrupoli ad usare le “maniere forti” (dal 60′ DARMIAN 5,5 – Non riesce a mettere una pezza alle scorribande di Brady). STURARO 5 – Corre tanto ma a vuoto. Non riesce a trovare la giusta posizione e finisce schiacciato in mezzo alla coppia McCarthy-McClean.
Tanti errori gravi per uno della sua esperienza. Il calo nel finale, poi, è inspiegabile. Il playmaker azzurro non riesce ad impostare la manovra e fa rimpiangere amaramente De Rossi.
Ci mette il solito impegno ma in serate come queste non basta. Mancano i suoi inserimenti senza palla.
Gara opaca per il terzino rossonero che non riesce a ripetere le ultime buone prestazioni. Meglio nella ripresa, quando tra le altre cose regala a Zaza un cross al bacio non capitalizzato a dovere dal compagno. (dall’81’ EL SHAARAWY – SV).
Tanto agonismo ma poca concretezza. L’attaccante viene sovrastato dai centimetri irlandesi. Al tiro soltanto in un’occasione. Bocciato.
Si fa notare soltanto con un tiro insidioso sul finire del primo tempo. Troppo poco per poter incidere. Bisogna comunque dire che il gioco dell’Italia non lo mette mai in condizione di far male agli irlandesi (dal 74′ L. INSIGNE 6 – Entra bene in partita. Colpisce un palo).
Stravolge per necessità la formazione ma i suoi non ne ripagano la fiducia. L’Italia gioca un pessimo calcio ed esce a testa bassa dal confronto con gli irlandesi.
Non viene mai chiamato in causa dall’Italia. Si dileggia con un paio di dribbling su Zaza.
Partita di grande esperienza. Alla fine il terzino ha la meglio nel duello contro De Sciglio.
Molto pericoloso sui calci piazzati a favore dell’Irlanda. Decisamente meno grazioso quando deve impostare la manovra da dietro. Per sua fortuna viene messo in difficoltà dagli Azzurri pochissime volte.
Non patisce più di tanto visto che Immobile e Zaza non sono in serata ottimale. Prestazione affidabile ma non esaltante.
Motorino instancabile sull’out mancino. Insieme a Brady forma un binario offensivo molto interessante.
Uno dei migliori in campo. Sfiora il gol nel primo tempo e da quella parte fa quel che vuole. Spesso si accentra e crea scompiglio nella retroguardia italiana.
Protesta con l’arbitro per la mancata concessione di un calcio di rigore. Il centrocampista irlandese aveva ragione…
Una diga in mezzo al campo. Esce stremato nel finale (dal 76′ HOOLAHAN 7 – Fallisce una clamorosa occasione a tu per tu con Sirigu. Si riscatta nel finale quando regala a Brady l’assist per il vantaggio).
Il migliore in campo grazie e soprattutto al gol che manda l’Irlanda agli ottavi di finale. Padrone assoluto dell’out mancino.
Il gigante irlandese è alto e anche agile. Sfiora il gol al 21′ con un poderoso colpo di testa e si fa sempre trovare pronto regalando sponde preziose ai compagni. Esce stremato (dal 69′ MCGEADY 6 – Fa rifiatare il compagno e partecipa alla festa finale).
Crea qualche problema a Bonucci e compagnia. Meno efficace del partner di reparto (dall’89’ QUINN – SV).
Prepara la partita come meglio non poteva. L’Irlanda vola agli ottavi di finale e porta a casa una vittoria meritata. Decisivo il cambio Hoolahan-McCarthy.
(Federico Giuliani)