Il Belgio elimina l’Ungheria da Euro 2016, la nazionale allenata da Wilmots con una grande prova di forza vince per 4 a 0 e si aggiudica il pass per i quarti di finale, i magiari salutano il torneo avendo comunque fatto una dignitosissima figura nel complesso. Nonostante i tre gol di svantaggio, l’Ungheria non getta la spugna e rimane nella metà campo belga cercando almeno la rete della bandiera, all’83’ Courtois è bravo a sporcare il tiro in girata di Szalai. Allo scoccare del 90′ prodezza di Courtois che nega il gol a Elek, il Belgio non vuole lasciare nemmeno le briciole agli avversari e all’inizio del recupero ribadisce il concetto con il quarto gol: assist di Nainggolan per l’inserimento di Carrasco che non lascia scampo a Kiraly, punizione forse eccessiva per l’Ungheria ma tant’è. Ora ai quarti il Belgio affronterà il Galles di Bale, match assolutamente da non perdere.
Quando siamo giunti al trentacinquesimo minuto del secondo tempo e ne mancano solamente dieci al novantesimo, il Belgio consolida il vantaggio sull’Ungheria (il risultato è ora sul 3 a 0), anche se i magiari ce l’hanno messa tutta per complicare la vita agli avversari e ristabilire la parità. Al 59′ altra azione pericolosa dei belgi, Lukaku col tacco fa da sponda per Mertens che davanti a Kiraly calcia fuori. Al 62′ ci prova Nainggolan col piatto destro, anche in questo caso la palla termina lontana dallo specchio della porta. Al 66′ l’Ungheria sfiora il pari, Courtois non si fa sorprendere dal tiro di Pintér sporcato da Alderweireld e con una gran parata mantiene il Belgio in vantaggio. Wilmots capisce che tira una brutta aria e dunque decide di sostituire Mertens con Carrasco e Lukaku con Batshuayi (già nel mirino della Juventus), in questo momento servono giocatori freschi in grado di contrastare efficacemente gli avversari. I cambi si riveleranno vincenti, perché proprio il nuovo entrato Batshuayi, su assist di un ispiratissimo Hazard, firma a pochi passi dalla porta la rete del raddoppio che ipoteca il passaggio del Belgio ai quarti. Hazard capisce che è arrivato il momento di sferrare il colpo del definitivo KO e con una grandissima azione personale, dribblando tutta la difesa magiara, trafigge Kiraly per la rete del 3 a 0 che a questo punto chiude la pratica qualificazione.
Allo stadio di Tolosa è ricominciata la partita tra Ungheria e Belgio, al decimo minuto del secondo tempo il punteggio resta sempre di 1 a 0 per la nazionale allenata da Wilmots. A inizio ripresa i belgi vanno subito a schiacciare i magiari, sfiorando nuovamente il raddoppio con Hazard che si accentra e libera il destro a giro, ancora una volta decisivo Kiraly che si allunga e mette la palla in calcio d’angolo. L’Ungheria però non ci sta a fare la vittima sacrificale e al 50′ torna in avanti con il nuovo entrato Elek che serve Szalai il cui destro termina però sopra la traversa. Al 54′ magiari vicinissimi al gol, cross di Dzsudzsak per la testa di Szalai, anticipato dall’intervento decisivo di Vermaelen che mette la palla in corner.
Intervallo allo stadio di Tolosa dove si è appena concluso il primo tempo di Ungheria-Belgio, le due squadre tornano negli spogliatoi per il riposo sul punteggio di 1 a 0 in favore della formazione di Wilmots. Al 35′ il Belgio colpisce la traversa su calcio di De Bruyne, il legno grazia l’Ungheria evitandogli lo 0-2. Al 39′ si fa vedere in avanti l’Ungheria, Lovrencsics libera il tiro col pallone che sfiora l’incrocio dei pali Al 40′ è Dzsudzsak a sfiorare il gol del pari con il sinistro da fuori area, la palla fa la barba al palo e termina sul fondo, altro sospiro di sollievo per Courtois che non era riuscito a intervenire. Al 42′ miracolo di Kiraly su Mertens che calcia di potenza ma non riesce ad angolare abbastanza il pallone, Ungheria ancora in partita grazie alle prodezze del portiere 40enne.
Quando siamo giunti alla mezz’ora del primo tempo, il punteggio di Ungheria-Belgio vede la formazione di Wilmots sempre avanti per 1 a 0. Nonostante il vantaggio, i belgi continuano ad attaccare e al 15′ sfiorano il raddoppio con De Bruyne che, innescato da Lukaku, scarica il destro addosso a Kiraly che devia la palla in calcio d’angolo. Al 25′ occasione per Mertens che cerca gloria personale, ma non riesce a trovare l’angolino giusto per battere Kiraly. Magiari in difficoltà e in balia degli avversari, i belgi sembrano avere la partita in pugno e stanno controllando piuttosto agevolmente il risultato.
Allo stadio di Tolosa è cominciata la sfida tra Ungheria e Belgio, che si contendono un posto nei quarti di finale di Euro 2016; al decimo minuto del primo tempo il punteggio vede la formazione di Wilmots avanti per 1 a 0. Sin dal fischio d’inizio gli uomini di Wilmots a fare la partita e a occupare costantemente la trequarti avversaria, la prima palla gol del match arriva al 4′ quando Mertens (titolare al posto di Carrasco) serve De Bruyne che libera il destro, palla appena sopra la traversa. Al 6′ occasione per Lukaku che da distanza molto ravvicinata calcia in porta, trovando l’opposizione di Kiraly che devia il pallone in calcio d’angolo. Un minuto più tardi ci prova De Bruyne, ma la conclusione è debole e centrale per l’estremo difensore magiaro. Al 10′ il Belgio passa in vantaggio sugli sviluppi di un calcio piazzato, De Bruyne pesca Alderweireld che vien lasciato libero dai difensori ungheresi di concludere a rete e sbloccare la contesa. Nessuna delle due squadre rinuncia a giocare, dunque ci sono tutti i presupposti per assistere a una bella partita.
Ungheria-Belgio: alle ore 21:00 calcio d’inizio per la sfida di Tolosa. I giocatori di Ungheria e Belgio hanno ultimato la fase di riscaldamento e sono pronti a scendere in campo, diamo un’occhiata alle scelte dei due allenatori per i rispettivi undici titolari. Il ct dell’Ungheria Bernd Storck lascia inizialmente in panchina Elek e schiera Nagy a centrocampo, Pinter invece agirà tra le linee dietro al centravanti Szalai. Nel Belgio la sorpresa è Mertens, in campo dall’inizio al posto di Ferreira-Carrasco; confermata la panchina per Witsel. UNGHERIA (4-2-3-1): 1 Kiraly; 2 Lang, 20 Guzmics, 23 Juhasz, 4 Kadar; 8 Nady, 10 Gera; 14 Lovrencsics, 16 Pinter, 7 Dzsudzsak; 9 Szalai In panchina: 12 Dibusz, 22 Gulacsi, 3 Korhut, 5 Fiola, 6 Elek, 11 Nemeth, 13 Bode, 15 Kleinheisler, 17 Nikolic, 18 Stieber, 19 Priskin, 21 Bese Allenatore: Bernd Storck BELGIO (4-2-3-1): 1 Courtois; 16 Meunier, 2 Alderweireld, 3 Vermaelen, 5 Vertonghen; 4 Nainggolan, 6 Witsel; 14 Mertens, 7 De Bruyne, 10 E.Hazard; 9 R.Lukaku In panchina: 12 Mignolet, 13 Gillet, 8 Fellaini, 11 Carrasco, 15 Denayer, 17 Origi, 18 Kabasele, 19 Mousa Dembélé, 20 Benteke, 21 J.Lukaku, 22 Batshuayi, 23 Ciman Allenatore: Marc Wilmots Arbitro: Milorad Mazic (Serbia).
In questo ottavo di finale di Euro 2016 dovremmo assistere ad un match tra due schieramenti speculari. Sulla carta sia l’Ungheria che il Belgio dovrebbero disporsi in campo con il modulo 4-2-3-1. Per il predominio a livello tattico si preannuncia quindi importante il ruolo degli esterni di centrocampo, o trequartisti laterali che dir si voglia. Quelli dell’Ungheria tendono maggiormente ad allinearsi ai centrocampisti centrali, formando un 4-5-1 che può intasare gli spazi nella zona mediana del campo, togliendo linee di passaggio ai giocatori del Belgio. Di contro il più marcato talento offensivo dei vari Hazard, De Bruyne e Carrasco (o Mertens) può costringere l’Ungheria ad arretrare il proprio baricentro impostando una partita più difensiva. I dati medi relativi alla fase a gironi riferiscono in ogni caso di un possesso palla equivalente, da parte delle due nazionali: probabilmente sarà determinante la capacità delle due squadre di giocare la palla in verticale con efficacia. Altra variante per il Belgio: il terzino destro Meunier può alzarsi sulla linea dei centrocampisti lasciando a Carrasco maggiore libertà di tagliare verso l’area avversaria; in tal caso l’altro laterale difensivo, salvo imprevisti Vertonghen, stringerà la propria posizione formando un pacchetto a tre con gli altri centrali.
La classifica marcatori della nazionale ungherese ci riporta indietro al secondo dopoguerra. I primi due cannonieri magiari sono tra i più grandi giocatori nella storia del calcio, in particolare Ferenc Puskas che dal 1945 al 1956 ha vestito la maglia dell’Ungheria 85 volte realizzando 84 gol, per una media di una rete a partita o quasi. Meglio di lui ha fatto un altro straordinario attaccante del passato: Sandor Kocsis, al Barcellona dal 1958 al 1965 ed autore di ben 75 gol in 68 gettoni con la sua nazionale (media di 1,1). Al terzo posto Imre Schlosser, figlio di un calcio ancora più antico avendo giocato tra il 1906 ed il 1928: per lui 68 presenze e 58 gol con la selezione ungherese, oltre ad una caterva di reti nelle squadre di club ed in particolare in Ferencvaros ed MTK Budapest. Tra i cannonieri più recenti si segnala Jozsef Kiprich, in nazionale tra il 1984 e il 1995 ed autore di 28 gol in 70 presenze. Curiosamente solo gli stessi dati dell’attuale allenatore del Belgio, Marc Wilmots, con la sua nazionale maggiore: il commissario tecnico, ex centrocampista col viziato del gol, è quarto nella classifica marcatori dei Diavoli Rossi. Al primo posto Bernard Voorhoof (in nazionale dal 1928 al 1940) e Paul Van Himst (1960-1974): entrambi hanno segnato 30 reti in nazionale ma il primo in 61 presenze, il secondo in 81. Terzo un altro attaccante ‘in bianco e nero’: Joseph Mermans che conta gli stessi gol di Wilmots (28) ma in un numero inferiore di partite (56). Il marcatore più recente della top ten è Wesley Sonck, ritiratosi nel 2014: per lui 56 presenze e 24 gol con la maglia del Belgio.
Dei 13 precedenti storici tra le due nazionali solo due risalgono alla fase finale di grandi tornei. Il più recente è datato 19 giugno 1982 e si giocò ad Elche, per la terza ed ultima partita del gruppo 3 dei mondiali spagnoli. Risultati finale 1-1: al gol dell’ungherese Jozsef Varga nel primo tempo (27′) rispose il belga Alexandre Czerniatynski a quattordici minuti dal novantesimo (76′). Da notare che, mentre il Belgio superò il girone al primo posto, l’Ungheria non riuscì a qualificarsi nonostante la roboante vittoria per 10-1 ottenuta contro la cenerentola El Salvador. Dieci anni prima e quindi nel 1972, Ungheria e Belgio si erano affrontate nella finale per il 3 e 4 posto degli Europei, organizzati proprio dal Belgio: a prevalere fu la nazionale padrona di casa per 2-1. Negli ultimi vent’anni si conta un solo precedente: l’amichevole del 2009 a Gent vinta dal Belgio per 3-0, con i gol di Marouane Fellaini, Thomas Vermaelen e Kevin Mirallas. E’ la prima volta che una squadra di calcio ungherese, di club o nazionale, disputa una partita ufficiale nella città di Tolosa; anche per la selezione belga sarà la prima volta nella località francese, mentre il Club Brugge vi ha giocato nella fase a gironi dell’Europa League 2009-2010 pareggiando 2-2 con il Tolosa. Belgio che è tornato a prendere parte alla fase finale degli Europei sedici anni dopo l’ultima volta: nel 2000 organizzò la manifestazione assieme ai vicini di casa dell’Olanda, fermandosi dopo i gironi (giocò anche contro l’Italia perdendo 2-0). Il giocatore che collega le due nazionali è il difensore centrale dell’Ungheria Roland Juhasz (33 anni il primo luglio), che dal 2013 ha giocato in Belgio con l’Anderlecht vincendo quattro campionati, una Coppa e una Supercoppa nazionale.
Nelle tre partite della fase a gironi di Euro 2016, la nazionale ungherese ha realizzato 2 gol in più rispetto a quella belga (6-4). Questo a dispetto di statistiche offensive inferiori, a cominciare dal numero di conclusioni: l’Ungheria ne ha totalizzate 37, il Belgio 59 ma entrambe hanno centrato lo specchio della porta avversaria 13 volte. Belgio che si è spinto di più all’attacco raccogliendo 25 calci d’angolo (12 per l’Ungheria). Identico il dato relativo al possesso di palla medio: sia per l’Ungheria che per il Belgio si registra il 53%, mentre la precisione nei passaggi differisce solo per un punto percentuale (84% Ungheria, 85% Belgio). I magiari hanno corso di più nella fase a gironi: si contano infatti 321 chilometri totalizzati da Dzsudzsak e compagni (media di 107 a partita), mentre la nazionale belga ne ha accumulati 311 (107 per gara). Passando alla fase difensiva si contano 127 palloni recuperati dai giocatori dell’Ungheria e 119 da quelli del Belgio; il computo dei contrasti è invece di 9-8 a favore dei magiari. Questo potrebbe delineare un indice di aggressività simile, il dato relativo ai falli commessi però dice altro: contro l’Ungheria ne sono stati sanzionati 46, contro il Belgio 32. Ne scaturisce un numero di cartellini doppio per la squadra allenata dal tedesco Bernd Storck, 8 a fronte dei 4 estratti contro i giocatori di Marc Wilmots. Infine i precedenti: sono in tutto 13 e il bilancio registra 3 vittorie dell’Ungheria, 2 pareggi e 8 affermazioni del Belgio. Dati dal sito ufficiale uefa.com.
Sarà diretta dall’arbitro serbo Milorad Mazic. Domenica 26 giugno 2016 si gioca alle ore 21,00 allo Stadium Tolosa di Tolosa lincontro che vede in campo la sorprendente Ungheria ed il quotato Belgio di Marc Willmots. La gara è piuttosto importante in quanto valida come ottavo di finale di Euro 2016 in corso di svolgimento in Francia. Naturalmente il Belgio è nettamente favorita rispetto allUngheria in ragione di una rosa ampiamente più forte da un punto di vista tecnico, fisico e mentale. Tuttavia occorre tenere in considerazione che lUngheria in questa prima fase di Euro 2016 si è comportata molto bene, andando contro ogni pronostico riuscendo a proporre un gioco anche godibile.
LUngheria ha ottenuto il passaggio del turno al primo posto del Gruppo F con 5 punti davanti allIslanda che di punti ne ha conquistati ugualmente 5 (differenza reti meno positiva), il Portogallo con 3 e quindi lAustria con un solo punto. Nelle tre gare sin qui disputate, lUngheria ha battuto allesordio lAustria con un secco 2-0, quindi ha pareggiato per 1-1 contro lIslanda ed infine ha impattato per 3-3 nel match contro il Portogallo.
Il Belgio ha invece chiuso al secondo posto il Gruppo E alle spalle dellItalia con 6 punti conquistati a testa (sconfitto nello scontro diretto) e giungendo davanti allIrlanda con 4 punti e la Svezia di Ibra che ha ottenuto un solo punto. Nelle gare disputate il Belgio ha esordito piuttosto in sordina venendo battuto dallItalia con il punteggio di 2-0 per poi riprendersi nettamente battendo prima lIrlanda per 3-0 e quindi la Svezia con il punteggio di 1-0. LUltimo precedente tra le due formazioni risale al mese di novembre 2009 ed ossia unamichevole nella quale si impose per 3-0 il Belgio. Gli altri due precedenti fanno riferimento ai Mondiali 1982 con pareggio per 1-1 e agli Europei del 1972 con vittoria sempre del Belgio per 2-1.
Passando alle probabili formazioni, il Belgio si dovrebbe presentare sul terreno di gioco con uno schieramento piuttosto offensivo basato sul 4-2-3-1. In porta non ci sono dubbi sullutilizzo dellottimo Courtois mentre nella linea difensiva dovremmo trovare Meunier giocatore sul quale si è fiondato il Napoli di De Laurentiis, nel mezzo Vermaelen in coppia con Alderweild mentre sulla corsia mancina dovrebbe continuare ad essere adattato Vertonghen che nasce come centrale. Davanti alla difesa nuovamente fiducia al mediano della Roma Nainggolan in coppia con linamovibile Witsel mentre il sostegno alla prima punta Lukaku dovrebbe essere assicurato da Hazard sulla sinistra, De Bruyune nel mezzo e Carrasco sulla destra. In panchina ci sono tanti altri giocatori molto validi come Mertens, Benteke, Origi e Fellaini.
LUngheria dovrebbe disporsi ugualmente con un 4-2-3-1 con lesperto Kiraly tra i pali ed in difesa Lang a muoversi sulla corsia destra, nel mezzo Guzmics in coppia con Juhasz mentre sulla corsia mancina spazio al sempre intraprendente Korhut. Davanti alla difesa a comporre il duo di protezione, Gera e Pinter. Il ruolo di unica punta ancora una volta dovrebbe essere affidato a Szalai alla cui spalle dovrebbero agire in qualità di trequartisti i vari Lovrencsics sulla sinistra, Elek nel mezzo e Dzsudzsak che nellultimo incontro con il Portogallo è stato capace di mettere a segno addirittura una doppietta.
Dovremmo poter assistere ad una gara molto divertente soprattutto per il modo di giocar dellUngheria che ha sempre trovato la via della rete subendo peraltro molti gol. Anche il gioco del Belgio è piuttosto offensivo, basato su un grande possesso palla e che vive delle accelerazione dei fantastici trequartisti di cui è dotato. Per cui pensiamo ad un match nel quale lUngheria potrebbe pensare di sfruttare al meglio le ripartenze veloci per far male ad una difesa belga che ha dimostrato di non essere imperforabile.
I principali bookmaker prevedono un match nel quale è nettamente favorito il Belgio in ragione di una rosa tra le migliori al mondo (è secondo nel ranking Fifa). Infatti, la possibile vittoria del Belgio si attesta intorno ad una quota di 1,65 contro quella delleventuale successo dellUngheria che arriva ad essere pari a 7 volte limporto scommesso. Per quanto concerne il numero di realizzazioni, un po a sorpresa tutte le compagnie di scommesse indicano lUnder 2,5 quale evento più probabile con una quota di 1,50 contro il 2,50 con cui viene pagato lOver 2,50.
La partita di Euro 2016 Ungheria-Belgio sarà trasmessa in diretta tv da Sky sui canali Sport 1 HD (il numero 201) e Super Calcio HD (n.205): telecronaca dalle ore 21:00. I clienti Sky abbonati al pacchetto Sport potranno seguire il match anche in diretta streaming video, tramite l’applicazione SkyGo disponibile per pc, tablet e smartphone. Diretta tv di Ungheria-Belgio anche in chiaro su Rai 1, e possibilità di diretta in streaming video dal sito internet www.rai.tv. Il sito ufficiale www.uefa.com seguirà l’andamento della sfida con un’apposita pagina azione per azione.
LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE